Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

garbatissimi miei ospiti de “Gravo”

…per i non conoscitori, intendesi di “Grado”. Ospite dell’antica Isola del Sol, questa istàe ho avuto la fortuna di incontrar garbati ospiti, che non dimenticherò. L’onore che rendo qui è alla poesia culta e popolar del Pigo, alla storia  particular di Bruno e all’intuizione intelligente di Benito. E questo onore rappresento con la stessa poesia che riscrivo senza tradusiòn: due liriche del Pigo, tratte dall’antologia curata da lui stesso “Despùo le caligàe“, edita dalla Associazione “Graisani de Palù”, Grado 2012 (pp. 132 e…

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i cretini del sabato

…oggi è stata la giornata dei cretini, cretini a sbafo, cretini a iosa, cretini ovunque, i primi per strada, quelli che vanno a 38kmh dove c’è il limite di 50, quelli che vanno a 53,5kmh dove c’è il limite di 70, creando code stupidissime ed evitabili, quando posso (e anche talora quando non posso) questi non li sorpasso, ma li salto, lasciandoli lì fermi, in un lampo, i secondi nel parcheggio immenso e assolato della bella Grado, camperisti che…

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Il racconto della laguna

Mie cari mamuli, go scoltà con atension il raconto che me gavè fato. E mi lo conto a modo mio, come son bon. La Laguna di Grado, specialmente el palù de sora, a est, è aperta sul mare con la Bocca di Primero, mentre quella occidentale si abbraccia con il mare per il Porto Buso, e di lì si va fino a Lignano oltre l’isola di Sant’Andrea, e a Marano e fino al fiume delle meraviglie, in latino Anaxum. Lo Stella.

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che bello che era il cielo…

…quando eravamo bambini nella montagna. Se era d’inverno si andava con la zia a portare il latte munto alla latteria nel paese vicino, passando vicino al cimitero, e lì che paura!, ma poi le stelle su in cielo ci distraevano e ci incantavano… Quante stelle in cielo a dicembre, prima che venisse la neve e il freddo ci costringesse a stare chiusi nelle case di pietra, chiusi come si poteva, con mille spifferi, e se il vento mugghiava, la paura si…

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la stanza della rinascita, o della perseveranza

L’uomo è alto e forte, giovane, la barba corta, giusta, lo sguardo diretto, ha il nome di un arcangelo. Vorrei mettere una sua foto ma si schermisce, e la cosa è da lui. In due mesi e mezzo mi ha ridato il ginocchio destro, che era svanito dietro un ematoma monstre, e la gamba debilitata, ora in ripresa. Vi è stata una virtù a sovrintendere il tutto, la perseveranza, che è una versione operativa della pazienza. sia da parte dell’uomo alto…

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l’abiezione mediatizzata, o di starnazzanti buffoni

Caro lettor paziente, qui non metteremo illustrazioni (non ne ho trovate di adeguate), ma parliamo di fatti abietti, turpi, infami, di degradazione morale, bassezza, depravazione; nulla a che vedere con una situazione di abbassamento per ragioni ascetiche…, e di starnazzanti buffoni, dal Mohammed pakistano di Brescia che parla in tv dopo aver spappolato la faccia a due persone con un fucile a canne mozze, risalendo indietro fino a Pietro Maso, capello tirato e sguardo informe che dice di aver trovato i genitori ammazzati,…

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buona festa dell’Assunta… ops buon Ferragosto…

Inizio, forse inopinatamente, l’argumento in titulo con una poesia in “graesàn”, il meraviglioso dialetto venetico della bellissima e antica Grado, di Domenico Marchesini, detto “Ménego Picolo Paciaroto”, pubblicato nell’antologia curata da Riccardo Pigo Grego “Despùo le caligàe“, edita dalla Associazione “Graisani de Palù”, Grado 2012 (a pag. 21). “Gera una vecia bruta e malignosa/ che ‘ndeva a domandah la caritae,/ Giovardi a via parahla de le porte…/ resteva quele femene strigae! La va un di là de la Nena,…

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camminando camminando nell’unico sentiero

Caro lettor augustano, siamo in cammino. Sempre. Homines viatores… Sai che ne sono convinto, perché avrai letto (forse) più indietro la mia preferenza per la casa in affitto piuttosto che in proprietà, un luogo confortevole, ma che si può cambiare, a seconda del cammino, della direzione, del senso. Le fondamenta in questo caso non sono infisse nel terreno, ma nell’anima, che talora è anche vagula, blandula, alla ricerca infinita… Senti qua cosa ci racconta Martin Buber in La leggenda…

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de humilitate

Caro lettore, già trattai in questo sito di San Benedetto e delle virtù ascetiche da lui proposte, tra le quali spicca l’umiltà. Desidero riparlarne perché questi son tempi in cui sarebbe un grande bene si diffondesse ovunque, soprattutto dove regnano imperterrite la iattanza, l’arroganza, la protervia, la prepotenza, in definitiva la superbia, caput vitiorum, padre e madre di tutti i mali. Chi è superbo permette a se stesso ogni azione, negando altrettanto a tutti gli altri. Tale virtù,…

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motociclisti

Mio buon lettor domenicale, in gioventù ebbi anch’io due ruote motorizzate, una vecchia Lambretta 150 che durò lo spazio di un’estate, trovata in un fienile e comprata per venticinquemila lire, e poi una HD Aermacchi 250 che durò due estati. Avevo allora 26 o 27 anni, il tempo e il morbìn (friulanismo per dire “picciola giovenil follia”) per qualche gitarella con le morose del tempo. Poi più nulla, per scelta e per necessità. Preferii le due ruote da spingere con le gambe, e allora…

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