La Parola è il Verbum, il Lògos, è la Mente e il Signore, dalla filosofia greca classica al Vangelo secondo Giovanni (1). Per gli Ebrei la “parola” è la cosa stessa, specie nell’onomastica. Debora è “ape”, Sefora è “passerotto”, Jehoshua è “salvatore”, Josef è “Dio crea”. La metafisica un tempo (Aristotele) e la filosofia analitica oggi (ad esempio in Wittgenstein) hanno considerato la “parola” come medium e “luogo” veritativo del dire umano. Il modo con un suono, un segno e un…
Pensiero
la “u”
La vocale “u” a me suona cupa (infatti nel lemma “cupa” c’è la “u”). Se dovessi darle un colore forse le attribuirei un crepuscolare viola scuro, di alba o tramonto che sia, non importa. Le vocali fanno parte integrante delle lingue indoeuropee, dal sanscrito, al greco antico, al latino, all’italiano. Sono meno presenti nelle lingue del ceppo germanico e del ceppo slavo, idiomi più consonantici. Nelle lingue semitiche come l’ebraico e l’aramaico sono graficamente assenti, ma si pronunziano, dando…
Il tempo dell’ansia
Cari ragazzi e meno, l’ansia è uno dei mali del nostro tempo. L’ansia è una paura, una forma di dolore umano. E’ causata dall’insicurezza, dal timore di non farcela. Ai suoi confini estremi dimora l’angoscia (cf. in Kierkegaard), che è più profonda e inspiegabile, perché quasi un tutt’uno con l’essere dell’uomo. Al capitolo sesto del Vangelo di Matteo (31-34) troviamo un loghion del Maestro che dovremmo imparare a memoria e ripetere come una giaculatoria ogni giorno, finché ci entra in…
L’identità policroma
I discorsi sull’identità culturale, specie quelli fatti da studiosi militanti e politici militonti, mi hanno sempre dato l’orticaria spirituale. Ho letto che in Australia ormai stanno legiferando su tre identità di genere, maschile, femminile e… neutro (forse si confondono con le declinazioni del latino, ma forse no, son solo imbecilli); in Svezia negli asili non dicono lui o lei, ma un tertium genus neutrum; in una scuola dell’infanzia di Milano scrivono invece che padre e madre: genitore 1 e…
Si può dire che l’etica è una scienza?
Caro lettor del sabato, spesso ci si domanda se sia plausibile una “Scienza morale”o un’Etica a basi scientifiche. E’ un quesito classico: per i pensatori antichi senz’altro lo era, poiché la scienza era intesa come epistéme, una forma di conoscenza strutturata secondo la logica e dunque la possibilità di argomentazione. Da ciò si evinceva una certa possibile “oggettività” del giudizio etico.[1] Il pensiero moderno e contemporaneo, invece, ha messo in questione la scientificità[2] del sapere…
Degli angeli
La dottrina sugli “angeli” è antichissima. Esseri spirituali, super-umani, preternaturali o soprannaturali, sono presenti in tutte le culture e tradizioni religiose. Nei nostri tempi sono però spesso oggetto di superstizione e di trattazioni superficiali, che molti ciarlatani improvvisano. Forse è utile, dunque, parlare di questo meraviglioso argomento con uno spirito diverso, rispettoso della storia delle religioni e della cultura umana più in generale. Per questo due sodalizi privati, come il Caffè Letterario “Le risorgive” di Rivignano e il Cafè Filosofico “autentica/…
I “burocretini”
Caro lettor d’inizio primavera, mio papà, quando doveva spiegarmi di uno che “se la tirava” ma non valeva niente mi diceva sempre: “Chel lì al’è un grȃt par sore il mùs” (trad. dal friulano: quello lì è un grado sopra l’asino, con tutto il rispetto per il nobile animale, ndr). Uno del genere mi è sempre sembrato il “caporal maggiore” (urca che grado!) Salvatore Parolisi, quello condannato per l’omicidio di sua moglie. Mi faceva venire l’orticaria quando in tv lo…
Le maschere
La maschera nel teatro greco-latino era usata anche per amplificar la voce, e dunque per-sonare, da cui il termine in uso fin dai primi secoli cristiani “persona“, come lemma metafisico ad indicare l’essere umano, soggetto autocosciente e responsabile, dotato di dignità e unicità insopprimibile. Il composto umano di Aristotele diventava quindi persona, costituita a immagine del Creatore (Genesi 1, 27). Questo termine deriva dunque da un qualcosa che serviva per mascherarsi, e successivamente ha assunto il significato antropologico, filosofico e psicologico…
I “benaltristi”
Caro lettor notturno, essi sono innumerabili, una folla, una legione, un’orda, una moltitudine a perdita d’occhio: sono quelli che ad ogni proposta di riforma, rispondono che “ci vuole ben altro“, cioè quello che si propone non basta, e allora è meglio lasciare le cose come stanno. Gattopardi. Come o peggio del principe Salina di Tomasi di Lampedusa. Per costoro l’importante è che tutto faccia finta di cambiare. Il “ben altro” è costituito innanzitutto dal loro pensiero, che non è…
Il respiro dell’Anima
Czeslaw Milosz, poeta polacco canta: “La voce della passione è migliore di quella della ragione,/ poiché gli impassibili non sanno cambiare la storia./ E Chesterton: “C’è una via che va dagli occhi al cuore senza passare per l’intelletto“. Infinito dibattito che dall’antichità giunge fino a noi, passando per tutti i rifugi, gli scogli, le temperie del pensiero, cogliendo la musica del tempo e dello spazio nel tempo, di ciascuna vita, di ciascuna anima. Marco Aurelio ne I pensieri (X,…