Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Eugenetica, più o meno

Caro lettore, con tutti i bimbi orfani e a rischio della vita che ci sono al mondo, decine di milioni, di cui si potrebbe chiedere l’adozione, si va a fabbricare un figlio negli USA. Con tutti i crismi dell’eugenetica di stampo nazista, o almeno paleo-positivista e scandinavo. Il “coniuge” più bello dei due offre i suoi gameti (non so come prodotti, ma mi dà conati di vomito il solo pensarlo) all’utero di una bella e giovane donna americana, che…

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La lunga strada

…da dove vengo è in parte conosciuta e in parte no. Come sono fatto io, così come ogni essere umano si fonda nelle lontananze della storia genetica e della storia sociale. Ambienti, persone, guerre, malattie, violenze, alimentazione, igiene, silenzi, discorsi, voci e dimenticanze hanno creato le condizioni per cui sono “uscito” così come sono dalla storia precedente: provvisto di una mente non criminale. Adrian Raine pubblica, tradotto, presso Mondadori, il saggio L’anatomia della violenza. Le radici biologiche del crimine.

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Lui ha ucciso

Mio paziente lettore, son qui che scrivo in questo pomeriggio piovoso di fine febbraio, perché lui ha ucciso. Sbarcati a Durazzo e dopo essere passati per il lago di Ocrida, nel 1940, a primavera inoltrata, i bersaglieri del 2°, 4° e 5° reggimento raggiungevano la Divisione alpina Julia ai confini della Macedonia verso le alture del Pindo. La Vojussa e il Ponte di Perati erano là, la battaglia infuriava, poche motociclette e tante bici con…

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La “sindrome di Clinton”

La paternità del titolo è del sociologo Domenico De Masi, che mi è molto simpatico. Interpellato per radio sullo smart working, ha amabilmente rampognato l’intervistatore suggerendogli di dire telelavoro, in italiano, non smart etc., ché già subiamo in ogni momento anglicismi a profusione. Soffermatosi a spiegare per quale ragione il “lavoro da casa” non prende piede in Italia, cioè non funziona, ha tirato fuori la divertentissima espressione “sindrome di Clinton”. Secondo lui, una delle ragioni per cui questo…

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Adaequatio ignaviae, o di alcuni modi di dire cretini

Caro lettor del sabato, permettimi un elenco ragionato di idiozie verbali, in uso quotidiano, di questi tempi un po’ cretini. Ce l’ho un po’ con quelli che scrivono “apocalisse” volendo significare catastrofe, cataclisma, tragedia, disastro, ecatombe (come traslato che significa “molte vittime”, letteralmente “strage di cento buoi”). Apocalisse (parola greca), se non agli incliti, è noto significhi “rivelazione“: quindi non funziona neanche come metafora. Rivelazione di cosa, del terremoto in Giappone, di una vendetta divina? quelli che…

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La “macchina” usata

La metafora è ispirata da un caro amico, avvocato di vaglia e uomo di spirito. Eccetto che in un paio di casi, ho sempre acquistato auto usate, Fiat, Wolkswagen, Citroen, Alfa… e ora una poderosa Seat Leon FR potenziata, un 2000 turbodiesel  che supera i 200 con facilità, ma io l’ho fatto una volta sola, e che fa 17 km con un litro di gasolio. Il prezzo di un usato, anche molto buono, è del 50% e anche meno, del…

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petaloso

Sembra che il piccolo Matteo forlivese, lodato dagli austeri Cruscanti, non sia il primo “autore” del tenero lemma, perché qualcuno lo ha trovato in un trattato di botanica del 1693. Anch’io ho inventato un neologismo qualche anno fa: “bambazza”, che voleva essere la crasi tra bambina e ragazza, un  essere incerto, dunque, a metà strada tra le due età, un essere che conservava aspetti in via di superamento, ma che faceva trasparire le novità di un nuovo stato, di…

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L’Eco di Umberto

…è notevole, caro lettore, e meritato. Quello che ancora una volta, come in altri casi, mi disturba è il bailamme mediatico, spesso corrivo e generico, come controcanto.  Eco è stato un grande personaggio della cultura italiana, più massmediologo che filosofo, più scrittore che pensatore. Ha scritto libri e saggi importanti, e ha anche contribuito a implementare, suo malgrado, la più inutile delle facoltà universitarie, quella di Scienze della comunicazione. Stamani ho seguito per i tg ipermattutini qualche stralcio…

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La malattia relazionale

Molte specie animali vivono in relazione tra simili, anzi, su questa relazione, strettissima e organizzata, basano la loro sopravvivenza. Basti pensare alle api e alle formiche, ma anche ai lupi e ai licaoni, come ci spiegano bene gli etologi. E così funziona anche l’animale umano, il più intelligente e crudele di tutti gli animali, ovvero, caro lettore, prendi i due termini “intelligente” e “crudele”, come metafore di un qualcosa che è difficile da dire, se l’intelligenza è una…

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