Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

“Afonia confusa d’occhio nemico che punta a due passi”

Caro lettore, e Signore che non stai impassibile, atarassico, nel tuo empireo, leggete tutti e due, se volete… “(…) La cosa cade recisa dal tempo: così tutto accade. Ma inseparabile male è dal vischio del corpo la sofferenza precisa. Non arde, e calcina le gambe: non fonde ma cola alle braccia e demenza alla faccia rimane – infusa d’occhio nemico che punta a due passi. In ogni varco di tenebra inganna la notte dentro un arco di spanna. Se…

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Le neuroscienze e il libero arbitrio. Il “determinismo causale”

Eddy Nahmias, del Dipartimento di Filosofia e dell’Istituto di Neuroscienze della Georgia State University,  si chiede da tempo “Is Neuroscience the Death of Free Will“, ed è una domanda che mi faccio anch’io, perché mi inquieta non poco. Egli pensa che il libero arbitrio sia del tutto illusorio, perché i circuiti neuronali funzionerebbero meccanicisticamente e “necessariamente”. E’ evidente, come più volte abbiamo detto in questo sito, che tale posizione scientifica produce un’immediata conseguenza: che nessuno è responsabile delle proprie azioni, perché queste…

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De Providentia et de Libertate

Si occupa di noi umani la pronoia o providentia? Vi è qualche fatto consequenziale tra il male che viene fatto da qualcuno, ma proprio in conseguenza di tale male fatto proprio su lui stesso, vale a dire ci sono punizioni, in qualche modo, luogo e tempo, oltre a quelle che potrebbero applicare le leggi umane, in presenza di un reato di cui si sia accertata la responsabilità e la colpa? Quare aliqua incommoda bonis viris accidant, cum providentia sit, cioè per quale…

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Secondo trattatello sulla stupidità

Quivi a Milano dopo due giorni di confronto seminariale, mi è venuta voglia di scrivere qualcosa ancora sulla stupidità, proprio come motivazione intrinseca, ispirato. Da che cosa, non so. Della stupidità non si parla mai troppo perché essa abbonda nel quotidiano e ovunque. Alberga negli ambienti più disparati. A volte si dissimula in discorsi importanti e dotti, talaltra è più evidente e pacchiana nei populismi. Si veste di lustrini nel politicamente corretto e scivola da sotto le scarpe dei maestri…

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Cause e Ragioni

Cause e ragioni non sono termini sinonimici, anche se non tutti la pensano così. Aristotele distingueva quattro cause: 1) materiale: indica ciò di cui una cosa è fatta (nel caso di una statua, per esempio, il bronzo), 2) efficiente: indica ciò che mette in moto la cosa, ciò che fa avvenire il processo (nel caso di una statua, lo scultore), 3) formale: indica la forma che acquisirà (forma di statua), 4) finale: indica lo scopo per cui è fatta…

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De donde se cuenta lo que sucedio recientemente al noble hidalgo y caballero andante Don Quijote de la Mancha en una ciudad de Europa

Don Chisciotte e il Gigante In un giorno qualsiasi di quest’ultima estate, nell’ora meridiana quando il sole è più alto, la grande vettura si era fermata nella piazza della città. Forse era Toledo o Salamanca, forse Massafra o Carcassonne, forse era Augsburg, Gubbio o Pordenone.  L’esperto del bar Sport aveva sentenziato: è un Cayenne 500 S da quattrocento cavalli. Da  0 a 100 KM/H in quattro secondi. Quattro chilometri con un litro. Il rombo che l’aveva accompagnata era stato premonitore: pareva…

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La vita buona

La filosofa Judith Butler si chiede se sia possibile per l’uomo vivere una “vita buona” prescindendo da quella degli altri. Quando leggo autori contemporanei, specie se di area americana o anglosassone mi sembra quasi di trovarmi di fronte a persone che non hanno mai letto i classici greci, né Agostino, né Tommaso d’Aquino, né Kant. Perfino Hume e Nietzsche mi sembrano loro ignoti. Parafrasando l’Adorno di Minima Moralia Butler sostiene che è difficile immaginare di poter vivere una vita buona…

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Cambiamenti e discontinuità

Caro lettore, il lavoro, e quindi la vita umana, cambieranno ancora. Come è naturale che sia. E radicalmente. Non perché lo sostiene Jeremy Rifkin da qualche decennio, ma perché se ne intravedono le vestigia, i segnali ancora deboli, ma ben visibili. Finirà il lavoro di massa (sta già finendo), con buona pace dei sindacati generalisti, “di classe”. Ad esempio il mio lavoro “di massa” è già finito da quasi vent’anni. Forse sono un prodromo. Ogni giorno io cambio mediamente almeno tre aziende,…

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In balìa delle “cose ultime”

Caro lettore che indugi di tanto in tanto da queste parti, la donna che aspetta di partorire secondo natura, dopo aver nutrito e maturato per nove mesi un altro “io“, entra in una dimensione di non-controllo-di-sé, essendo in balìa della “natura“. Ciò che del libero arbitrio plausibilmente ci appartiene, lasciando perdere qui le neuroscienze dell’uno (biologismo) e dell’altro estremo (spiritualismo), in quella situazione vien meno. Vien meno ogni possibilità di autodeterminazione, si è eterodiretti, si vive senza poter decidere…

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Rappresentare chi? Come?

Caro sindacalista, mi sei caro perché ti conosco non poco, e so che ti occupi di cose importanti riguardanti molti altri. A volte resti un poco indietro, ma poi recuperi. Almeno fino a ora sei riuscito a farlo. Ma è sempre più difficile. Il mondo sta vorticosamente cambiando, il lavoro pure, i lavoratori di più: sono sempre più acculturati, sempre più distanti dagli schemi classici della rappresentanza sindacale. Oppure no, in certi casi: semplicemente egoisti, specie quelli già tutelati. Ora…

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