Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’utilità marginale

Dal web: “L’utilità marginale di un bene è concetto cardine della teoria neoclassica del valore in economia, ed è definibile come l’incremento del livello di utilità, ovvero della soddisfazione che un individuo trae dal consumo di un bene, ricollegabile ad aumenti marginali nel consumo del bene, dato e costante il consumo di tutti gli altri beni. (…) Il “paradosso dell’acqua e dei diamanti”, più comunemente associato ad Adam Smith, sebbene riconosciuto a pensatori precedenti, è l’apparente contraddizione che l’acqua…

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E E E (estetica, etica, economia)

…in ordine di valore, secondo me, anche se talora l’ordine è all’incontrario, come propongono illustri studiosi alla Paolo Savona e alla Domenico De Masi, nel  recente “Manifesto per il Sud” da loro stessi curato: ma questi signori sono economisti e sociologi. Per me, invece, il valore nasce dall’essere-delle-cose (filosoficamente), per cui: a) l’estetica è la manifestazione dell’essere stesso, sia nella matrice biblico-semitica. sia nella matrice greca: della prima troviamo traccia imponente e simbolicamente decisiva nei versetti della Creazione (Genesi 3-28);…

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intorno al mio tempo

Ogni tanto nella vita facciamo bilanci, specialmente quando si finisce di fare qualcosa, un lavoro, completando un progetto complesso e difficile. La fine del lavoro è talvolta perfino liberatoria, e dà il senso di un tempo che è passato nel farlo, e di una fatica spesa, sconosciuta agli altri. Le storie umane prima o poi finiscono tutte, come insegna Qoèlet nel terzo capitolo, e io sono sempre stato un cultore delle historiarum fines, cioè dei confini di un tempo…

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De consolatione Philosophiae, ovvero la consolazione della filosofia

Echeggio nel titolo la grande opera che Severino Boezio scrisse nel carcere teodoriciano ancora nel VI secolo. Se un tempo la direzione spirituale delle persone era affidata a sacerdoti, frati e monache, come testimonia l’esperienza straordinaria di Caterina da Siena, o delle grandi badesse benedettine del Medioevo tedesco, come Gertrud der Grosse, Ildegard von Bingen, Beatrix van Tienen, e dai primi del ‘900 ha iniziato la sua irresistibile ascesa la psicologia clinica e la psicoterapia, vi sono indizi che…

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stupiditas perennis

Karl Jaspers (1883-1969), filosofo e psichiatra tra i maggiori del ‘900, ha intitolato una sua opera Philosophia perennis, quasi a significare l’impossibilità umana, e quindi di questo sapere generale, a dire la parola fine sulla ricerca delle risposte ai “perché” posti dalla stessa inquietudine (cf. anche in Agostino) e curiosità umane: le domande concernenti le grandi questioni del nostro essere-al-mondo, del male, del dolore, della morte, dell’ipotesi su Dio, del ruolo umano nel mondo, della nostra responsabilità morale e del libero…

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Il Dio-Unitrino, una traccia visibile per la vita dell’uomo

Certamente il dogma trinitario, caratterizzante la stessa fede cristiana, insieme con la dottrina delle nature umana e divina nel Cristo Gesù, pone non pochi problemi al credente sotto il profilo razionale. I non credenti o i credenti in altre religioni non la considerano o la ritengono quasi una blasfemia nei confronti della nozione di unicità di Dio, come essere supremo. D’altra parte, se si ha un’idea di Dio corrispondente all’assolutezza, all’incondizionatezza e all’infinità, non si può che dare Dio nella…

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spoliazione come ritorno all’essenziale

Spoliazione in greco si dice kènosis,  letteralmente “svuotamento” o “svuotarsi”. Il termine è teologico e mistico, essenzialmente cristiano, ma non privo di sfumature semantiche presenti anche in altre dottrine religiose. In greco antico κένωσις, kénōsis,  deriva dal sostantivo κενός, kenós, che significa “vuoto”. Nella Lettera ai Filippesi Paolo scrisse: “Cristo svuotò se stesso (ἐκένωσε, ekénōse)” (Fil 2, 7, Cf. Bibbia di Gerusalemme), utilizzando il verbo κενόω, kenóō, che, appunto, significa “svuotare”, o “spogliare”. Il testo (2, 5-11) (…) 5 Abbiate in voi lo stesso…

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La misericordia contro la stupidità

Francesco papa continua nel suo lavoro rapido di desclerotizzazione della Chiesa e di sveglia intellettuale erga omnes. Ora, sulle orme di Benedetto XVI che ha rinunziato per fargli spazio, non esita a dire a una televisione messicana che il suo compito, e la sua restante vita non dureranno tanto. E giù illazioni, talk show, chiacchiere banali e mortali (per le menti prive di soglia critica). Ha semplicemente detto ciò che, ragionevolmente, può pensare un uomo, un maschio di quasi settantanove anni. Ricordo…

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Il dolore e il limite

Ti chiedo scusa, caro lettore, per l’immagine un po’ trucida che inserisco qui, abbi pazienza… La vita è anche dolore e limite, e sta insegnandomeli, tutti e due. Non che non abbia mai provato dolore e sentito finora il limite, ma così no. Mai. Così fortemente e lucidamente handicappato: so che il termine è sbagliato, ma solo politicamente, e quindi lo uso. E imparo a considerare la precarietà del tutto, cioè in preghiera, in supplica di un bene, che…

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Il Testamento di Paolo

L’infermiera polacca e il paziente Sikh, lei gentilissima ed efficiente e lui rispettoso e discreto: all’Ospedale di Santa Maria degli Angeli, a Pordenone. Stamani, mentre aspettavo in reparto il mio turno per la medicazione. E’ proprio cambiato il mondo, cambiato, mescolato, intriso di genomi sempre più ricchi di varietà umane. Lettera ai Galati 3, 28, che mi torna sempre in mente: tutti gli uomini sono uguali in Cristo, non c’è più donna e uomo, ebreo e greco, schiavo…

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