Onore a Carolina che ha pensato alla mamma del ragazzo che ha ucciso suo figlio. Onore alla sua intelligenza pura. Onore alla sua fede nella vita che vince. Onore al suo pensiero limpido che trascolora nel cielo, e io lo vedo da lontano. Onore al suo sorriso malinconico che mi rassicura sull’umano. Onore a chi è con lei e a chi l’ha cresciuta. Onore a Carolina … … e onore a chi accompagna la ragazza che zoppica e sorride e…
Pensiero
La ragazza
… ora avanza nella pineta dopo essere salita dal bagno. Capelli tanti ondeggianti e occhialoni scuri anni ’50. Il copricostume la espone a sguardi interroganti. Meno ossuta di una Audrey mescolata a Keyra Knigthley o a Julia Roberts, lì, neppure sedicenne, ma ora ragazza. Il metro e settanta abbondante le dà parvenza di giunco, quando tre lontanissimi anni fa era simulacro femminino in crescita. Tempus fugit et vaga cogitatio erubescit de animo meo. Si aggira per…
Anders B. Breivik, o della vanitosa follia
Una breve notazione, ché il silenzio è più opportuno in questi momenti. Si conferma con quest’ultimo terribile fatto la crisi del pensiero pensante e raziocinante che abbiamo in più punti e momenti segnalato su questo sito. Il fatto di Oslo segue una “logica” belluina primordiale, così come ogni altro analogo atto, di cui gli esempi abbondano. Logica non nel senso di un logos, che sia sinonimo di ragione ragionante, ma nel senso di un flusso mentale qualsiasi, in questo caso…
Camminando camminando …
Non eravamo Socrate e Alcibiade, né Aristotele nel Peripato o Epicuro nel suo Giardino, questo pomeriggio in due a camminare tra le acquae di risorgiva. Gustav è nome tedesco, forse goto o longobardo. Dopo il piovasco, abbiamo visto che sarebbe stato meglio ragionare camminando, e non sedersi attorno a un tavolino in un caffè. Vecchio amico incontrato nella grande azienda, ora le strade si incrociano e la ragione ragionante ci accomuna. Parlare del senso, come criterio della morale, e delle virtù…
Dio perdona, internet no
Se commetti qualche azione mala, e perciò si crea la necessità del perdono di Dio, sai che un pentimento contrito per l’azione compiuta fa sì che questo perdono, come dono reiterato e reiterabile di Dio stesso, sia certo. Questa è la retta dottrina cristiana sul male consapevolmente fatto, sul pentimento e i buoni propositi, e sul perdono. Si potrebbe dire, senza scomodare la teologia morale, che la persona ha bisogno di riconoscere il male che compie, sapendo che in…
L’Antropologia dell’Imperfezione
Chiara notte di mezza estate a Firenze. Il cielo è blu cobalto. With or without you e Stairway to heaven… la sera cala dietro la Loggia dei Lanzi, un musicante le canta solo, con la chitarra, bene. E poi vende suoi cd a un pubblico cosmopolita. La gente sciama verso il fiume dove canta e suona al Ponte Vecchio un altro artista di strada. Il “Perseo” celliniano esibisce le terga da par suo, bronzei glutei perfetti, e chiamo Beatriz (che dorme) per…
Bene, un “bene”, il “bene”
Si dice “Hai fatto bene“, quando si commenta una scelta fatta da un altro che si approva, oppure un lavoro fatto come si deve. Si dice “beni” di ciò che si possiede, a cui, al singolare, si può anteporre l’articolo indeterminativo “un“. Se invece si intende “il bene” come un qualcosa che è connotato da intrinseca bontà, c’è bisogno di usare l’articolo determinativo “il“, poiché ciò che è bene deve essere individuabile con chiarezza. I filosofi antichi, da Platone ad Agostino…
La “Mediocrazia del Cretino”
Oggi viviamo -nostro malgrado- nella “mediocrazia del cretino”. In questo sito abbiamo già più volte parlato dei linguaggi che bolsamente imperversano, dei loro mentori politici e dei divulgatori: scrivani che siano o “fini dicitori” ciondolanti per studi tv. Se ne sono già accorti in tanti da decenni: un piccolo elenco: L’evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato. Ennio Flaiano, Taccuino del marziano, 1960 (postumo, 1974) Il cretino è imperturbabile, la sua forza vincente…
Conoscere l’Uomo … la “Neurofilosofia”
Secondo San Paolo noi umani siamo fatti di corpo, anima e spirito. Visione tricotomica. Prima ancora Aristotele parlava di “sin-olo”, cioè di un composto di anima (psuché) e corpo (sòma). San Tommaso riprende Aristotele parlando di “composto umano”. Visione dicotomica. Le moderne scienze umane, almeno da metà ‘800 con la psicologia scientifica, e ultimamente con le discipline neuroscientifiche, hanno approfondito il tema con ricerche e studi molto seri. Alcune scuole di pensiero ritengono che tutto si spieghi in termini biologistici e meccanicisti (studiamo il cervello…
Lo sciabordio del mare e altri racconti
“Qui da noi sono i cimiteri pieni di neve a scandire il silenzio ovunque sgocciolano al lieve tepore i coppi delle muraglie ma la neve scompare lasciando intermini spazi senza frangivento.” “La calda stagione ha voci che quietamente complottano nelle boscaglie prima che tutto nell’autunno allibisca e gli uccelli migratori se ne vadano.” da La cerchia delle montagne, Arti grafiche Friulane, Tavagnacco 1997 Quello che percepiamo del mondo avviene attraverso i nostri sensi, e viene elaborato dal nostro intelletto, o…