Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Andando stamani per sentieri silenti con Abelardo, Bernardo e Anselmo, e Tommaso, Bonaventura, Guglielmo Goffredo, Giorgio Guglielmo Federico, Emanuele… in cerca di Dio

Pietro Abelardo (1079-1142). Qui non parliamo della fin troppo nota intensa vicenda vissuta con Eloisa. Per lui la logica della ragione era precisazione di termini, liberazione da oscurità incomprensibili, chiarezza come acque limpide di sorgente. Ma diceva: “Io non voglio essere filosofo contraddicendo san Paolo; né voglio essere Aristotele per separarmi da Cristo“. Bernardo di Clairvaux (1091-1159). Santo e Dottore della Chiesa. Bernardo temeva che un eccesso di enfasi nella ragione naturale separasse l’uomo da Dio, intiepidisse la fede…

Continua a leggere

Inception, inizio, partenza, alba, decollo per l’ignoto

Il gioco di specchi dentro la memoria è fonte di sogni. Cobb-DiCaprio è incaricato di spezzare un monopolio entrando nell’attività onirica del figlio di un magnate che sta morendo. Tempi nostri, quando nani morali senza volto spostano impunemente capitali reali o spesso virtuali fregandosene delle conseguenze economiche e sociali di persone e genti. La ritmica del film è forsennata, con un consulente freudian-lacaniano seduto accanto alla poltrona di regia di Nolan. Si vedono accadere in contemporanea tre quattro eventi -scollegati dalla…

Continua a leggere

Paese o Nazione o Patria o Italia?

Da decenni molti chiamano l’Italia “il Paese” (non so neppure se con la maiuscola). Stamani mi è venuto in mente: e se chiamassimo la nazionale di calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica, etc., “paesana” invece che “nazionale“, sarebbe divertente, sì o no? O forse squallido? Il Presidente Ciampi aveva iniziato a riparlare di “Patria“, cioè di “Terra dei padri“, così come i popoli di cultura tedesca chiamano la loro terra “Heimat“, vale a dire “Terra materna“. Napolitano, invece, quando non dice…

Continua a leggere

Sfinge senza enigmi, o la belle inconnue

Dopo un’invettiva come la precedente, non mi spiace sciacquarmi la mente con un racconto, meglio se di un altro, in questo caso di Oscar Wilde. Non lo riporto tutto, ma da un certo punto: due amici londinesi si incontrano e ragionano del femminile o femminino, convenendo che la donna non si può capire, anzi comprendere, ma solo… (quello che vuoi tu gentile lettore ma, mi raccomando, con molti verbi). Uno racconta all’altro di un incontro… (…) “Una sera verso…

Continua a leggere

Il capolinea della decenza

Dispiace per Aristotele e Vilfredo Pareto, dispiace per tutti gli onesti cittadini che hanno sempre creduto, sempre compreso, sempre perdonato anche i suoi vizi, ma ora siamo al declino della politica. Aristotele diceva che la politica è la più alta e dignitosa delle arti umane, perché si occupa del bene comune della città e del popolo. Pareto era convinto che la politica fosse la rappresentazione della èlite più èlite, necessariamente, poiché la politica deve fare la sintesi tra interessi diversi e…

Continua a leggere

La vista interiore

Cecilia Camellini ha vinto l’oro nei 50 e nei 100 metri stile libero e due medaglie di bronzo in altre discipline, alle Paralimpiadi di Londra. Il suo sguardo non incontra gli oggetti e la luce, chissà forse vede ombre, ma nel cuore vi è tutta la chiarità della vita. Nel cuore Cecilia conserva la gioia, che è una felicità dello spirito, un gaudio, una tenerezza per la vita, che a volte a noi normodotati (ahi, horribile dictu!) manca. Il suo sorriso…

Continua a leggere

…caro lettore ti racconto un’idiozia

…viaggiando in auto ne ho sentita una che non mi ha stupìto ma fatto inc. (quello che volete voi). A Palermo una insegnante di italiano delle medie è stata condannata nei giorni scorsi a trenta giorni di carcere poi ridotti a quindici (chiaramente si tratta di pena non scontabile dietro le sbarre, ma comunque pena) per avere fatto scrivere a un allievo undicenne di prima media cento volte “sono un deficiente” perché aveva insultato un compagno di classe dicendogli…

Continua a leggere

Io sono uno che comincia

…e mi piace l’inizio, mi piace intraprendere il cammino, la strada o il viottolo in salita o quello dallo sfondo incerto, mi piace dove sorge il sole dove scorre l’acqua sorgiva, mi piace il muoversi delle prime molecole della vita. Il mio tempo è sempre quello dell’inizio, perché odio restare tra colonne immobili, odio i riflessi dorati e gli specchi che moltiplicano infinitamente la staticità. Io sono uno che comincia ogni giorno stupito di essere lì a cominciare, a…

Continua a leggere

Elogium Mortis

Giovanni di Pietro di Bernardone dopo la svolta della sua vita si era fatto chiamare Francesco, san Francesco d’Assisi, e lo conoscono quasi tutti. Due anni prima di morire, forse nel 1224, scrive il Cantico di frate Sole (o delle Creature, in latino Laudes creaturarum). Dopo avere lodato il sole il fuoco l’acqua e il vento come creature di Dio, Francesco prende a lodare il Signore per “sora nostra morte corporale” che nessun uomo può evitare, raccomandando di curarsi di non morire…

Continua a leggere

Italianitas und Germanitas

Sappiamo che i tedeschi ci temono, particolarmente nel gioco del calcio, dove sono destinati, pare, a perdere nelle occasioni più importanti. Altri loro controversi sentimenti nei nostri confronti sono una certa rabbia commista a un’ammirazione per ciò che l’Italia costituisce, come fonte di cultura universale e per le sue varie incomparabili bellezze. Sappiamo anche del loro superiority complex nei confronti dell’Italia, originata da un contesto germanico sempre più potente a livello europeo, a partire dall’impero guglielmino e bismarckiano e…

Continua a leggere