Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Libertà, incertezza e ricerca

Che bello lo spazio della ricerca, della critica, della navigazione anche impervia lungo le rotte del pensiero. Salvatore Veca ne parla in L’immaginazione filosofica e altri saggi (Feltrinelli), proponendo l’itinerario della riflessione come un girovagare sistematico nell’incompletezza, nell’incompiutezza e anche nell’incertezza, pur essendo la verità meta sempre agognata. Ma una verità come irradiarsi parziale e luminescenza rapsodica, intermittente, di una chiarità delle cose e dei concetti, e della loro corrispondenza, come un’interpretazione infinita, una philosophia perennis. Un apparire e uno scomparire dell’essere…

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Non c’è più rispetto?

incontro a Valvasone Pensare è oggi l’attività umana più fragile e in qualche modo anche  negletta. Si agisce si vive si risponde si parla si cambia lavoro abitazione partner paese opinione voto, si cambia a volte non interpellando il pensiero argomentativo, ma seguendo prevalentemente spinte istintuali ed emozioni, convenienze vagule e a volte insensate, stereotipando le nostre esistenze, a volte vittime della massmediocrazia che ha sostituito la comunicazione alla relazione intersoggettiva. Questo pomeriggio ci troveremo a Valvasone, con Graziano,…

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La Natura è…

…cattiva in quanto “prigioniera” del proprio determinismo, mentre invece l’uomo può essere cattivo se non riesce nella sua libertà relativa ad allargare lo sguardo all’altro-come-se-stesso.  Ognuno di noi ha un debito di gratitudine, che non riuscirà mai a pagare al Deus sive Natura (scrivo così per gli “spinoziani”), accorgendosi di essere a questo mondo. Il vento racconta il suo canto mentre camminiamo o corriamo, intercalando il suo vibrare ai mille fruscii delle piante. Silenzii fondi stemperano malinconia e solitudine.

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Le origini della Virtù

L’antropologia occidentale classica dice l’uomo capace di virtù, perché provvisto di libero arbitrio, cioè di libertà individuale. Le fondazioni filosofiche greche sono riprese quasi in toto dall’etica antropologica cristiana fin dai Padri apologisti (Giustino, Taziano, l’autore della Lettera a Diogneto, Tertulliano), e in modo sistematico da Agostino e Gregorio Magno, tracce fondamentali per la successiva sistemazione di san Tommaso d’Aquino, di Bonaventura e Duns Scoto. La lezione dell’etica platonico-aristotelica e, in parte, stoica, parla della virtù come di un’eccellente…

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Gli Apoti

…son “quelli che non la bevono“. Speriamo stiano diventando sempre più numerosi coloro che sono in grado di operar discernimento tra i detti talor sgrammaticati -quasi sempre banalmente ripetitivi- dei politicanti e degli antipoliticanti, che quasi pari son nella vuotezza. Apoti perché, anche se assetati di giustizia, stanno cercando sorgenti pure di acque cristalline, ove sostare. Una nuova sorgente di Agar. Traversata di deserto. Un deserto non cercato, provocato dall’inaridimento delle sorgenti. La rappresentanza della politica necessita di una crisi salutare.  Sorgenti perse…

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Il delinquente “naturale”

Molti pensano che la natura umana non esista, ma che vi siano solo gli individui, nella loro irriducibile molteplicità. E’ chiaro che da un punto di vista del reale-concreto l’umanità non esiste, ma esistono i singoli uomini e donne costituenti l’umanità. L’umanità è un’astrazione, come può esserlo la gattità, se parliamo della caratteristica animale caratterizzante i gatti. Però, concettualmente abbiamo bisogno di considerare la nozione di umanità per capirci quando ci riferiamo agli esseri umani, che sono “animali razionali“, primati, mammiferi, vertebrati,…

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Il delinquente incolpevole

Delinquente è da delinquere, dal latino delinquere e  delictum, cioè delitto, misfatto, fallo, errore, mancanza. In latino si dice delinquere alicui (o adversus aliquem), cioè mancare verso qualcuno. Il delitto, nell’accezione linguistica e giuridica non significa dunque solo, come nella vulgata accezione, solamente omicidio. I delinquenti sono moltissimi allora. Ve ne sono di pubblici e di esposti al pubblico ludibrio mediatico, e ve ne sono di privati, non esposti ad alcun ludibrio. Ne conosco alcuni, di questi delinquenti. Se…

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Fiorenzo, saluta Fausto, Gino e Marco (e Pietro)

Caro Fiorenzo, salutami Fausto e Gino, e  anche Pietro che mi raccontava di te quando ero bambino, di te, il “terzo uomo”. Quel Tour de France quando ti ritirasti in maglia gialla perché avevano aggredito Bartali verso il Col d’Aspin sui Pirenei, era tuo. E il Mondiale quando Ferdi Kubler, lo svizzero, che aveva il naso più lungo del tuo, e ti battè proprio di un naso? E le strade sterrate che preferivi, come quando ti involasti con Fausto, era il…

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Genitore 1 e Genitore 2

Chissà se Hollande in Francia riuscirà a cambiare la legislazione della famiglia, come promesso in campagna elettorale. Se ci  riuscirà avrà fatto una “cosa di sinistra” (balle, ballissime, cazzate fenomenali!)  e politically correct. Roba da rotocalco progressista, aperto, e rotto (?) a tutte le esperienze, uauh! La mamma e il papà, cioè i possessori-donatori degli ovociti e degli spermatozoi che permettono la formazione della cellula-zigote, nella dizione giuridica della nuova legge diventerebbero “genitore 1” e “genitore 2“, marito e moglie “gli sposi“, e…

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L’uomo di superficie

Consiglio il libro da cui traggo il titolo di questo post. Vittorino Andreoli, psichiatra diverso da quei suoi colleghi e psicoterapeuti che vanno per la maggiore in video, quasi sempre campioni dell’ovvio e del risaputo, ha scritto un libro accessibile e profondo. Accessibile per il suo linguaggio diretto e appassionato, profondo perché scevro dalle furbizie comunicative degli instant book e delle rubriche da rotocalco. “L’uomo di superficie“, edito da Feltrinelli, è un trattato in forma di racconto sulla bellezza superficiale,…

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