…se si ha la voglia dell’ascolto. Racconti davanti a un taj di vin, nella quiete di un sabato tranquillo di mezza primavera. Eccoli… La Fiera dei Sanz a Rivignano Più o meno cinquanta anni fa il paesone è immerso nella calura. Il silenzio meridiano avvolge le case e i cortili. La gente è nascosta nelle case in attesa che rinfreschi per tornare ai campi. C’è chi è andato in fabbrica nella città di Pordenone o dove si fabbricano sedie a…
Articoli e Saggi brevi
Ambasciatori filosofici per la famiglia, per la politica, per la scuola, per la sanità, per il lavoro, per la giustizia, per la fede religiosa, per lo sport,… per la vita. “Philia” (Amicizia), una associazione per “non-filosofi-ma-filosofi”
Un’idea, solo un’idea venutami mentre parlavo con i colleghi dell’Associazione Phronesis, quella di poter ciascuno di noi farsi ambasciatore di filosofia laddove vive, dove lavora, dove si diverte, dove si cura o cura gli altri, dove studia, dove fa sport. Non si può imporre il sapere, nessun sapere, un sapere che si occupa del sapere non si impone, perché è uno stile di vita e una scelta morale. Ma la filosofia può “vivere” ovunque, come provo a fondare con esempi.
JJ4, orsi, orse ed esseri umani. Bisogna stare attenti a non “antropomorfizzare” gli animali, siano pure “superiori” come l’orso
Qualche decennio, nel 1999, fa abbiamo reintrodotto gli orsi sulle Alpi in Trentino con il progetto Life Ursus, dopo che li avevamo sterminati circa un secolo fa. Come abbiamo fatto con i lupi. Mi sono chiesto come fosse stata preparata la reintroduzione e leggo/ ascolto molte voci, tra chi afferma che si era proceduto, prima con una ricerca scientifica a cura di illustri etologi e poi con una inchiesta tra circa un migliaio di abitanti che aveva dato esito favorevole,…
Stupidaggini, Cretinerie, Imbecillità, Idiozie, Castronerie elevate all’ennesima potenza dai giornalisti, ad esempio: a) “Questa Segreteria creerà seri problemi a Meloni”. Con queste parole la neo-segretaria del PD Schlein ha dato il via ufficiale al nuovo organismo direttivo, che è composto da… 21 persone; b) ci assumiamo sempre “oneri e onori”, è il continuo inutile refrain di Salvini, che ripete forse ignaro, non tanto della noiosità, quanto della banalità del detto reiterato: quando il “dir politico” è scarso, inutile, perfino indecoroso; c) RADIO-WEB-TELE-TRAGEDIE: 1) guerra in Ucraina, 2) migranti naufragati in mare, 3) condominio crollato a Marsiglia, 4) scontro frontale a Cremona, quattro morti, 5) misterioso omicidio sul Gargano, 6) gruppo di persone che fanno un picnic travolte da un ubriaco che esce di strada con un Suv (notizia, sempre la stessa, data consecutivamente per tre giorni al punto che sembra triplice), 7) neonato abbandonato alla Clinica Mangiagalli di Milano, 8) le analisi ematochimiche mi sono andate bene (pardòn, è una buona notizia!)
L’attuale Segreteria del PD corrisponde, più o meno, numericamente, a come era composto l’Ufficio Politico del Praesidium del Soviet Supremo fino al 1989. Aspetto questo di cui forse la stessa Schlein, che allora aveva appena quattr’anni forse non è stata resa edotta, né – sempre forsitan – lo ha studiato dopo. Praesidium Dunque: il compito di una minoranza è senz’altro quello di fare-opposizione, in democrazia, in ogni democrazia. Questo è previsto dalle norme costituzionali, per cui se non fosse riconosciuto…
Il mio augurio di Buona Pasqua, con il ricordo di Gesù Risorto, in sintonia e coerenza con la più grande Festa dei Cristiani, richiama i valori, le virtù, e i princìpi nell’agire umano in generale e in economia: le qualità spirituali che ispirano il “bene-dire” e il “bene-fare”
Forse mai come di questi tempi, il mondo-azienda è la cartina di tornasole della società contemporanea. La coeva crisi delle due maggiori agenzie formative, la famiglia e la scuola, affidano e quasi “rilasciano” al mondo del lavoro giovani spesso sconcertati, indifesi e privi di solidi punti di riferimento, come quelli che costituivano il nerbo dell’agire dei loro padri e nonni, valori esistenziali e lavorativi condivisi, come l’onestà, il rispetto reciproco, l’impegno, il senso di responsabilità e quello di appartenenza. I…
Tra destra e sinistra attuali, che sono per ragioni differenti, forze “sbandate”, una vera forza riformista è utile
La destra di governo attuale è composita e differenziata. Non è la mia “patria politica”, non lo è mai stata e mai lo sarà. La mia patria politica, finché vivrò, sarà sempre quella che ho scelto quasi dall’uso di ragione. Dicevo a mia zia Enrica, che mi interpellava fin da bambino sul tema politico (incredibile dictu!), che mi sentivo… socialista. Mia cugina Lucina, sua figlia, famiglia benestante, si diceva liberale. Provenendo dalla tradizione della destra classica post seconda guerra mondiale,…
Parole disgustose in libertà (La Russa) e vergogne insopportabili di un ex presidente americano (Trump)
Quando i politici parlano, specialmente se hanno rilevanti posizioni istituzionali, è bene che vigilino con cura, anzi con acribia, su quello che dicono, sulle parole che usano, sui giudizi che esprimono. Ignazio La Russa è un politico di destra di lunga lena. Viene dalla gioventù universitaria missina del FUAN, poi dal Partito MSI, da Alleanza Nazionale e ora con Fratelli d’Italia, è al governo come Presidente del Senato della Repubblica. Ha fatto le sue battaglie di destra senza mai nascondersi.
