Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La vita di Luana

Ventitre anni ancora da compiere, un bimbo di cinque anni, aspirazioni artistiche, fresca e bella come sono le ragazze di oggi che si tengono bene in modi che a me, (vecchio ragazzo) attento alle donne e solitamente capace a dialogare con loro, non sfugge, Luana è morta sul lavoro. Luana D’Orazio Luana è rimasta incastrata nell’orditoio, dal cui rullo aveva subito le ferite mortali. Gli investigatori hanno iniziato le indagini, sia sotto il profilo del rispetto delle norme della…

Continua a leggere

Gregari e capi

Guardando nei giorni scorsi i trentamila tifosi dell’Inter in piazza Duomo a Milano festeggianti il 19o scudetto della gran squadra, mi è venuta per l’ennesima volta in mente la campana di Gauss, la geniale disposizione matematico-statistica che ha aiutato da un paio di secoli o quasi molti ricercatori a inquadrare gruppi e classificazioni di tutti i generi e specie. gregari dignitosi Altri generi di gregari sono gli spettatori dei concerti, che si esaltano per il divo, e vivono letteralmente di…

Continua a leggere

Il tempo, che fugge senza “essere”, pur… “esistendo”

Quante volte abbiamo parlato del tempo nelle nostre vite! Quante volte ne ho scritto qui. Ne scrivo ancora, perché il tempo è sconfinato sotto il profilo fisico, e non solo, il tempo è il dove viviamo e il mentre. Lo spazio idem. Dopo il grande di Ulm le due categorie (kantiane) sono state unificate, necessariamente. Noi umani, però, abbiamo la sensazione che il tempo fugga, tempus fugit, e fugga sempre più velocemente a mano a mano che passa…

Continua a leggere

Del Rispetto, o in che modo guardare gli altri come fossimo noi stessi, perché ogni “tu” è un “io”

(Pubblico qui l’esito di un laboratorio aziendale sul valore del Rispetto, dopo aver lavorato sull’Umiltà, e in vista di una riflessione sulla Responsabilità, etc., che ha coinvolto un gruppo di lavoratori di tutte le aree di lavoro. Non cito, ovviamente, se non con l’iniziale del nome, né i nomi e cognomi completi dei partecipanti, né il nome dell’azienda, che è friulana) Il gruppo dedicato al tema del rispetto ha lavorato, mi pare, con gusto e proattività per tre incontri seminariali.

Continua a leggere

“Il sangue del ’68”

Sono stati arrestati finalmente! Quei presuntuosi, narcisi, insopportabilmente convinti di essere dalla parte del giusto. Il Presidente MItterrand La cosiddetta “dottrina MItterrand” è stata sepolta, non so se per convenienza, resipiscenza o per altre ragioni (forse di tutto un po’) da Macron. Era ora. Ricordo ancora il ghigno feroce e insopportabile di Cesare Battisti (ooh tanto nome profanato da un delinquente che la sorte ha destinato all’omonimia di un glorioso Patriota!), colà supportato, tra eleganti intellettuali della Rive Gauche, anche…

Continua a leggere

Il mio “Sessantotto”

Nando, o Ferdinando Ceschia è mio amico da oltre mezzo secolo. Frequentammo assieme il nobile Regio Liceo ginnasio Jacopo Stellini di Udine, scuola magnifica, che ci ha lasciato un ricordo, ma soprattutto un retaggio formativo e culturale incommensurabile. Pubblico questo suo racconto su quegli anni, “formidabili” come scrisse qualcuno, ma soprattutto indimenticabili, tali da farci ritenere di essere stati dei privilegiati, rispetto a prima e anche a dopo. I nostri ricordi sono parte di ciò che siamo diventati. Negli anni…

Continua a leggere

Il senso delle cose

Una ventina di anni fa pubblicai una raccolta di saggi presso l’editore La Bassa dal titolo Il senso delle cose. Parole e dialoghi per riflettere. Se si apre il web si può anche notare che vi sono in commercio forse alcune decine di libri con la prima parte dello stesso titolo. Che cosa significa ciò? Che in molti si fanno la medesima domanda, anche tra chi scrive libri. E’ ovvio che la domanda è piuttosto banale, perché è costituita da…

Continua a leggere

“Ma lei… è ancora qui?”

Con questa domanda giorni fa iniziava la visita ortopedico traumatologica di controllo alle mie vertebre dorsali ferite dal tumore oramai quasi quattro anni or sono, tuttora origine di dolori non banali, che contrasto con farmaci e ginnastica, e (spero presto) antalgica in piscina. Trasecolo, ma solo per un attimo – quasi incredulo – perché non mi manca la parola pronta, come sai gentil lettore, e rispondo: “Caro dottore, lei ha vinto il premio nazionale per la miglior battuta dell’anno. Venerdì…

Continua a leggere

Perché la sinistra italiana attuale non mi piace, una sinistra i cui leader (?) si fanno “dare la linea” da un rapper… come mai avrebbero fatto Berlinguer e Craxi con Venditti e Guccini

(chiosa ex post: scrivo queste righe qualche giorno dopo la pubblicazione di questo post, in ragione di ciò che è successo al concertone sindacale del I Maggio. A un certo punto il rapper Fedez ha fatto un discorso politico sui diritti civili, naturalmente senza alcuna fondazione teorica, che da lui non si può pretendere, e tanto meno dalla pletora di suoi follower che riempie la parte centrale della gaussiana, quella dei mediocri. Detto questo, se in sostanza condivido eticamente ciò…

Continua a leggere

La divisa militare e la vanità di chi a volte parla solo perché è dotato/ a di apparato fonatorio

Non sappiamo molto delle eventuali divise (o uniformi) usate dai militari nell’antichità. Nell’esercito romano vi erano differenze radicali nei dettagli d’arme e negli ornamenti tra i cavalieri, che erano nobili possidenti, e i fanti, e tra costoro e le truppe ausiliarie. Vi erano anche differenze di armamento e di dettagli fra i militari delle legioni attive nelle varie Province dell’Impero. Forse è nell’Impero bizantino che si decisero e si applicarono differenze standard delle divise tra i vari reparti e specializzazioni…

Continua a leggere