Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Conservatorismo, o della pigrizia del riformismo

Nella vulgata della scienza politica pare che il termine “conservatorismo” debba sempre essere associato a “destra”, mentre il termine “progressismo” a “sinistra”. Anche se io quasi “geneticamente” mi colloco, pressoché dall’uso di ragione, da quest’ultima parte, da molto tempo nutro qualche serio dubbio che così sia (amèn, in ebraico). Sappiamo che i termini di destra e di sinistra delle due parti opposte dello schieramento politico nascono in Francia poco prima della Rivoluzione francese. Nel maggio 1789 il Re di Francia Luigi XVI…

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Ambiguità e Compromesso

Due parole che non godono di buona fama. Vediamo perché le cose non stanno proprio così, o comunque possono stare anche in un altro modo. Diamo prima uno sguardo al termine “compromesso“: letteralmente è dal latino “cum-promittere“, vale a dire “promettere con“, “promettere insieme“. E’ un significato brutto, negativo? Non mi par proprio. Quante volte nella vita o sul lavoro è necessario fare un compromesso: tutta la dottrina e la pratica contrattualistica si basa sul compromesso, su una negoziazione…

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La storia di Vero e di Falso

Mi ha sempre più interessato la dialettica tra Bello e Brutto, e tra Vero e Falso, piuttosto che quella tra Buono e Malo (non dico Cattivo, perché è sinonimo di “prigioniero” e mi interessa meno). Mi pare infatti che l’Estetica, nel senso profondo del termine preceda tutti i criteri di giudizio della realtà: infatti, per conoscere, io vedo innanzitutto ciò-che-appare, e quindi l’àisthesis, l’estetica, appunto, che nulla ha a che fare con l’estetismo decadente dei nostri e di altri…

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Margherita

Cara professoressa Margherita, Lei aveva l’età di Luigia, mia madre, che però è andata via tredici anni fa. Del Suo andarsene, ho saputo stamani. Ora Lei sa, forse anche di più di quello che soleva ammettere di poter sapere. Non si chiedeva più di tanto (quasi mai) i “perché filosofici” del mondo, ritenendoli domande improprie, se non assurde. Forse non ha letto Tertulliano. Secondo lui anche l’assurdo ci sta. Si è chiesta invece molti “come“, fin dalla sua tesi sulle…

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Stefano

Caro Stefano, sei andato da un’altra parte, ieri. Ti seguivo quando eri un leggero, agile e sorridente centravanti, con il tuo nome e cognome che si armonizzavano bene. “Borgonovo“, quasi un toponimo di origine medievale. Stefano dei Borgonovo. Ho letto cosa hanno scritto persone che ti conoscevano e altre che non ti conoscevano. Ti hanno chiamato “eroe“, “testimone“… Starei attento con le definizioni. Mi sembra di poter dire è che hai conosciuto il dolore. Il dolore ci accompagna come una possibilità…

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Crisi economica: decrescita e nuovi stili di vita

Conferenza del 8 Giugno al Congresso Nazionale di FederUni – Codroipo  Il mio orientamento è quello di cercare i fondamenti, i significati, non solo dei termini, dei concetti, ma soprattutto di individuare il senso di ciò che ci diciamo. L’impostazione di questa relazione è socio-politica, ma ha delle fondazioni dicarattere filosofico. Abbiamo sentito parlare in modo molto articolato di Pil, di Isu, di acronimi che ci spiegano e di come l’economia si sia sviluppata nella società internazionale…

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Relatio, Libertas, Veritas et Sensus

Se la comunicazione resta nel campo della tecnica del rapporto tra esseri umani, la relazione, invece, ne esprime tutto il potenziale esistentivo, ontico, di libertà: solo se mi re-laziono sono libero, nel senso che scelgo di guardare negli occhi l’altro ri-conoscendolo come un altro-io, come un soggetto che è pari a me, non come oggetto destinatario di una comunicazione. La relazione è libertà perché mi esprime nel tratto della distanziazione e dell’avvicinamento, come in una dinamica respiratoria, essenziale, vitale! “Libertà”, come…

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Vanitas et Veritas

Per Agostino (cf. De Civitate Dei) il declino e la fine dell’Impero Romano non sono da ascrivere più di tanto alle cosiddette “invasioni barbariche”, che lui ben conobbe: morì infatti ad Ippona (l’attuale algerina Hannaba) nel 430 al tempo dell’assedio dei Vandali, ma a ragioni e cause più profonde. La maggior causa di quel declino, per Agostino, è cognitiva e morale insieme, e viene da lui identificata quasi come una sostituzione della veritas con la vanitas: la vanità, che dà primato all’apparenza, al…

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La vita buona

La filosofa Judith Butler si chiede se sia possibile per l’uomo vivere una “vita buona” prescindendo da quella degli altri. Quando leggo autori contemporanei, specie se di area americana o anglosassone mi sembra quasi di trovarmi di fronte a persone che non hanno mai letto i classici greci, né Agostino, né Tommaso d’Aquino, né Kant. Perfino Hume e Nietzsche mi sembrano loro ignoti. Parafrasando l’Adorno di Minima Moralia Butler sostiene che è difficile immaginare di poter vivere una vita buona…

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Cambiamenti e discontinuità

Caro lettore, il lavoro, e quindi la vita umana, cambieranno ancora. Come è naturale che sia. E radicalmente. Non perché lo sostiene Jeremy Rifkin da qualche decennio, ma perché se ne intravedono le vestigia, i segnali ancora deboli, ma ben visibili. Finirà il lavoro di massa (sta già finendo), con buona pace dei sindacati generalisti, “di classe”. Ad esempio il mio lavoro “di massa” è già finito da quasi vent’anni. Forse sono un prodromo. Ogni giorno io cambio mediamente almeno tre aziende,…

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