Caro viandante in cammino, Lentamente (?) passa il mio tempo, nel tempo relativo del cosmo. Qualcuno che mi vuol bene (un mio omonimo pressoché coetaneo) dice che i miei scritti riflettono sempre più uno spirito icastico, aforisticamente ironico, a volte feroce. Moralista, ma non nel senso di “bacchettone”, lui dice. Sarà perché invecchiando si riesce a guardare le cose con più distacco, sarà perché le si comprende meglio, anche se mai del tutto, sarà perché… non so. La sapienza aforistica…
Pensiero
L’ora prima dell’alba
…è la più buia, come recita il Talmud Babilonese (Shabbat 31). L’antico autore aveva in mente la stanchezza del pastore in veglia tutta notte nell’eremo dell’oasi. Nulla era accaduto, i briganti non si erano fatti vivi, e neppure i cattivi pensieri. La notte era trascorsa tranquilla, come la prima del mondo, dopo che il Signore aveva pronunziato la parola Bereshit, in principio, dicendo la Parola: Barà. E dicendo aveva creato la luce. Lo spirito di Dio era presente nella notte.
Non si vive di solo P.I.L.
Qualcuno ogni tanto si sveglia, ricordandosi che “non di solo pane vive l’uomo” (Matteo 4, 4 e Luca 4, 4), ma anche della “Parola”, umana o del Signore che sia. Ragionare di questo è importante come “chiave di interpretazione del senso” di questa crisi epocale che sembra tutto travolgere, e che è, soprattutto, una “crisi cognitiva“, una “crisi del pensiero pensante“, prima ancora che etico-valoriale o morale. E soprattutto prima che finanziaria, economica e politica. Bisogna riprendere a dare tempo…
Il “mito della taverna”
…o di “villettopoli“. Il “mito della caverna” è raccontato all’inizio del libro settimo de La Repubblica (514 b – 520 a) dal sommo Aristocle, più noto come Platone: un passaggio fondamentale della teoria della conoscenza del nostro e della cultura occidentale. Qui, però, parlerò d’altro, echeggiando, alludendo e scherzando su un’assonanza, anzi una rima: quella tra “caverna” e “taverna“. Dal “mito della caverna” al “mito della taverna“. Perché anche la “taverna” è diventata un mito, pur non avendo nulla a che…
I “bofonchianti”
Cari ragazzi e ragazze che passate di qui, qualche anno fa un politico di vaglia era noto per il suo parlato bofonchiante, poco gradevole e poco comprensibile: Prodi, di carriera lunga e varia, accademica, di pubblico gestore (I.R.I.) e politica. Il suo dire era appannato da una pronunzia un po’ nasale e un po’ velata da corde vocali, diciamo, non da tenor leggiero. I politici d’oggi, salvo qualche rara eccezione (Enrico Letta, Veltroni, D’Alema e, se si vuole, anche se…
Di storie e geografie dell’anima, del tempo nostro e di facezie
Scrivevo qualche anno fa… Carsiana Di nuovo in Carso, un anno dopo,/ con Ladi, Edward e Joze, e la cagna,/ in un pomeriggio di fine estate che affabula i canti/ e dispiega in meandri l’andirivieni delle nuvole./ La Compagnia del Confine si raduna all’ombra del fico,/ 300 metri sul mare./ A Tublje ci attende Stojan Vodopivec/ “Bevilacqua” in sloveno, in fondo/ alla Vinska Cesta./ Targhe antiche di legno di faggio/ a Kobdilj e scandole di ardesia scura,/ finché…
Ponti sugli abissi
I ponti sono passaggi, transiti, superamento di fiumi e abissi. L’uomo ha sempre costruito ponti per unire sponde, per conoscere e per viaggiare. Nel concreto delle vicende storiche (basti pensare al ponte fatto costruire da Traiano sul Danubio durante le Guerre Daciche del 101-106 d. C., pare, ad Apollodoro di Damasco, in seguito autore della famosa Colonna che celebra le imprese del grande imperatore ), e nella storia del pensiero. Ho in mente la grande cesura creata tra la Seconda scolastica tardo…
La strada, la vita
A mano a mano che ci si addentra verso la campagna le strade si fanno più strette, e la vegetazione avvolge colui che si fa di nuovo viandante. Si fa viandante perché la strada è come la vita, anzi è la stessa cosa, metafora e verità, anzi verità in quanto metafora. Il rumore delle auto, sempre più rare, si allontana e il silenzio prevale. Il vento leggero muove fronde, e piccoli animali si fanno sentire. Case immerse nel verde di…
Sulla mia strada eventi
Un video inquadra sei sette tipi, che quatti quatti sembrano giocare a rimpiattino nel cortile dell’azienda. Poi si avvicinano e fanno quello che devono fare, mascherati, irriconoscibili, ma non sanno che le telecamere li hanno ripresi. Effrangono, vandalizzano, rubano, rovinano, e poi se ne vanno. Sembra quasi un noir di quart’ordine intercalato da movenze comiche busterkeatoniane. La delinquenza non ha confini, ma è di vari tipi: quella organizzata e criminale, quella occasionale e quella mirata a secondi fini. In questo caso…
Enèrgheia kaì dýnamis
Aristotele insegna (Met.IX, 6, 1048b e ss.) che la materia è potenza (dynamis), e la forma è atto (enèrgheia). La potenza provoca un mutamento, ma l’atto viene prima della potenza, come l’adulto viene prima del bambino e la gallina prima dell’uovo, poiché il seme viene dalla pianta. Noi sappiamo invece dalla scienza moderna che il processo è stato evolutivo, ma il concetto aristotelico conserva una sua plausibilità, poiché nel momento in cui un nuovo essere, magari animale, diventa fecondo, mette in moto…