Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’orgoglio spirituale, vizio capitale supremo studiato dagli antichi sapienti Greci, Latini e dai Padri della Chiesa, nutre la superbia, che a sua volta alimenta l’arroganza e la prepotenza fino alla protervia (cf. Bobbio): vizi che emergono là dove manca – innanzitutto – l’empatia, e poi la solidarietà tra simili e infine il senso o la consapevolezza personali dell’imperfezione e del limite, che ci riguarda tutti, nessuno escluso

E’ bene riflettere su questi temi e vizi che, pure essendo stati sempre presenti nella storia e nelle varie società umane, in ragione della stessa conformazione psicologica e morale dell’uomo, stanno emergendo con sempre maggiore evidenza nelle società attuali, in Italia e nel mondo, sia pure con modalità e stili differenti, ma si tratta sempre delle stesse forme di malvagità. Tra la gente, nelle varie generazioni ed età, dai boomers alla generazione Z, passando per i millennial. (Martha Nussbaum) Proviamo…

Continua a leggere

Tutti gli esseri umani sono “naturalmente/ necessariamente” interconnessi, e dunque per nulla come soggetti coscienti “auto-nomi-in_sé-sufficienti”, anche se taluni (non molti) possono sopravvivere per un certo tempo nella “wilderness”, ma non per sempre, quasi da anacoreti contemporanei, a imitazione degli antichi Padri del deserto; anche da queste considerazioni consegue che lo smart working – in alcuni specifici casi – è inammissibile, e perfino pericoloso

X Factor e internet, i social e il web, cos’altro dire, se non che sono questi mondi a “cambiare la testa” degli esseri umani attuali, soprattutto dei giovani. Un uso continuo, indefesso e compulsivo di questi “ambienti”, oramai è noto, fa (può fare) danni inenarrabili, di carattere intellettuale, culturale e perfin cognitivo. Si diventa più stupidi e ignoranti, e dunque pericolosi. Paradossalmente, anche se “sembra” che con questi nuovi media si possa comunicare di più, ed è quantitativamente vero: io…

Continua a leggere

“κατὰ τι ὄνομα”

Tentativo di elaborazione di un principio di identificazione metafisica dell’anima L’anima spirituale ha un nome (ecco la mia Prefazione al volume, che sta per essere pubblicato da Segno – Tavagnacco, Udine. Il volume di Pozzi contiene integralmente il testo della sua Tesi magistrale in Scienze religiose, che ho avuto il piacere e l’onore di dirigere). Ho conosciuto Matteo Pozzi, valoroso suonatore di violino e appassionato di filosofia, di Trieste, elegante come un ussaro austro-ungarico, e anche il suo coraggio. Perché…

Continua a leggere

Su un discorso morale che vale sempre, quello che permette di parlare dei vizi umani, come Paola Pillepich ha avuto il coraggio di fare in un volume, “Le età della vita e i vizi capitali”, che sono stato onorato di presentare, con questa Prefazione

Ho conosciuto Paola nell’ambiente dell’Istituto Superiore di Scienze religiose, afferente alla Facoltà teologica del Triveneto, del Friuli Venezia Giulia. Senza alcun atto di presunzione, Paola ha voluto mettersi lungo un percorso di storia del pensiero teologico abbastanza poco frequentato negli ultimi decenni, quello dei Padri antichi della Chiesa, che si occuparono di vizi e di virtù. Già il termine di “vizio” e quello di “virtù” nei tempi odierni rinvia a un lontano passato. Oggi si preferisce, in luogo di virtù,…

Continua a leggere

Constato che “non viviamo, non siamo nello Spirito”, che siamo fuori dalla poesia-creazione-parola-incarnata del “divino” ebraico/ cristiano e platonico/ aristotelico, perché secondo qualche esimio intellettuale sarebbero “fuori tempo massimo”… mentre prendo atto dell’ennesima idiozia, la critica allo spot di Esselunga, leggo ciò che dice il prof. Galimberti (che è stato tra i fondatori dell’Associazione filosofica italiana che ho presieduto per un biennio io stesso, Phronesis) al festival della filosofia di Modena, e resto desolato…

Leggo che soprattutto a sinistra si sta criticando lo spot di Esselunga dove una bambina cerca, con la sua freschezza, di mostrare che mamma, anche se si sta separando da papà, ha ancora un pensiero tenero per lui, mentre gli porge una pesca dicendo: “E’ della mamma per te“. Giuro che non capisco. Giuro. Che danni può fare uno spot del genere ai diritti civili, e in particolare al divorzio? E’ questo il pensiero di chi critica? Quella bambina…

