Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Di nuovo lontano… in bici, e nel contempo vicino

Son tornato a 90 km di uscita. Dopo la reductio, dopo le visite, la RM al vasto intermedio sx, due chili in meno (79/81), che restano lì saldi, però. Energia, sonno, cibo tornati normali, sguardo meno teso, condivisione solidale, anzi intensificazione solidale che è l’eros perfetto, quello platonico, cioè il più vero e completamente umano. Vario e difficile in vita mea. Che meraviglia, di nuovo odori, suoni di campane lontane, e anche latrati di cani, ché son vivo e…

Continua a leggere

La donna terapeuta

(Qui accanto Keira Knightley e Michael Fassbender in A Dangerous method ) La donna si è sempre presa cura di tutti, dei bimbi, dei vecchi e degli uomini. E’ terapeuta per natura, se diamo all’antica parola greca il suo significato filosofico originario: il “prendersi cura” di qualcuno. Vediamo da dove “viene” questa straordinaria parola, prima di tornare al tema specifico. Il termine terapia deriva dal greco θεραπεία (therapeía) e si può intendere bene nell’accezione di “procedura verso la guarigione”, soprattutto in ambito…

Continua a leggere

Interludi filosofici

Oggi nell’ineguagliabile Firenze, all’Assemblea nazionale di Phronesis, l’Associazione italiana dei Filosofi “pratici”, e tra un mese e mezzo, l’8 luglio,  a Berceto di Parma, in buona compagnia di pensatori insigni come Boncinelli, Cacciari e Galimberti, in qualità di relatore al Primo Festival Nazionale della Coscienza. Sono interludi filosofici per la sanità mentale. La mia, e non solo. Perché l’esercizio filosofico è sempre ascesi, è sempre musica, sempre poesia. Ascesi come sacri-ficio, un rendere-sacro-ciò-che-si-fa operando con il pensiero e la riflessione…

Continua a leggere

Sud

Sono a Bari, nel plant di un’azienda friulana di meccanica di precisione, oramai multinazionale di tutto rispetto, presente anche in Slovacchia, dove tornerò il mese prossimo, e in Messico dove sono stato diverse volte negli anni scorsi, azienda che seguo da ventidue anni, per colloqui da analisi del clima insieme con un giovane psicologo in tirocinio. Lavoro faticoso quando è fatto bene, che ti spreme come un limone se ascolti attivamente e condividi empaticamente i patemi e le speranze dei…

Continua a leggere

…ma non troppo

OLYMPUS DIGITAL CAMERA Il titolo modera il precedente post, forse troppo ottimistico ed ecumenico. In realtà resto inquieto (espressione troppo edulcorata?) con chi ha giocato irresponsabilmente, fors’anche per ragioni soggettive di ordine… non so, fate voi, con ipotesi sanitarie preoccupanti (per me), oggi fugate grazie a Dio, e anche con chiunque non rispetti la verità delle cose, siano le cose quelle che siano, gradevoli o sgradevoli, pretendendo di determinare ciò che non è nel suo diritto, né giuridico, né morale. Certamente…

Continua a leggere

riconciliarsi

Caro lettor domenicale, giornata perfetta per la bici. Giù verso la nostra Bassa, lungo lo Stella di nuovo rigonfio d’acque. Precenicco e il suo ponte di legno verso la Casa del Marinaretto. Pausa silente a guardare l’ansa che porta verso la Laguna. Uccelli chioccolano nella boscaglia oltre il fiume. Pensieri diversi a rincorrersi, come le rondini sfreccianti contro l’azzurrità di un cielo finalmente sereno. In certi momenti della vita, dopo tanto tremore, paura, perfin terrore, giunge lentamente, anche se tra…

Continua a leggere

A love supreme, il male e l’inesistente

Caro lettor paziente, John Coltrane nella mia giovinezza, insieme con Miles Davis, Mc Coy Tyner e altri, del free iazz, nobilissimi. “I will do all I can to be worthy of Thee O Lord./ It all has to do with it./ Thank you God (…) God Breathes through us so completely,/ so gently we hardly feel it, yet,/ it is our everything./ Thank you, God./ … Scriveva Coltrane. Un amore supremo, cantava e canta per sempre con il suo meraviglioso…

Continua a leggere

L’essere, il linguaggio e la scrittura

Il processo di ominizzazione è iniziato circa 4/6 milioni di anni fa, quando da un fascio filogenetico si sono distinti esseri in grado di scendere dagli alberi, di ergersi nella savana a vigilare e scrutare e infine a scoprire il fuoco e la possibilità della cottura della carne. Così insegnano le più recenti ricerche paleoantropologiche. L’Homo Naledensis, recentemente scoperto In Africa meridionale, sembra essere l’ominide da qui poi sarebbe derivato l’Erectus e il Sapiens, che risale a non più…

Continua a leggere

Silenti spazi dello spirito

Pedalando per contrade di prima mattina nel festivo giorno di maggio si colgono silenti spazi e quasi sovrumani, come canta il giovin favoloso di Recanati. Strade senza fine deserte, campi a perdita d’occhio, campanili oltre le cime di lontani pioppeti, incombenti quando li attraversi, cielo, questo cielo alto del confine con nuvole dalle forme cangianti. Il viaggio è lento e senza fatica, la frescura dell’ora piacevole, i pensieri vagolanti dall’animula mentis nostra. Non vi è meta, ma solo un andare-verso,…

Continua a leggere

L’animo iscurito e la luce pura

Caro lettore, a volte sono iscurito nell’animo, per timore che lo stiramento al vasto intermedio sinistro sia qualcosa di impegnativo. Ah, la mia bicicletta amata! Non abituato al dolore, con solo cinque notti in ospedale in tutta la mia vita, di cui quattro dovute a una dimenticanza dell’ortopedico chirurgo, un’arteriola lasciata aperta dopo un’artroscopia, emorragia rimediata con un’emoglobina a 16, or sono quasi due anni. E, se questo iscurimento è forte, a volte si innesta su altri patemi, talora affettivi,…

Continua a leggere