Di nuovo dopo qualche anno, io non poco acciaccato, i paesaggi pannonici punteggiati di pale eoliche. L’attraversamento dell’Austria è il conosciuto immergersi nel verde di foreste infinite, apprezzando le indicazioni di chiese, città e monasteri. Bratislava si presenta sempre più di vetro-cemento e il Danubio è finalmente quasi verde-oro nel pieno primo meriggio d’estate. Strade ancora comuniste verso Galanta, con lavori in corso in perenne completamento. L’Hotel Tevel di Slavkovičovo è lì con le sue pretese un po’ falso-occidentali…
Pensiero
adesso basta, oh maestrini di vita tedeschi, scandinavi, baltici
Cari amici tedeschi, etc., Siete diventati come quelli che non capiscono la mia battuta di risposta alla domanda “come stai?”, che è: “meglio di ieri e peggio di domani”, oppure “sto gestendo la diminuzione del dolore”. I più, ascoltando la mia risposta, con l’intelligenza incatramata, si bloccano sui termini “peggio” e “dolore”, non intuendo che sto rispondendo che le cose, se pure lentamente, vanno meglio. Siete rigidi, lenti, senza una minima sensibilità rock, mi fate addormentare con la vostra…
comunicativi e inascoltabili
Vi sono persone il cui ascolto è gradevolissimo e affascinante, ma, di contro, vi sono persone che, indipendentemente da ciò che dicono, dal valore e veridicità delle loro parole, sono inascoltabili. Almeno per me, ovviamente. Delle une e delle altre più avanti fornirò qualche esempio. Sia il primo sia il secondo tipo di persone appartengono, al novero mediatico (radio e tv), e anche a conoscenze dirette. Ho cercato di darmi una risposta, ma non ho trovato una chiave unitaria, una ragion…
strafotènt
Caro lettor del mattino, dei buronani europei salvo solo Draghi (nomen omen), che pena invece il bevitore Juncker (appena meglio del suo predecessore il panzone vino tinto sussiegoso Barroso), l’inutile Tusk e il buon frequentatore dell’Oktoberfest Schultz. La grigia lungagnona Lagarde completa il carro delle tristezze, tutti supervalutatoni un tanto al kilo. Accanto a questi ci sono i capi di stato e di governo, guidati da frau Merkel, altra accolita di persone con cui non mangerei neppure un tramezzino.
il range umano
Caro lettore, atti generosi di smisurata grandezza, e atti nefandi di inguardabile orrore, accadono, non in contemporanea, ma addirittura in sinossi, così come ce li presenta il web o la tv. Del primo tipo se ne enumera miliardi, la più parte dei quali è nascosto, atti fatti nel nascondimento e nella quotidianità: mutuo soccorso, aiuto, assistenza, dialogo, presenza, capacità di far spazio ritraendo se stessi… Del secondo tipo cinismo anonimo crudelissimo come gli omicidi mediatizzati di Deosh (ragazzini che sparano…
il canto della terra
Se sono in grado di ascoltare, prima, la Settima di Bruckner e poi Das Lied von der Erde, il Canto della Terra di Gustav Mahler, vuol dire che sto emergendo dallo stato di necessità energetico che mi ha costretto finora, da tre settimane, entro l’angusto confine del mio corpo. Le voci si alternano a strumenti, in un delicato rincorrersi di temi, su uno sfondo armonico disegnato dai Berliner Philarmoniker diretti da von Karajan. E’ una sinfonia per contralto (Christa Ludwig),…
giorni d’estate
…inesorabilmente giunti, anzi è la terra che li ha raggiunti con il suo movimento attorno alla stella, mentre rotando enumera i giorni del solstizio. I colori nitidissimi del temporale hanno lasciato spazio ai grandi mattini e ad albe senza romore (Cardarelli). All’improvviso irrompe la luce infinita del giorno, nelle domeniche silenti della pianura, dove il cielo altissimo del confine si perde oltre i tetti e le fronde più alte… appena iniziata l’estate accorcia di un niente i grandi giorni…
rinascita
Caro lettor mio, vivo giornate di rinascita, dolorosamente. Stamani inutile aspirazione del ginocchio, che ora è affidato alla truce fisioterapia per i prossimi trenta quaranta giorni. Il giro coscia destro si è rimpicciolito di cinque centimetri, il tono muscolare è crollato, l’emocromo in lenta risalita (9,4) verso i miei picchi ematici vicino a 16. Lavoro a scartamento ridotto nella solidarietà buona dei colleghi. Ambiente umano. Scrivo, questo sì, scrivo molto, favorito dal rallentamento delle altre attività. Osservo, mi osservo, ascolto meglio di…
l’uomo che muore
Ho incontrato Egidio Maschio una volta, poche parole tra altri interlocutori. Di lui molti racconti, di gente che gli ha lavorato vicino, di qualche sindacalista, voces populi, più che altro. Burbero, intrattabile, solitario al comando, un so-tuto-mi, generoso. Quest’uomo se n’è andato una delle scorse mattine. Si è tolto la vita. Settantatré anni, un gruppo di aziende di rispetto, duemila dipendenti e un fatturato in proporzione tra Veneto e Friuli. Quando un essere umano prende la decisione di togliersi…
la costruzione dell’essere
Non indugerò qui secondo i dettami della metafisica classica, se non per cenni. Secondo quella dottrina l’essere dà sostanza o essenza all’esistere degli enti. E quindi anche a me, che sono un viv(ente) sensibile razionale. Nella situazione limite (la grenz Situazion di Jaspers) che vivo ora, almeno nel senso concreto del “mio” limite attuale, è come se l’essere delle cose, il loro status quaestionis, si manifesti in un continuum di sensazioni, di sentimenti, di presenze-assenze emotive e di pensieri. Una…