Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Sopravvalutati e sopravvalutatori

Caro lettor serale, “La prima parte della vita è tutta un prendere/ la seconda parte della vita è tutto un lasciare“”, così il poeta Cesare Viviani. La sapienza hindu propone una quadripartizione della vita umana: a) imparare, b) insegnare, c) stare nel bosco (la sapienza silenziosa), d) mendicare, perché tutto pian piano ci lascia. Oggi nei miei paraggi ne sento un’altra, divertentissima: “Mi piace sbagliare le parole, inventare metatesi, calembour e imprecisioni, perché quando avrò l’Alzheimer, nessuno se ne accorgerà“.

Continua a leggere

Percorsi e discorsi contro la stupidità e il terrore

Si tratta sempre di itinerari, fisici e logici, a volte veloci e a volte lenti, a volte complessi e a volte semplicissimi, ma non per questo meno importanti, anzi. Talora la profondità va più d’accordo con la lentezza e con la ponderazione, che con la velocità furente della competizione per il successo o il potere: lentius, piuttosto che citius, come raccomandava il carissimo Alexander Langer. In un mondo in cui la frettolosità, lo sguardo sfuggente, la semplificazione, la criptazione, l’acronimizzazione dei messaggi…

Continua a leggere

“Umanità”, eros, angoscia e terrorismo

Caro lettore, dalla paleoantropologia e dalla biologia sappiamo di essere delle scimmie nude (D. Morris, E. Boncinelli, G. Giorello); la nostra autoconsapevolezza è frutto dell’evoluzione. E ciò non impedisce di credere anche alla creaturalità dell’essere umano e all’Autoralità divina. Il motore degli atti umani, secondo Platone, è eros, desiderio di vita, curiosità, volontà auto-trascendente. La condizione spirituale umana è però quella dell’angoscia di essere-gettati-nel-mondo, come spiegano Kierkegaard e Heidegger: l’angoscia non è ansiosa, non è nevrotica, ma è una…

Continua a leggere

Caro fumatore…

… ma sol nel senso del convenevole/ a te mi volgo con sentimento/ contando un po’ sulla resipiscenza/ che alberga muta in ogni esperienza./ Anche se soffri di sado-masochismo/ spera di potere un giorno capire/ che il piacer atteso dai tuoi gangli interiori/ t’inganna ognora come un miraggio./ Tu pensi d’essere libero e vitale,/ ma il governo è in mano alla tua biologia/ ai nessi oscuri dell’elettrochimica/ che determinano la falsa nozione che vivi… (oltre alla puzza che crei…

Continua a leggere

Fuochi epifanici e bigottismo culturaloide

Caro lettor epifanico, d’antiche storie e da contrade remote viene il racconto dei fuochi epifanici. Un affidabile sito web così lì commenta: “Il fascino misterioso della dodicesima notte, quella dell’Epifania, ultima del periodo natalizio, ha da sempre avvinto ed incantato le genti d’Europa assieme a quelle del Mediterraneo e del vicino Oriente e a questa notte è legato il folcrore nelle sue tradizioni ed espressioni più remote. Si dividono però queste in due distinti filoni: uno chiassoso, burlesco e…

Continua a leggere

Oltre

Da un po’ di tempo sto forse un po’ troppo biologizzando con lo “scimmione nudo” non è che sia diventato all’improvviso positivista materialista biologista riesco ancora a sillogizzar e poetar versi e ascoltar musica come questo meriggio d’invernal limpieza la Marcia funebre per il fratello Maurer di Wolfi Amadè e il Preludio all’Atto terzo del Lohengrin di violini e corni con un climax e il suo contrario fino al nulla del silenzio ch’è ben altro e oltre e poi dal Live Sultans of…

Continua a leggere

I vantaggi del bilinguismo

Qui in Friuli sappiamo da tempo che il bilinguismo praticato nella prima età, sviluppa l’area di Broca in modo assolutamente originale, e addirittura costituisce un ricognitore remoto contro l’insorgenza di certi tumori al cervello. E’ infatti nota la ricerca dottorale del professor Franco Fabbro, medico e neurologo, che ha dedicato molti anni a un approfondimento in tema: il suo testo di riferimento è (in friulano, ma disponibile anche in italiano e inglese) “Il  Çurviel bilengâl. Il cjâf dai Furlans“. Lo…

Continua a leggere

Buon 2015

Caro primo lettor dell’anno, Baudelaire non amava le frasi beneaguranti, perché le riteneva banali, stereotipate, e perfino “portasfiga”. La mia opinione non è molto diversa, anche se ci sto, a fare gli auguri. Augurare e augurarsi che nell’anno entrante finiscano tutte le guerre, le ingiustizie, le atrocità, le aggressioni ai più deboli, di cui l’uomo si è mostrato capace nel tempo; che finiscano gli odi, i rancori, le invidie e tutti i cattivi sentimenti, o vizi capitali, è legittimo e comprensibile.

Continua a leggere

Corruttori di costumi

Carissimo lettor di fine anno, il titolo è conduttori di talk show, giornalisti d’assalto, politici ignoranti e presuntuosi, sindacalisti inadeguati, falsi imprenditori. Partiamo da questi ultimi: es. il Buzzi romano. Salendo: i segretari generali di Cgil e Uil. Ancora: molti 5S, non tutti graziaddio, non pochi PD, FI et varia pecora. Più su: Travagliato de’ Travagli-sempiterni, presuntuosamente inventore di regole e casi tutti suoi, Sallusti quando è allucinato, tra non pochi. In cima un dovizioso elenco: De Filippi, la regina delle…

Continua a leggere

La regola e l’eccezione

Se il lettore dovesse credere alla frequenza con la quale stampa e televisione danno cattive notizie, paragonando il comportamento di Schettino a quello del comandante del traghetto Norman Atlantic  incendiato tragicamente l’altrieri in Adriatico, Argilio Giacomazzi, rischierebbe di annettere la nozione di regola al primo e di eccezione al secondo. E invece è vero il contrario. Schettino è l’eccezione vergognosa, mentre il capitano Giacomazzi rappresenta la norma, cioè il normale agire di una miriade di comandanti e responsabili collocati in ogni posizione che…

Continua a leggere