Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Ciò che la leadership non è

Siamo “circondati” dalla leadership. Il termine inglese dall’ampio campo semantico, intraducibile con una sola parola in italiano, e meritevole di una perifrasi, negli ultimi decenni ha spopolato ovunque. Non vi è campo dove non sia considerato, dalla politica all’economia, dai fenomeni religiosi a quelli culturali, dal sistema dei media all’innovazione tecnologica, dalla ricerca scientifica allo sport, e via andando. Sempre da decenni circolano testi e manuali, a cura di psicologi, sociologi e antropologi, che spiegano come funziona, a partire da grandi esemplificazioni…

Continua a leggere

L’amarillide di mamma Gigia

Mi sono documentato, dopo che Silverio da Rivignano, sempre più simpatico man mano che passa il tempo, mi ha detto che li aveva coltivati mia madre, e lui li ha tramandati nel tempo, per diciassette anni. Foto della finestra di mia sorella Marina. Eccoli qui: “famiglia: Amaryllidacee, genere: Amaryllis, nome comune: Amarilli, Narciso d’estate, Femmina nuda, tipologia: Perenni, Bulbose, propagazione: divisione dei bulbi, seme, etimologia: il nome del genere dal greco “amarýsso” = io risplendo; il nome della specie “belladonna” è in…

Continua a leggere

Il senso del tempo

Il tempo fisico e il tempo interiore, il tempo occidentale e il tempo orientale, il tempo del lavoro e il tempo del riposo, il tempo dei carcerati e il tempo di fuori, il tempo lineare e  il tempo ciclico, cioè quello delle stagioni, il tempo del sacro e il tempo del profano, il tempo della camminata in salita e il tempo della maratona, il tempo della salute e il tempo della malattia, il tempo dei giovani e quello di chi ha…

Continua a leggere

L’arroganza degli ignoranti

Ernesto Galli della Loggia offre su un grande quotidiano di sabato 25 scorso una disanima condivisibile sul fenomeno politico “grillino”. Caro lettor mio, recuperalo sul Corrierone di Milàn para el tu web, ne val la pena. Socrate sosteneva con non malcelata ironia di “sapere di non sapere”. Invece questi anti-socratici dei “grillini” non sostengono il contrario, cioè di “sapere di sapere”, ma si comportano come se lo dicessero ogni qualvolta aprono bocca. Loro sanno e sanno fare (Raggi docet),…

Continua a leggere

La porta rossa

L’ultima puntata della serie televisiva omonima di Rai 1 mi ha intrigato, nonostante abbia letto che il soggetto sia di Lucarelli, di cui non sono fan, faccio per dire. Il tema del confine e della fine della vita (terrena) mi interessa da sempre. Ho accompagnato fino all’estremo momento mia madre, di cui ho raccolto gli ultimi sussurri, parole che non dirò mai a nessuno; mio padre se n’era andato nove anni prima, e non l’avevo visto le ultime ore perché da…

Continua a leggere

La lingua geniale

Leggo l’incantevole libretto omonimo, edito da Laterza, di Andrea Marcolongo, una grecista, paradossalmente con un nome che più virile di così non si può, Andrea, cioè “uomo forte”, proprio in greco antico. E’ una grammatica greca raccontata in modo serio e divertente nello stesso tempo, con piglio poetico, come quando dice del duale, cioè della possibilità di considerare una coppia di cose intesa come fossero una, oppure del modo verbale ottativo, una specie di congiuntivo ipotetico più raffinato, come dire “se io fossi…

Continua a leggere

Comportamenti umani sul lavoro

Dal mio osservatorio (privilegiato) di “risorse umane” in aziende di varie dimensioni, da poche unità artigianali alle migliaia di dipendenti delle multinazionali, passando per manifatture di qualche centinaio di lavoratori, in vari settori, dal metalmeccanico all’alimentare al commerciale, posso studiare micro-comportamenti che dicono moltissimo della psicologia individuale e di quella sociale, come dinamica dei gruppi, nonché di aspetti socio-culturali e antropologici. Quando si costruisce un gruppo inserendo persone nuove e diverse, il tessuto relazionale precedente si slabbra, si trasforma,…

Continua a leggere

L’orizzonte del mondo, l’orizzonte del senso

Caro lettor del sabato, geograficamente l’orizzonte non ha essenza reale in sé, perché è la linea “apparente” che separa la terra dal cielo, ed è relativa alla posizione dell’osservatore. Ad esempio, se uno ha gli occhi a un metro e ottanta da terra lo vedrà, in assenza di ostacoli, a circa cinque chilometri;  se uno si trova su una collina di cento metri che dà sulla pianura, lo coglierà a circa trenta chilometri; l’ultima volta -la scorsa estate- che mi son trovato…

Continua a leggere

Il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in Mi bemolle maggiore di Ludwig van Beethoven, finalmente!

Arturo Benedetti Michelangeli al pianoforte e i Berliner Philarmoniker, il concerto “Imperatore” dedicato da Beethoven all’arciduca Rodolfo Giovanni d’Asburgo, prende alla gola e ai visceri, almeno me, da quando ero ragazzo e comprai quel vinile, ancora vivo nella mia collezione. Ho anche un’esecuzione di Maurizio Pollini e direttore Karl Boehm. Composto verso il 1810, fu eseguito per la prima volta a Lipsia e l’anno successivo a Vienna. Finalmente lo riascolto dopo un tempo troppo lungo. Dura quasi tre quarti…

Continua a leggere

La coscienza morale è un lusso di questi tempi?

Qui, caro lettore, stiamo senz’altro trattando dell’accezione morale della coscienza, non di quella neuro-psicologica, che potremmo chiamare coscienza-consapevolezza d’essere esistentivo, o coscienza riflessa. Nella storia umana piena di guerre sanguinose, di imbrogli e truffe, piena di superficialità, di ignoranza colpevole, di manipolazioni intellettuali e ottusa noia, non ultimo fomite di delitti e malefatte, anche se spesso sottovalutato, sembra veramente sia stato sempre e sia in qualche modo ancora un lusso avere una coscienza e ascoltarla. Il dibattito su ciò che sia la…

Continua a leggere