Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Le favole di Esopo e altre storie di saggezza popolare

Ho per le mani un volumetto dell’editore Salerno, inviatomi da chi si trova in ristretti orizzonti, per gentilezza amicale e omaggio di scuse. Evidentemente in questa fase delle nostre due rispettive vite non ci si capisce, e fors’anche non ci si comprende, e quindi occorrono messaggi di soccorso al reciproco intendersi. Le favole rappresentano miti e caratteri umani spesso attraverso una sorta di antropo–morfizzazione degli animali, selvatici e domestici, in situazioni assolutamente plausibili, con una morale finale che si…

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Mattutino

I monaci basiliani (San Basilio di Cesarea è l’autore della prima regola monastica della grande chiesa del IV secolo) utilizzavano lo schema qui a latere per la preghiera quotidiana, e il modello benedettino ne tenne conto, specie nelle clausure. Ogni tratto della notte e della giornata era buono per elevare al Signore la preghiera del cuore che iniziava spesso, soprattutto nella chiesa d’Oriente, con una bellissima giaculatoria cioè, da sua etimologia, un “dardo” (lat. iaculum) lanciato verso Dio: “Signore,…

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“Lavoro” e “posto di lavoro” sono la stessa cosa?

Caro lettor del sabato, qualcuno pensa che i due virgolettati del titolo siano sinonimi, ma non lo sono. Il concetto di “lavoro” si riferisce espressamente all’operare dell’uomo per acquisire materie prime, trasformarle e creare tutte le attività di servizio e di ricerca che rendono il lavoro stesso vendibile per la vita umana in generale e per creare reddito aziendale; il concetto di “posto di lavoro”, invece, si riferisce alla struttura organizzativa di un’azienda o di un ente, che prevede posizioni, ruoli,…

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Chi fu più crudele, Alessandro il Macedone, il presidente Truman o il generale Westmoreland?

Caro lettor mio, qui non parlerò dei soliti Hitler e Stalin, Pol Pot o Hafez el Assad, tra molti altri dittatori e affini, oggettivamente crudelissimi e tali, ovviamente, anche secondo i racconti di riviste alla Focus o di programmi televisivi alla Voyager, che perseguono il “divulgatismo” culturale più vieto e fuorviante. Farò un confronto sintetico tra Alessandro il Grande, il presidente Harry Truman e  il generale U.S.A. William Westmoreland, comandante in capo delle forze americane nella prima fase kennedyan-johnsoniana della orrenda guerra del…

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Come il sole riflesso sulla superficie cangiante del mare

A pagina 203 del suo ponderoso volume Platone 2.0, La rinascita della filosofia come palestra di vita, edito quest’anno da Mimesis, il mio amico Giorgio Giacometti, filosofo (posso dire?) neo-platonico contemporaneo, e studioso di Schelling, propone questa bellissima frase-verso, che riporto qui sopra nel titolo, a un suo interlocutore ospite di sedute di filosofia pratica. Si tratta di un piccolo industriale disorientato che ha confuso, o con-fuso per tutta la vita azienda e famiglia, facendo della seconda, in sintesi, una parte…

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el caballero andante

…soy yo, sono io, e l’espressione può essere considerata sia in friulano sia in spagnolo, perché si pronuncia allo stesso modo, e ci sono solo le ypsilon a rendere diverse le parole. Il sintagma è cervantesco, ché il grande Miguel l’ha usato spesso para el ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha (Alonso Quijano) che andava eroicamente per le terre di Spagna a render giustizia a uomini e donzelle, in un racconto epico e picaresco. Ognuno di noi è un cavaliere, più o meno consapevole, che…

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L’aquila, il lupo e… altri animali

Quando mi installarono il primo indirizzo e-mail circa vent’anni fa, Marco mi chiese il nome dell’account e in un nanosecondo dissi “eagle”, aquila, ché da sempre era l’animale cui mi con-sentivo, perché vola alto e lontano, perché è solitaria e poggia le sue zampe e costruisce i suoi nidi su sporgenze rocciose impervie e all’uomo inaccessibili. Il becco adunco e lo sguardo la rendono dolcemente grifagna, un po’ come mi sento io. Dolcemente grifagno di volto, malinconico e auto-trascendente,…

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Ulissidi cerchiamo

Il paradigma di Ulisse è più consono all’esperienza umana, come sua inarrivabile metafora. Più del mio amatissimo Tour de France, perché il percorso marino dell’itacense non era definito in tappe, e le onde che l’avrebbero portato da Circe, da Calipso o alla terra dei Feaci, incerte, perigliose e innumerevoli. Se le strade del Tour si snodano lungo campagne ondulate, come in Borgogna, tra i vigneti dei Vosgi e del Massiccio Centrale, o tra gli ardui tornanti del Tourmalet (a proposito, questo…

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Il decoro e la vergogna

“Dulce et decorum est pro Patria mori“, cioè è cosa dolce e onorevole morire per la Patria (Orazio, Odi, III, 2, 13). Così credevano i nostri Padri latini. Mi sono chiesto spesso se io sarei morto o morirei per la Patria e, quasi senza esitare, mi sono sempre risposto “sì”, perché se la Patria è la terra dei “nostri padri e delle nostre madri”, e cioè la tua casa, il paesaggio naturale e interiore dove vivi e dove vivono le persone che…

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Sindacato, sindacati ieri e oggi… e domani?

Ho vissuto il sindacato dall’interno, nella “vita precedente” (per modo di dire), fino a ruoli importanti, regionali, nazionali e internazionali (per un anno sono stato co-presidente dei sindacati della Comunità Alpe-Adria, di cui facevano parte sloveni, croati, carinziani e stiriani, oltre ai veneti e ai friulo-giuliani). Ricordo “gaudiosi” congressi autocelebrativi cui ho partecipato, a Zagabria, Lubiana, Graz, Stoccolma, Bruxelles…, oltre alle grandi kermesse nazionali a Roma, Milano, Rimini, e via andando. Ne conosco bene la storia travagliata, spesso gloriosa…

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