Noto ai più (chissà se è poi vero?) che la struttura di persona dà pari dignità a tutti gli umani e che la struttura di personalità dice l’irriducibile unicità di ciascuno, qui affermo e dico – apoditticamente per ora – che non solo siamo diversi l’uno dall’altro, ma che ci differenzia anche la minore o maggiore capacità di pensiero. Beninteso non sto scrivendo che, contro le ricerche neuro-scientifiche più recenti e affidabili e contro la stessa evidenza dei fatti,…
Lavori
Le “colpe” della famiglia e della scuola e della politica
Famiglia e scuola in Occidente si sono macchiate di gravi colpe nell’ultimo trenta/ quarantennio, certamente anche per il tipo di civiltà che si è affermata, efficientista e numeristica, ma anche per insipienza intrinseca della ragione politica e delle decisioni amministrative degli organi pubblici, del potere legislativo e di quello esecutivo, di parlamenti e governi. Al termine “colpa” qui attribuisco l’accezione comune di errore-fatto-con-responsabilità, piena avvertenza (o quasi), cioè consapevolezza e deliberato consenso. E’ più o meno la nozione teologica di…
Arguzie e facezie, nonché quisquilie “stelliniane” di mezzo secolo fa
Ancora la memoria del carissimo e valoroso amico Nando, o Ferdinando che dire si voglia, tanto gerundio era, è e rimane tale, pesca dallo sterminato compendio di aneddoti risalenti al precedente secolo e millennio, che la frequentazione del nobile Regio ginnasio-liceo udinese, eredità barnabitica e napoleonica, produsse con dovizia di impegno da parte di molti, irrorata da anni spiritosi e da spiriti impetuosi, o il contrario… ma fai tu, caro lettore, come desideri. La vittoria del fazzoletto Guai a…
Felice Gimondi, il Tour più bello
Caro Felice, ero ragazzino nel ’65 quando quel Tour, pronto per Vittorio Adorni o, finalmente, per Raymond Poulidor, veniva vinto da te, un ragazzo che non avrebbe neppure dovuto esserci. Adorni aveva appena vinto benissimo il Giro d’Italia, ed era il primo favorito, e Pou Pou voleva rompere l’incantesimo che fino ad allora l’aveva visto quasi sempre secondo, spesso dietro a Jacques Anquetil, purosangue normanno. E invece a Parigi in giallo arrivasti tu, il ragazzo di Sedrina, il figlio della…
Bracconieri e masnadieri di tutti i generi e di tutte le specie, di ieri e di oggi
Sappiamo che nell’antichità la selvaggina era considerata res nullius, cioè proprietà di nessuno. La proprietà privata e il Medioevo comportarono che la selvaggina divenisse esclusiva proprietà del feudatario, del re e dei loro ospiti. E il popolo, per sfamarsi, si dedicò al bracconaggio, che divenne reato da codice penale. Negli anni ’90 in Italia la selvaggina ha acquisito lo status di patrimonio indisponibile dello Stato. La fauna selvatica, a quel punto, diventa disponibile solo a chi ha una regolare licenza di caccia,…
L’oscura, silente, benefica presenza
Anni fa, caro lettore, pubblicai il pezzo che qui riporto, tale e quale. Mi sembra sia il tempo e le circostanze giusti per proporlo a una rilettura, si vis. Nei giorni di ciascuno, quando il silenzio ci aiuta nella riflessione interiore, quando si riesce ad abbandonare lo strepito quotidiano, sorge dalle profondità dell’anima un fiotto irrefrenabile, come una colata di lava incandescente, come un torrente reso turbinoso dalla piena. Pensieri, rimorsi, ipotesi, pentimenti, moti d’ira raffrenati, intuizioni ..
La violenza bianca, ma sapete ignorantissimi e violenti giovanotti USA che eravamo tutti neri come il carbon, all’inizio, quando ci siamo erti in piedi per monitorare la savana e i suoi perigli? No? Oh babbei, studiate, studiate!
…e cercate di avere in classe con voi anche il Presidente in carica! (ché gli farebbe bene, forse). L’ennesima strage negli Stati Uniti d’America fa riflettere su molte cose. E’ violenza allo stato puro, intanto e, come quella dei terroristi, solo debolmente – o per nulla – “giustificata” da teoremi e teorie messe per iscritto e veicolate sul web e dalle tv. Che la violenza sia un dato permanente nella storia umana è noto, anche se oggi sembra addirittura in…
Le dimensioni antropologiche, morali e professionali del lavoro
La connessione esistente tra le categorie morali e quelle economiche. Il lavoro è lavoro dell’uomo (genitivo soggettivo), vale a dire che il lavoro ha come soggetto l’uomo: è di lui che esso è espressione e piena realizzazione, è in lui che trova il suo significato e il suo scopo, ed è lui che gli dà senso e valore. L’uomo non dovrebbe mai essere considerato oggetto o semplice strumento di lavoro: non possiamo parlare di “lavoro dell’uomo” (genitivo oggettivo)…
Le vie dei canti e le vie dei santi
…ovvero le strade dei sogni. Bruce Chatwin, viaggiatore, le ha raccontate, le pietre e la polvere e i boschi del cammino aborigeno. Un percorso iniziatico, via spirituale, dove l’importante è l’andare non la meta. Io pure sono un viaggiatore, anche se non sono ancora stato in Patagonia e in Australia. Nato a Sheffield nel 1940, Chatwin studia nel Wiltshire al Marlborough College, ma lavora nel contempo alla casa d’aste Sotheby’s, dove si distingue per sensibilità estetica. Riprende gli…
La solitudine del portiere
Romeo ci ha preso gusto e mi ha inviato anche questo racconto, che mi piace inserire in questo sito percorso da fremiti, tumulti e sentimenti diversissimi, nel tempo. Ho trascorso molte ore di molti anni con le spalle volte a un rettangolo: tre lati di legno e uno di terra. Questa, gli antichi, o almeno alcuni dei tanti antichi, l’avrebbero immaginata come uno spazio piatto e illimitato, un lenzuolo senza fine, una pianura incessante costellata di fiumi e…