Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Quando sento definire Venezia “Patrimonio mondiale dell’umanità” dall’UNESCO, acronimo di “United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization”, mi viene l’orticaria

Il gentiluomo Enrico Dandolo passeggia per le calli della cittade sulle acque,  apparentemente senza meta, conversando con il suo segretario scrivano, e anche un po’ guardia del corpo. L’uomo è infatti ancora giovane, sulla trentina, bruno e robusto, delle terre furlane, che tanto piacciono ai Veneziani.  L’argomento principale è un’altra Crociata contro gli “infedeli”, per ribadire che il diritto dei Cristiani di potere accedere al Santo Sepolcro e alla Città Santa senza pericoli, ma anche… aggiunge nel mezzo…

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L’intensificazione del sentimento come verità interiore, la ragione, la certezza, la meccanica quantistica, la menzogna e la verità… non sono un tourbillon incomprensibile

La certezza, secondo i principi della gnoseologia filosofica (o critica della conoscenza) non corrisponde, di per sé, alla verità, perché quest’ultima è gerarchicamente superiore. La verità, quando è inconfutabile, è oggettiva, mentre la certezza è sempre soggettiva, e può coincidere con la verità solo se sottoposta a verifiche i cui esiti siano incontrovertibili. La certezza abbisogna, dunque, di profonde verifiche, per “trasformarsi” in verità, mentre la verità è il dato definitivo di una risposta a una domanda, come abbiamo…

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Colori d’autunno

In questi primi di novembre, ora che l’autunno non si nasconde più, son esplosi i colori. Davanti alla finestra trascoloran le foglie dal verde intenso dell’estate a tutti i cromatismi del giallo, dell’ocra e del marrone tenue. Altri alberi si presentano con il rosso tra foglie ancor di verde iridescenti o quasi. Parto. La strada si snoda verso Sud, poco è il traffico. Dugent’anni fa il piccolo conte di Recanati scriveva di interminati spazi e sovrumani silenzi. Gli stessi…

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Educare, formare, crescere, secondo la vocazione e il potenziale che si ha

Ognuno di noi è quello-che-è, geneticamente e in base alla propria esperienza di vita. Irriducibilmente unico: infatti, genetica, ambiente e educazione, essendo assolutamente (e mai tale abusato avverbio fu da me utilizzato con tanta convinzione) non ripetibili, ci rendono “unici”. Ognuno è “unico”, e non solo i “napoleoni”, i “messi&ronaldo”, i “platone” e i… “di maio&salvini”, ma ognuno, ciascuno, da Putin al piccolo Amir che vive forse in un villaggio in vista del Nilo Azzurro che esce dal lago Tana…

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Scienza e umanesimo, due visioni prospettiche complementari del sapere

Il ministro-filosofo Giovanni Gentile, inopinatamente assassinato da alcuni fanatici resistenti nel ’44, per ben fare, favorì un formidabile equivoco epistemologico, quando separò teoricamente e praticamente il plesso dei saperi matematici, fisici, biologici, geologici, medici, etc., chiamandoli “scientifici”, e il plesso dei saperi, filosofici, letterari, linguistici, artistici, etc., chiamandoli “umanistici”. Forse, Gentile si mosse in qualche modo sulle tracce di Wilhelm Dilthey, che operò la suddivisione fra Naturwissenschaften, o scienze della natura, e Geisteswissenschaften, o scienze dello spirito con l’intento…

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La collezione di vittorie riduce la gioia della vita e la lucidità del pensiero

Chi è abituato a vincere più o meno sempre, per capacità proprie e/ o per circostanze “fortunate”, si fa una mentalità e un convincimento di essere imbattibile, o addirittura “immortale”, perlomeno in metafora. Costui corre dei rischi, poiché non appena e quando gli possa capitare un guaio, fatto plausibilissimo in tutte le esperienze umane, soprattutto di salute, ecco che si guarda attorno stupito e sembra dire: “Ma cosa mi sta succedendo, come, perché?” E soprattutto: “Perché proprio a me?”.

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Dati veri per combattere falsità e disinformazione

La propaganda politica si è sempre nutrita di falsità e disinformazione. Si pensi al pericolosissimo ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, che inventò Theresienstadt per ingannare tutti sul destino degli Ebrei. Oppure: quando si seppe ciò che aveva fatto il “piccolo Padre” Stalin dei kulaki ucraini e degli ufficiali polacchi a Katyn? La lealtà e la verità non sono di casa in quella dimensione: l’avversario deve sempre apparire, se non un nemico, quasi, per cui la denigrazione costituisce il…

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Le parole hanno un peso decisivo, caro presidente della Camera Fico: non si dice “rimasti uccisi” dei due poliziotti di Trieste, ma “barbaramente ammazzati”, perché questo è accaduto. Le parole sono da usare con cura, Fico! “rimane ucciso” uno che va a sbattere con la macchina o che cade dall’alto, non chi riceve colpi di pistola in faccia

Non solo si registrano svarioni del “politicamente corretto” come  la frase citata nel titolo, ma a questo si aggiungono posizioni come quelle di tal Vauro, disegnator militante de sinistra, che interviene per sostenere la tesi che la brigatista Saraceni ha pieno diritto al Reddito di cittadinanza, ma non in base a una riflessione etica. Prima dell’un tema e poi dell’altro, qui tratterò. Ho letto anche critiche ingenerose a carabinieri e polizia, a volte ai limiti dell’irrisione, commenti indecenti. Il linguaggio…

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Approssimazione e compromesso

L’epistemologo, o filosofo della scienza, austriaco Karl Popper sostiene che, a volte, l’accezione e l’interpretazione di certe espressioni sono errate. Eccome! Confermo: decine o centinaia di volte, specialmente di questi tempi nei quali i linguaggi espressivi sono quasi abbandonati alla più sciatta trascuratezza nei “luoghi della comunicazione”: in tv, sul web e perfino a… scuola, e qui non parliamo del lessico quotidiano, dove e quando la vigilanza sulla qualità del “detto” è proprio di ordine infimo. Non intendo, ovviamente, semper…

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Lo ius culturae, i sedicenni, il ministro Fioramonti e l’ossessione del Crocefisso

Come si dice a Roma… “Arridatece Toninelli“, perché pare proprio che ogni governo, da qualche tornata politica, abbia il suo “toninelli” (nome comune metonimico). L’ultimo della serie pare sia nientemeno che il ministro dell’istruzione e dell’Università, il dottor Fioramonti, ora assiso sullo scranno che fu di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile. Due tornate governative fa avevamo la ministra Fedeli, provvista di diploma di terza media e di un diploma triennale di servizi socio-assistenziali, mi pare. Non giudico le persone…

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