Cronache dall’Humanovirus: (o di come ripensare la vita quotidiana)
Un panorama soggettivo del tempo vissuto in compagnia del Covid. Sentimenti, sguardi, dialoghi, riflessioni per comprendere - ove vi sia - il senso di "questa cosa" nuova per noi, ma già accaduta sotto altre spoglie in passato, quando gli uomini avevano meno mezzi e strumenti scientifici e comunicativi per comprendere ciò che stava accadendo. Vi son state pandemie di peste nell'antichità e nel Medioevo, e ai tempi del racconto manzoniano, ma in questo caso vi è una diversità radicale: quella del conoscere in tempo reale ciò che succede, e questo aspetto cambia tutto, dal funzionamento della psiche individuale alle relazioni inter-umane, tra i popoli e le nazioni. Scrivo questo volumetto per cercare di chiarire a me stesso e, nel mio piccolo, a chi vorrà leggerlo, qualcosa di più di ciò che le cronache hanno finora trasmesso.
APPROFONDISCIIl titolo che, quasi parafrasando il nome della malattia, rinvia a tutto ciò che è umano, forse echeggia il detto antico, attribuito al poeta Terenzio: "Nihil humanum mihi alienume est".
COMPATTA
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