inizia ancora in questo modo un articolo, dopo uno precedente, con il quale cercavo di dialogare con la carissima Saman, ragazza pakistana che si definiva Italian girl, ed è stata uccisa dai suoi familiari immersi tragicamente nella loro drammatica “cultura” originaria, non da un semplice machismo omicida, come sostengono alcuni che temono di dire quello-che-è-stato fatto a partire dalle sue tremende e inaccettabili “ragioni”. Politici e maitres à pénser vari, incompetenti, se non intellettualmente disonesti. Saman è morta per una…
Pensiero
Herr Doctor Schuster… sono Cesare
queste le prime parole di Cesare R. nel riconoscere l’ufficiale medico tedesco, Hauptsturmführer, il capitano che lo aveva operato al piede a Izjum, Ukrajna, inverno 1943, sul vagone di un treno. Amputate senza anestesia fino alla radice tutte le dita del piede sinistro. Sul treno altri soldati aspettavano il loro turno per l’amputazione di qualche arto, chi in silenzio, chi mugolando senza vergogna per la paura. Cesare non si lamentava. Neanche aveva chiesto a quell’uomo alto in camice insanguinato che…
Un sonetto o “piccolo suono” (del 2019)
Nelle vuote profondità del tempo/ Nascono stelle, destini e sentimenti,/ Il vento va e poi ritorna lento/ Per valli antiche corse dagli armenti. Ricordo volti antichi d’altre ere/ Di giorni e viaggi e sguardi sconfinati,/ Ricordo cieli e lente primavere/ Altri recinti, palizzate e prati. Il vento va e poi ritorna ancora,/ Senza requie pensieri si rifanno,/ Un dolore rinasce nell’aurora. Vince la vita come sempre al mondo/ Lo Spirito che soffia dove vuole/ Ti dona libertà anche se duole.
La vita di Luana
Ventitre anni ancora da compiere, un bimbo di cinque anni, aspirazioni artistiche, fresca e bella come sono le ragazze di oggi che si tengono bene in modi che a me, (vecchio ragazzo) attento alle donne e solitamente capace a dialogare con loro, non sfugge, Luana è morta sul lavoro. Luana D’Orazio Luana è rimasta incastrata nell’orditoio, dal cui rullo aveva subito le ferite mortali. Gli investigatori hanno iniziato le indagini, sia sotto il profilo del rispetto delle norme della…
Gregari e capi
Guardando nei giorni scorsi i trentamila tifosi dell’Inter in piazza Duomo a Milano festeggianti il 19o scudetto della gran squadra, mi è venuta per l’ennesima volta in mente la campana di Gauss, la geniale disposizione matematico-statistica che ha aiutato da un paio di secoli o quasi molti ricercatori a inquadrare gruppi e classificazioni di tutti i generi e specie. gregari dignitosi Altri generi di gregari sono gli spettatori dei concerti, che si esaltano per il divo, e vivono letteralmente di…
Il tempo, che fugge senza “essere”, pur… “esistendo”
Quante volte abbiamo parlato del tempo nelle nostre vite! Quante volte ne ho scritto qui. Ne scrivo ancora, perché il tempo è sconfinato sotto il profilo fisico, e non solo, il tempo è il dove viviamo e il mentre. Lo spazio idem. Dopo il grande di Ulm le due categorie (kantiane) sono state unificate, necessariamente. Noi umani, però, abbiamo la sensazione che il tempo fugga, tempus fugit, e fugga sempre più velocemente a mano a mano che passa…
Dear Mister Conte (Antonio)…
un paio di decenni fa ero Direttore Risorse umane di un’azienda con un fatturato forse 15 volte maggiore di quello dell’Inter F.C. Spa di Milano, squadra che mi è simpatica. L’azienda dove fungevo da Human Resources General manager contava circa 5000 dipendenti (ora 7000), quindi almeno cinquanta volte il numero dei dipendenti dell’Inter pazza e imprevedibile. Bene, se avessi qualche anno di meno, mi sentirei di propormi come Direttore del Personale di quella nobile compagine calcistica e, tra le cose…
La “non-dea” Atalanta, gasp, eph, sob, aiut, gulp, ops, cul de sac…
Onomatopee più o meno sono, molto disneyane, salvo la prima che, oltre a rappresentare uno stato d’animo di cui parlerò più avanti, così come delle altre onomatopee, è anche la contrazione giornalistica del cognome di un allenatore di calcio (Gasperini) molto, ma molto antipatico, anzi antipaticissimo e dalla voce un po’ stridula, squittente, quello dell’Atalanta, che giornalisti pigri e banali si ostinano a chiamare “dea”. Infatti, Atalanta, nella mitologia greca non era propriamente una “dea”, ma la figlia di un…
Santa Sofia di Istanbul e… Udinese vs. Juventus
Può sembrare incomprensibile l’accostamento del titolo, ma non lo è. La basilica costantinopolitana fu così chiamata da chi volle erigerla verso la metà del VI secolo, l’imperatore Giustiniano, in onore della Sapienza divina. Non è quindi il nome di una santa. Ora per volere del presidente-dittatore Erdogan, dal 24 luglio 2020 è tornata (per ora) ad essere moschea, come era stata dal 1453, sotto il sultano Mehmet II, al 1934, quando il riformatore Mustafa Kemal Atatürk, aveva voluto che l’edificio…
Conte&Conte e…
Conte, ma Paolo, quello buono, il cantautore genovese, perché degli altri due faccio volentieri a meno di interessarmi, anche se è difficile evitarli, tanto sono mediatizzati. Ambedue pugliesi, insopportabili per motivi diversi, nonostante la meravigliosa terra di provenienza. Caro lettor mio, ovviamente hai capito che mi sto riferendo al Presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe, foggiano, e all’allenatore dell’Inter, Antonio, leccese. Paolo Conte Giuseppe Conte fino a due anni fa o poco più non lo conosceva nessuno, o quasi, ragazzo…