Senza posa là vaghi chiaroscuri declinano nel respiro d’un fresco vento settentrionale, si rarefanno i pensieri come foglie d’acero cadute e nel cielo torme di nuvole li accompagnano. Vengono e vanno e salgono e discendono le linfe dei vegetali, e gli sguardi umani. (Roma, 5 settembre 2009, grato a Ran Lahav da Tel Aviv, che è stato con noi) lirica…
Varia
La Bambazza nel cassetto
Aveva sempre desiderato dormire in un cassetto. Da quando, dopo aver visto che Tigro, l’amico di Winnie the Pooh, dormiva in un cassetto, immaginava che i cassetti fossero senza fondo e, camminandovi dentro, si potessero esplorare confini inauditi. E il giorno venne. Non era…
The Lord of the Rings
(In questa piena estate dei densi climi, dei grandi mattini, dell’albe senza rumore, della perenne ricerca del senso, stagione la meno dolente… a modo di V. Cardarelli, propongo al lettore una storia…) …
Svarioni in Giro (d’Italia)
Ascolto Bulbarelli e Cassani commentar la tappa del 100° Giro d’Italia che si conclude a Trieste sulle Rive… e torno con la mente a ricordi lontani, quando per Adriano Dezan Coccau diventava Coccò, Timau Timò, Cimolais Simolé, Claut Clò (pronuncia alla francese, ai confini dell’Austria!), e Spilimbergo si trovava a confini della Svizzera. Oggi è successo qualcosa di analogo, Bulbarelli loquente: – l’ordine dei fiumi che si incontrano entrando in Friuli sarebbe: Stella, Isonzo, Tagliamento e Timavo, e il Tagliamento raccontato non è…
Tommy, The Wall, Guerre e Muri
Prima la voce di Roger Daltrey e poi quella di David Gilmour. Domenica mattina contro la guerra e contro i “muri”, dentro e fuori di noi. Who e Pink Floyd, tra la fine dei ’60 e gli ’80. La giornata è uggiosa come una delle ultime canzoni di Lucio Battisti. Gli arpeggi si alternano alle bombe. Struggimenti rinnovati nelle dis-torsioni e torsioni del tempo. L’ineluttabile sortito dal belluino albergante nell’umano. “…they are breaking the Wall“. Muri, fuori e dentro l’uomo. … e…
Venerdì Santo e Pasqua 2009: la Speranza
L’altra croce L’albero storto da cui pendi, o Giuda, dopo aver…
L’Uomo, la Società, la Crisi
per visualizzare cliccate qui lirica…
“A flagello Terraemotus, libera nos Domine”, L’Aquila, 6 aprile 2009
Quando le acque o la terra prendono il sopravvento l’uomo torna ai tempi primordiali della pietra. Guarda attonito i muri sbrecciati e la sua casa crollata e non si allontana. Preferisce dormire in macchina in vista del luogo, dell’utero nel quale si è chiuso per dormire migliaia di notti, dove è nato, dove sono nati e forse morti i suoi genitori, nonni, bisavoli, dove con uno sguardo si raggiunge la fontana e la chiesa, e l’angolo dietro la latteria del primo bacio, dove… …
Candidature e Catecumenato
Comincia il battage. Per strada faccioni sorry-denti “votantonio, votantonio“. C’è un tizio che ha già tappezzato spazi e si presenta, lustro e pettinato e vincente come homo novus. Appena battezzato. Poi c’è la recente star mediatica che avrebbe encantado irresistiblemente i maggiorenti romani del secondo partito italiano e, a furor di popolo (del web), candidata al laticlavio europeàn. Con purezza da catecumena. E comincia già ad impartire lezioni a destra e a manca, lasciandomi impressionato. Si fa per dire. Digrignando…
Ford Gran Torino 1972
Crepuscolare, quasi un testamento, qualcuno ha definito così questo film eastwoodiano. La struttura chiasmica lo avvolge e lo rende concluso. In un tempo nel quale si fatica a individuare interstizi nei quali intra-vedere l’umano, il veterano della guerra di Corea, Walt Kowalski, polacco-americano, padre di due bamboccioni della enjoying America, ipernutriti e ottusi, adotta spiritualmente un cinese-laotiano delle montagne, di stirpe Hmong, Thao, che lui chiama Tardo, despues haber manifestado todo el su iracundo malestar. La sua meravigliosa coupé attende in garage mani…