Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

tutti prima o poi muoiono e, forse, continuano a vivere

…senza eccezione. Stamani è morto Licio Gelli e ho provato un certo sollievo. Non sempre lo sforzo di comprendere la presenza del male nella vita umana e nella storia dà frutti: in qualche caso ci si consola anche con la dipartita di persone che si sa essere state particolarmente malvage, pur sapendo che tale dipartita probabilmente non riduce il tasso di male nel mondo. E ancora più spiazzante, su questo punto, diventa l’idea origeniana di apocatastasi, cioè di ricapitolazione…

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venditori di fumo, lobbisti, pokeristi, mediatizzati, millantatori

Quanti ne conosco. Ieri uno di più: ero al seminario bimestrale nordestino, in quel di Mestre, di Phronesis, l’associazione dei filosofi consulenti italiani e abbiamo ospitato, visto che si trovava lì, uno degli esperti più mediatizzati del sistema televisivo italiano, uomo che affascina turbe di spettatrici e qualche spettatore (una traccia per il caro lettor gentile: baffi e maglione). Bene: chiestoci quale sia il ruolo scientifico, professionale e sociale dei consulenti filosofici, e ottenuta sobria spiegazione, non è stato più…

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locutori a vanvera

Vi è un acronimo tratto dalle scienze logistiche: L.I.F.O., cioè Last In First Out, che dice in sintesi un comportamento colloquiale di non pochi, quelli che ascoltano e credono sempre all’ultimo che gli parla, cambiando opinione di volta in volta. Se ti capita di incontrarli, cerca di essere l’ultimo a parlargli, in vista di una decisione, perché se ti capita di essere il penultimo, chi ti seguirà, anche se sostiene una tesi infondata, rischia di aver ragione da parte…

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discrepanze ambivalenze precarietà disallineamenti verità metaforiche provvisorietà contraddizioni ambiguità coincidenza degli opposti ossimori caos

La ricerca di una verità nitida e incontrovertibile sulle cose ha sempre intrigato l’uomo, ma la ricerca è andata sempre, almeno in parte, delusa. Pezzi, barlumi, lacerti di verità hanno incontrato la riflessione umana, e a volte, come ombre, se ne sono andati: basti pensare alla visione aristotelico-tolemaica del cosmo, assioma certissimo fino all’anno milleduecento, a un certo punto è andato in frantumi, così come l’idea di un tempo assoluto ha ceduto il passo alla nozione di tempo posto…

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itinerarium mentis et corporis in hominem

Luca Toni Echeggio volentieri Bonaventura da Bagnoregio, generale dei Francescani, biografo di Francesco d’Assisi e teologo originalmente agostiniano: il suo Itinerarium mentis in Deum è il tentativo di segnare una traccia spirituale verso il divino, ordinariamente inattingibile. Stante l’intento bonaventuriano che ammiro, mi sento qui di proporre brevi considerazioni su ciò che potrebbe essere il cammino umano per una sorta di progressiva autorealizzazione. Che all’uomo manchi molto di “umano”, se per umano intendiamo autoconsapevolezza, raziocinio, senso del bene altrui e…

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melanconia furlana

Caro lettor decembrino, quando viene la stagione delle nuvole basse, o delle nebbie alte, quando il silenzio cala sulle strade e sui villaggi sparsi, è bello muoversi, a piedi, in bicicletta, in auto, disegnando itinerari sempre più distanti da casa.  Viene il tempo della memoria. A piedi percorri vie strette e indovini cortili dietro muraglie, luci di interni, voci, famiglie che preparano la cena, intuendo sogni e speranze, e vai avanti distratto da una tromba che suona, o dal…

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il preside, l’intontimento dei cretini e altre storie

l’epiteto di “cretino” è rivolto agli autori dei messaggi di cui in fondo al pezzo … Caro lettor domenicale, mi piacerebbe incontrare il preside dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano Marco Parma, per capire da lui quali siano stati i fatti relativi ai  festeggiamenti natalizi “per non turbare gli alunni di altra fede religiosa” (dal web), …”Una festa che, assicurano le associazioni islamiche di Milano, non è mai stata un problema per i musulmani in questo Paese” (dal web). Su questo episodio i media…

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L’ottagono di Peirce

Racconta Paolo Legrenzi sul Sole24 Ore della Domenica di oggi che Max Wertheimer nel 1923 inizia un articolo con queste parole: “Sto alla finestra e vedo una casa, gli alberi, il cielo…” Il pensatore vede tre cose e le mette in riga, discorsivamente, elencandole. Non siamo come gli angeli, noi umani abbiamo bisogno di raccontare contando, anche quando ci sembra di vedere un tutto-insieme (gestaltico). Abbiamo bisogno di mettere di seguito soggetto, predicato e complementi, e la frase principale deve…

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i cavalieri delle lunghe ombre

Stacy Keach e i fratelli Carradine cavalcano nella polvere e nella pioggia, lenti e decisi. Sono la banda di Jesse James, diretti da Walter Hill. Fino alla fine, 1980 il film. Bob Dylan canta del Kid mentre lo sceriffo Pat Garrett cavalca malinconico dopo averlo ucciso, l’ultimo sguardo di Kris Kristofferson è sorpreso… James Coburn se ne va. Sam Peckinpah, 1973 il film. Voglia di western questa sera per lasciare la fantasia al suo potere inventivo, agli spazi infiniti…

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zitto noioso/a! (perché altrimenti si offende la Boldrini)

In francese addirittura si dice con un monosillabo “chut“, ancora più secco dell’imperativo italiano. Un’onomatopea, quasi: zitto! che non ammette replica. Oscar Wilde sciabola in questo modo: “Siano benedetti quelli che non hanno niente da dire e, malgrado ciò, stanno zitti“. Eh eh. Ludovico Ariosto ne l’Orlando Furioso: “Quel che non si sa non si de’ dire“. Eh eh. Ludwig Wittgenstein: “Di ciò che non si sa si taccia“. Eh eh. Fabrizio De Andrè: “(…) quando i muti canteranno…

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