“Mi ero affrettato molto verso la fermata dell’autobus per accogliere il nostro illustre ospite con la dovuta cortesia. Il parroco mi aveva pregato di andare con l’auto a prendere Monsignore, che arrivava da… Allora, tra i primi obiettori di coscienza prestavo servizio presso la Caritas diocesana e le parrocchie del capoluogo. Io ero di stanza a Rorai Grande con don Verdiano,…” così mi racconta l’amico Fabio di un qualcosa che l’ha segnato profondamente, accaduto ventisette o ventotto anni fa.
Pensiero
cari professori
…con padri e madri siete nel centro dei processi educativi, e a volte rimediate, rinforzate, sopportate comportamenti insopportabili, a volte non osate esprimere giudizi sui ragazzi, perché temete reazioni inconsulte da parte delle famiglie. La rivoluzione socio-morale postsessantottina vi ha dimezzato lo status, confondendo l’autoritarismo con il ruolo che la natura da sempre, e la cultura da tre millenni vi hanno consegnato. Siete dei maestri, a volte non rispettati, pagati poco e trattati male. Vi voglio bene, ma qualche volta non capite…
L’ideologia tecnicamente ignorante
Caro lettor cogitabondo, leggo che l’esimio, emerito e mediaticamente omnipresente professore Stefano Rodotà (il cui nome e cognome trisillabico accentatamente piano/tronco, nell’esser detto, fammi addormentare da quando lo conosco: ta-ta-ta ta-ta-tà), intervenendo, more suo solito, sul tema pensioni, afferma: i diritti acquisiti vengono prima dei conti pubblici e del bilancio dello Stato, e bum. Naturalmente si parla della decisione del Governo di rispondere, quantitativamente solo in parte, al decreto Consultale sulle misure prese dal governo Monti/Fornero in tema di pensioni…
L’utilità marginale
Dal web: “L’utilità marginale di un bene è concetto cardine della teoria neoclassica del valore in economia, ed è definibile come l’incremento del livello di utilità, ovvero della soddisfazione che un individuo trae dal consumo di un bene, ricollegabile ad aumenti marginali nel consumo del bene, dato e costante il consumo di tutti gli altri beni. (…) Il “paradosso dell’acqua e dei diamanti”, più comunemente associato ad Adam Smith, sebbene riconosciuto a pensatori precedenti, è l’apparente contraddizione che l’acqua…
Ho visto Dio di spalle, ma non aveva tempo per me
Nel racconto biblico di Esodo (3,6) vi è un passaggio in cui Mosè intravede Dio, ma non faccia a faccia, temendo di morire, e perciò si nasconde il viso con il mantello. La chiamata da parte del Signore si completa con la dichiarazione del Nome stesso di Dio (3,14) “Io-sono-colui-che-sono, …dì agli Israeliti che Io-sono ti ha ordinato…”. Mi è stato raccontato un episodio di questo genere: “Ero lì tra il sonno e la veglia, sedato, in terapia intensiva, e mi…
Il vento di Samatorça
Ricordo il vento di Samatorça. Soffiava non si sa bene da dove nel piccolo cimitero, dove è sepolto nella terra Ladi Rebula, con una croce di legno e qualche fiore. Il muretto circostante è basso e lascia intravedere il bosco, nascondimento per animali e transito del vento. Tra i rami degli alberi si attorciglia e si divincola il vento, come spirito delle anime salve lì seppellite, con varia pietà, con diversa memoria. Ricordo il vento di Samatorça. E poi…
Il testamento del capitano
A pochi giorni dal centenario dall’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi centrali, rammemorare il più nobile tra i canti degli alpini ci aiuta a pensare. Pensare che cent’anni fa qui da noi si sono ammazzati contadini e operai, artigiani e insegnanti in divisa di patrie diverse e confinanti. Nella mia terra il ricordo è vivissimo nei racconti e quasi nei genomi naturali che ci costituiscono. Il canto deriva dal canto funebre cinquecentesco Il testamento spirituale del Marchese di Saluzzo, così…
La verità, il linguaggio, le cose e i cretini laureati
Caro lettor serale, con il termine verità (in latino veritas, in greco αλήϑεια) si indica il senso di accordo o di coerenza con un dato o una realtà oggettiva, o la proprietà di ciò che esiste in senso assoluto e non può essere falso (preso dal web). Il rapporto tra verità, linguaggio e cose stesse è la domanda che ognuno si fa vivendo, parlando, dialogando, ricercando, interrogandosi. Non è possibile evitare questa domanda, poiché ne va della stessa salute…
ragazzi spersi antagonisti immaginari
Caro lettore, non so da dove venga il nonsenso del comportamento dei ragazzotti incappucciati che spaccano tutto per le città. O forse lo so. Questi non son capaci neanche di dire la ragione del loro comportamento, perché questa ragione non c’è, per cui è inesprimibile. Probabilmente hanno a malapena l’uso dei duecento vocaboli di un lessico miserrimo, e si chiamano “antagonisti”, antagonisti, e di chi? Mi vien da pensare perfino, extrema ratio, a un ritardo evolutivo. Ma poi correggo il tiro, tornando…
diversamente umani
Caro lettor del I Maggio, Tommaso d’Aquino distingueva nella sua etica (cf. II-II Summa Theologiae) le “azioni umane” dalle “azioni dell’uomo”, attribuendo alle prime una certa rilevanza morale e alle seconde una semplice specificazione “genitiva”. Dico meglio: per il filosofo domenicano, dire “azioni umane” è come specificare “azioni caratterizzate da una certa umanità”, intesa come sentimento creaturale e solidale frutto di una coscienza auto-riflettente e responsabile, mentre dire “azioni dell’uomo” è come rilevare che l’uomo è anche vita vegetativa…