Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La “miseria della filosofia” (attuale), o di come la pandemia sta tenendo in scacco la filosofia

…o la filosofia della miseria? Karl Marx scrisse un testo intitolato La miseria della filosofia per dire che quel sapere non bastava a cambiare il mondo secondo giustizia, e anche per rispondere al socialista francese Pierre-Joseph Proudhon, che aveva pubblicato un libello dal titolo La filosofia della miseria. Il grande di Treviri era interessato alla miseria, alla povertà di milioni di operai, al suo tempo. Studiava il funzionamento dell’economia politica e delle sue conseguenze sulle vite degli esseri umani. La…

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La scelta del signor “Mario”, un’etica della vita umana e la legge

Un signore, pseudonomizzato con il nome di “Mario”, rimasto tetraplegico da dieci anni dopo un incidente stradale, ha scelto di andare via da questo mondo chiedendo il suicidio assistito, non l’eutanasia. Lo ha ottenuto dalla giurisdizione prima di un parere espresso richiesto al Comitato etico dell’Asl competente. Comitato etico formato da medici e psicologi, e non capisco per quale ragione neanche da uno studioso di etica generale e della vita umana, cioè un filosofo. Non capisco. Perché l’ordinamento non prevede…

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Il denaro è “lavoro morto”, è feticcio, è “anticristo”, e molti sono travolti dalla “libido pecuniae”. Non spaventarti mio gentil lettore, non sono diventato comunista maoista, ma sto solo cercando di trovare il bandolo filosofico-teologico di questo bene strumentale

Il titolo può essere l’inizio di un trattato di Morale medievale, ma è anche una frase parafrasata di Carlo Marx, che è stato – anche se solo implicitamente (o chissà…) – un gran teologo. Anche se pochi lo sanno, e ancor meno lo ammettono, per ragioni ideologiche. Molti militanti confondono la militanza politica con la cultura, in ogni area. dal baratto al denaro Lo studio che l’uomo di Treviri sviluppò sulla storia dell’Economia politica non può prescindere da tutto quanto…

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Letta, quando era premier dava talvolta impressione di fiacchezza. Si poteva sperare avesse acquisito un po’ di assertività lavorando a Paris, invece solo arroganza… e masochismo

Che cosa gli sarebbe costato smetterla di proclamare ai quattro venti che il Disegno di legge Zan si sarebbe approvato così com’era, salvo una timida resipiscenza la sera prima del voto nel salotto “fazioso”, inutile e controproducente, perché il giorno dopo il Senato ha affossato il Disegno. E lo ha affossato non per colpa della Destra, che è stata opportunista nel cogliere l’occasione, né per colpa di Renzi e dei suoi, ma perché nel voto segreto escono le vere intenzioni…

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Il “Valore” e la sua fondazione razionale

La nozione di valore nel pensiero classico, mentre in Platone si concentra sulla nozione di bene, bello, giusto, vero, che sono poi le idee trascendentali,[1] secondo Aristotele, il valore è anzitutto ciò che vale per se stesso, l’atto puro di essere, e solo successivamente si rifà anche all’economia, così come essenzialmente nella scienza economica classico-moderna di un Adam Smith o di un Ricardo, e perfino in Karl Marx. Il termine  greco è [trasl.] àxia, vale a dire “merci”. Il…

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Fascisti del 21o secolo (on.le Meloni!), non solo “cretini”, o “idioti” o “imbecilli”, anche se questi tre titoli si attagliano bene comunque a quei personaggi, e anche “ignoranti” e “facinorosi”. Il loro campione quel tipo nerboruto e un po’ grasso, tatuato e mezzo nudo davanti alla sede della Cgil in Corso d’Italia, e non evito di dire che questi “idealtipi” sono presenti anche in altri schieramenti estremisti…, uno dei campioni di questa crassa ignoranza (quasi incredibile) un po’ penosa, e dalla verbosità incagliata (non ha idea di che cosa sia la libertà e la responsabilità, ma dove è cresciuto?), è il capo dei camalli di Trieste Stefano Puzzer, che non sa neppure bene di stare a questo mondo, ma la situazione è comunque un po’ preoccupante a livello sociale e comunitario in questo momento della storia italiana, ingarbugliata e complessa

…e la Meloni fa pena quando dice che non ne conosce la matrice, mentre Lamorgese non si sa bene che capacità abbia. Pare scarsa, nel ruolo delicatissimo del Ministro degli Interni affari. Tocca dirlo, perché i fatti non mentono. “Contra factum non valet argumentum“, cioè contro i fatti non servono chiacchiere, sosteneva Tommaso d’Aquino. Ma qui il discorso non può fermarsi su un ministro che non riesce a fare quel “mestiere” grande e difficile. Sommessamente suggerirei al Presidente Draghi di…

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Misteriosi passi nel buio

La ragazza camminava svelta nella notte. Aveva fatto tardi in una riunione di lavoro nel Centro direzionale della Città. Aveva fretta di tornare a casa a vedere dei bambini e perciò si affrettava con un passo che le era caratteristico. Anche il suo modo di fare era noto a chi la conosceva, svelto, perfino sbrigativo. L’uomo zoppicava un po’, perché era visibilmente anziano, molto. gli camminava davanti di una quindicina di metri, quando cominciò a udire il ticchettio di un…

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La “dikaiusyne”, la giustizia, e i referendum per renderla più giusta

Essere giusti, dare a ciascuno il suo, l’unicuique suum, è uno degli aspetti della manifestazione della giustizia decisivi, ma non solo. La giustizia come principio di civiltà umana è uno dei capisaldi fin da primordi della civiltà scritta, come attestano i codici degli antici monarchi mesopotamici, come si evince dai libri più antichi della Bibbia e dalle iscrizioni dell’antico Egitto. Fu poi la grande filosofia greca del V, IV e III secoli a. C. a codificarne la struttura formale, soprattutto…

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I due soggetti più “sbagliati” che fanno politica oggi: Grillo e Conte G.,… e i “dintorni” della socio-politica

Non saprei chi individuare di più “sbagliato”, o stonato, tra i tanti protagonisti della politica attuale, fra Grillo e Conte, l’ex capo del governo (e anche l’altro Conte, l’ex dell’Inter, che è famoso è pure un po’ sbagliato). Ma forse il termine “sbagliato” è… errato, poiché bisogna sempre tenere conto del contesto sociale, politico e storico, aggiungerei. In altre parole, negli anni ’80 un “Grillo” non avrebbe avuto gli spazi per le sue piazzate del “vaffa…”. La politica di allora…

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Adil Belakhdim, il tuo nome significa in arabo “giusto”

Nel 1923 il Capo del Governo Mussolini e re Vittorio Emanuele III firmano un Decreto legge, il n. 602, che porta le ore lavorative obbligatorie giornaliere a otto ore, dalla dodici/ quattordici prima vigenti. Un passo in avanti, dove il retaggio socialista del Duce si sente pienamente. Di contro, nel 1926 con il Patto di Palazzo Vidoni, Mussolini sostituisce i sindacati dei lavoratori con le Corporazioni fasciste. Il fascismo ebbe una politica autoritaria ma non antioperaia in senso proprio. Un…

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