Continua a leggere

“(…) ha fatto cose giuste e ha fatto anche cose sbagliate…” (afferma Giulio Napolitano, citando suo padre, che in questo modo ebbe a scrivere concludendo l’autobiografia, durante le esequie laiche del 26 Settembre 2023 celebrate a Palazzo Montecitorio)

Sono rimasto stupito e ammirato di queste parole espresse dal professor Giulio Napolitano, figlio maggiore del Presidente Giorgio, mancato dopo una lunga e valorosa vita politica nei giorni scorsi. Devo dire che Giorgio Napolitano, come dirigente del PCI e come politico non mi ha mai “scaldato particolarmente il cuore”. Lo ho sempre percepito, forse con qualche pregiudizio (che è un giudizio prematuro, incompleto), un po’ come un apparatcik di stampo sovietico post staliniano. Infatti, nonostante storicamente abbia rappresentato, assieme a…

Continua a leggere

Una storia “di confine”: siamo (non “abbiamo”) “corpo”, “mente” e “anima”, ma qualche volta la coscienza-di-essere-vivi coglie solo parte di ciò-che-siamo, come è successo nell’episodio che segue. L’amico Luigi, che non vedevo da anni, ma non ci siamo mai “perduti”, si è messo a raccontare…

Ikea, vicino a Gorizia, solo, l’amico Gigi parcheggia e si incammina verso l’ingresso. Ha da vedere per degli scaffali. Non ha pensieri di sorta. Finito il turno di lavoro al Distretto della Bassa Friulana, dove opera come psicologo, Gigi si era diretto al grande centro commerciale. Dopo qualche decina di metri, però, lentamente prima, e poi sempre più velocemente mentre cammina tranquillo, lo prende un senso di pesantezza alla gamba sinistra… Gambe e parte sinistra del corpo sono sempre…

Continua a leggere

Ivan Provedel, calciatore, di ruolo portiere, ragazzo friulano

Ivan Provedel (con l’accento sull’ultima “e”, cognome tronco friulo-veneto), portiere della Lazio F.C., “attenzionato” (horribile dictu scriptuque, ma qui, caro lettore, lasciamelo scrivere!) da Luciano Spalletti per la Nazionale di calcio italiana, è uno dei tre o quattro migliori portieri d’Italia (con Donnarumma, Vicario e Meret, altro mio conterraneo, addirittura mio compaesano, di Rivignano, frazione Flambruzzo). Ivan segna al 95° della partita Lazio – Atletico Madrid la rete del pareggio buttandosi (apparentemente) alla disperata nell’area avversaria, dove si fa…

Continua a leggere

Odio la parola “felicità” (un po’ come Tiziano Terzani, anche se lui si è accorto un po’ tardi… di odiarla), a meno che non la si intenda al modo sanscrito di “fecondità” e di “vita”, e invece amo le parole “contentezza” e “gioia”, mi spiego…

A meno che non si utilizzi il termine “felicità” nel senso e significato etimologici della radice sanscrita “fe”, che significa fecondità, odio senza requie il termine stesso, perché lo trovo illusorio e pericoloso. Ovvero, lo posso ammettere pacificamente, con il suo portato di noia, solo nei finali delle fiabe per bambini dove si trova la trita espressione “…e vissero felici e contenti“. Ecco, appunto “contenti”, ma contenti significa altro da felici… l’accontentarsi è bello e dignitoso, caro lettore. Ac-contentarsi di…

Continua a leggere

Donne diversamente note (o meno) del secolo Ventesimo… per ricordare a me e a chi legge che non vi sono solo uomini (maschi) importanti

Donne famosissime o famose…, o per nulla, come le nostre mamme, nonne, sorelle, spose, zie, amanti… Alcune brevi biografie senza alcun ordine cronologico, né mie preferenze personali particolari, anzi. Figurati, caro lettore, che cosa mi può interessare di Farah Diba, oltre ad ammettere che era una bella donna, per me più di Soraya Esfandiari, la principessa triste. Edith Stein. Inizio il mio racconto con questa delicata filosofa tedesca, ebrea e infine cattolica, allieva di Husserl, uccisa dai nazisti nel 1944.

Continua a leggere