Della maternità. U.S.A.: “pro-life”, “pro-choice”, “pro-voice”. Care signore, care donne e mamme vi scrivo
In queste settimane/ mesi negli USA ferve un dibattito distinto e delineato su tre posizioni: la prima, detta pro-life, concerne la scelta per la vita, assolutamente contro ogni ipotesi di interruzione di gravidanza; la seconda, chiamata pro choice, riguarda la scelta libera che può portare anche all’interruzione di gravidanza; la terza, definita pro voice, si riferisce al diritto di ogni donna di fare una scelta libera, senza condizionamenti e/o manipolazioni che la costringano in qualche senso, in qualsiasi senso.
Si tratta di un “eroe” del giornalismo o anche (un pochino soltanto, però) di un gran parac.(adutista)?
Il 27 Marzo 2023 è mancato all’improvviso Gianni Minà, si legge, di un male cardiaco. Lo conoscevo di fama televisiva e giornalistica fin da quando ero ragazzino. Visibile, inconfondibile, particolare, quell’ometto dal baffo furbetto e dal capello lunghetto. Dalla voce, anch’essa, inconfondibile. La pietas per chi non c’è più viene prima di tutto. Quando muore qualcuno, chiunque, si fanno sempre i bilanci orientati al bene, alle capacità, all’unicità, all’eccezionalità del defunto. Ed è normale. Quando la morte accade, come insegnava…
C’è un’Italia meravigliosa, ricca, intelligente, onesta, laboriosa, quella della storia, della letteratura, della musica, dell’arte, del pensiero, della solidarietà, dello spirito che, nonostante tutto prevale, ma c’è anche un’Italia marcia, oscura, terribile, anche perché (ancora) solo parzialmente svelata e conosciuta: se partiamo dagli anni ’50 cominciamo con il citare il cosiddetto “caso Montesi”, e poi la morte strana di Enrico Mattei, il “Piano Solo” e la strage di piazza Fontana, il (tentato) golpe Borghese, il terrorismo di sinistra e lo stragismo di destra sui treni e alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980, l'”affaire Moro” dalle sue premesse a via Fani, a via Caetani, etc., la P2, la morte improvvisa di papa Luciani, la tragedia di Ustica, il cosiddetto “mostro di Firenze”, la scomparsa (sempre meno misteriosa) di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, l’attentato a papa Wojtyla, le stragi di Via d’Amelio e di Capaci, i Servizi deviati e la Banda della Magliana, Sindona, mons. Marcinkus e lo IOR (la Banca Vaticana), l’omicidio Pecorelli, e la morte di Roberto Calvi sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra, tacendo di parecchie altre… molte delle quali sono connesse a quelle sopra citate
Mi permetto di mettere giù questo saggetto divulgativo pensando ai miei lettori più giovani, che poco o nulla sanno di questi ultimi sessanta/ settanta anni di storia patria. Non sarà un testo scientifico, perché non ne ha la pretesa, né io sono precisamente uno storico: la mia prospettiva sarà dunque politologica e sociologico-antropologica, su uno sfondo etico-filosofico. Per poterne parlare con lo stile annunziato, riporto di seguito – integralmente – il titolo del pezzo. Ne commenterò solo una parte. C’è…