Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Lo “schifo” come legittimo sentimento

Si può provare schifo per comportamenti a rilevanza morale, ed è lo schifo che mi fa più schifo, ma vi è anche uno schifo fisico – concretamente sinestesico (concernente tutti quelli che San Tommaso d’Aquino chiama “sensi esterni”) – come quello che ho provato leggendo su un foglio locale un passaggio da un reportage concernente un convegno tenutosi a Udine dal titolo “I giovani e la comunicazione. La rivoluzione tecnologica etc.”, cui hanno partecipato gli scrittori Mauro Corona e Pino Roveredo, noti maitres…

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Libero arbitrio, Neuroscienze cognitive e Atti umani

Mi interessa qui riportare una breve nota di Francesca Cavallaro Dipartimento di Filosofia – Università degli studi di Pisa sul tema Neuroscienze Cognitive e Libero Arbitrio: modelli teorici e metodi sperimentali Anche un tema filosofico classico come quello del libero arbitrio è divenuto, ormai da tempo, discusso oggetto della ricerca neuroscientifica. Grazie allo sviluppo delle tecniche di brain mapping e brain imaging, la speranza di riuscire un giorno a spiegare il funzionamento dei processi  mentali, si è sempre più saldata…

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Hic et Nunc, Qui e Ora, Adesso

Il problema del nostro tempo (l’aveva già compreso Kierkegaard in pieno Ottocento) è l’ansia da prestazione, che crea angoscia. Tutto deve essere progettato, cioè pro-iettato nel futuro. Non c’è attenzione per il presente, perché tutto è in funzione del futuro. E pensare, come insegnava Agostino di Ippona (cfr. Libro XI, 14 – 21, delle Confessiones), che non esiste che il presente, il quale si configura a) come presenza dell’istante qui transit, b) come presenza (alla mente) del ricordo (cioè il presente del passato),…

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L’Educazione, la Politica e il Dialogo socratico

Roberto Peverelli, a Roncegno, domenica 23 maggio 2010, ha guidato un seminario della nostra associazione Phronesis, nel quale vi è stata semina vera di sapienza e ascolto reciproco, e che riprenderò nelle riflessioni sottostanti. Qui lo ringrazio. In Italia (e non solo) si registra da tempo una grave emergenza educativa, cui non stanno dando una risposta sufficiente le grandi e tradizionali “agenzie”, come la scuola, la famiglia e la stessa chiesa. In crisi statica si trova la politica, ma anche il contesto…

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L’estrema decisione

Fanno bene i giornali, almeno a livello locale, ché in quello nazionale vincono altri interessi, a non enfatizzare le notizie che riguardano i suicidi. Non solo per evitare di alimentare meccanismi simulativi, ma ben di più per il rispetto che si deve a chi giunge all’estrema decisione su di sé. Accadono spesso i suicidi: se ne ha notizia talvolta con il passa-parola che pietosamente dà conto di un improvviso venire meno di una persona ancora giovane, di un’epigrafe inaspettata e dal tono anodino.

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La Madonna di Sovereto

“A pochi chilometri di distanza dal paese di Terlizzi, in provincia di Bari, sorge il piccolo borgo medievale di Sovereto, strutturato su due vie principali che s’intersecano, all’incrocio delle quali si trova l’arco di ingresso che immette al Santuario. La Chiesa di Santa Maria di Sovereto nasce intorno al 1100. La sua fondazione si fa risalire alla leggenda del ritrovamento di un’icona sacra rappresentante la Vergine con il Bambino. L’immagine sacra è tanto più interessante se si considera il fatto…

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Black out

…black out improvviso… Beatriz non riesce più a farsi i capelli la musica si è spenta le luci, il frigo, tutto! Brontolando mi raggiunge via cell., io sono a correre, le dico di andare in cantina e attaccare il contatore. Non lo sa fare: aspettami, allora. Arrivo, e note d’arpa  mi accolgono: Canone a tre voci su un basso ostinato e la Ciaccona in Fa minore, di Johann Pachelbel. E poi tornano anche i Dream Theater, e i Rolling e Jimi.

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Crna voda, ovvero la fontana dell’acqua oscura

Nonna Tilde con i nipoti saliva al monte San Martino gerla in spalla, dove portava sul fondo una pentola di minestrone, formaggio, pane e frutta di stagione. La bimba aveva il compito di portare su il fiasco del vino. Il piccolo arrancava in parte, o dietro, sull’erto sentiero. Così era ogni mattina nella buona stagione, quando la famigliola (i genitori dei piccoli non c’erano più) si portava  su in alto, dove lavoravano gli uomini. La nonna depositava tutto sotto il grande castagno…

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La storia del padrone e dell’asino (?)

Un racconto (di Esopo o Fedro, non ricordo), mi dice il mio amico Romano Frè, narra di un tempo e un luogo in cui un padrone aveva un asino che mangiava molto fieno  e biada, epperò lavorava molto. Un giorno il padrone decise di dargli metà fieno, e l’asino continuò a lavorare molto. Dopo un po’ il padrone dimezzò il fieno e la biada che dava giornalmente al suo animale, e l’asino lavorava ancora allo stesso ritmo. Meravigliatosi non poco, il…

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L’uomo della fornace e della pietra

“Compagno Tito vieni abbasso!”, esclamò con forza Don Paolo. Il cappellano era venuto a benedire come da tradizione la fabbrica di laterizi che stava sul Fiume. Era solito venire lui, mandato dal signor Prevosto, che invece preferiva andare a benedire per le case. Comunista convinto, ateo e anticlericale, Tito sulle prime fece finta di non sentire, ma al successivo richiamo, si decise a scendere dal soppalco sul quale stava lavorando, a rifinire con cura alcune pile di coppi. Avevano detto…

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