Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

il valore creativo della parola

 Caro lettor del mattino, altre volte qui ho parlato del Lògos greco o del Verbum. La Parola. Un termine che nella filosofia greca, fin da Anassagora, ha assunto un’importanza centrale come entità creatrice, e nella Scrittura cristiana fondativa (vangelo di Giovanni) come figura del Figlio, il Verbo. In Genesi 1 troviamo il “bereshit barà (da dabar, parola) elohìm“, cioè in principio Dio creò. Il “dire di Dio” è dunque parola creatrice. Dire è creare. Dire è dare alla luce non…

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18

Caro lettore, il numero dice la maggiore età, oppure il simbolo binario dei dentro o fuori, del “o con noi o contro di noi”, il numero di un pazzesco manicheismo contemporaneo, il famoso articolo 18 della Legge numero 300 del 20 Maggio 1970, denominata “Statuto dei Diritti dei Lavoratori”, redatta dal professor Gino Giugni, socialista, e fortemente voluta dai Ministri del lavoro Giacomo Brodolini,  socialista, e Carlo Donat Cattin. democristiano di sinistra ed ex sindacalista della Cisl, votata dal Centrosinistra…

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temperamento, carattere, personalità e comportamento

I pensatori antichi rappresentavano il carattere umano come un insieme di forze spirituali che dovevano essere governate dalla ragione. Platone proponeva l’immagine del cocchio trainato da due cavalli, uno di impeto e l’altro di desiderio (ira e concupiscenza), ma guidato dalla ragione stessa. La psicologia aristotelica immagina una suddivisione più raffinata tra le varie energie che muovono l’essere umano, e così anche Agostino e Tommaso. Dopo la rivoluzione filosofica e scientifica dei XVI/XVII secoli, il tema passò di mano…

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Il valore della vita umana

Per parlare di questo argomento, dovremmo partire da lontano: dal valore della vita, e quindi della natura e del mondo universalmente conosciuto. Non possiamo farlo, ma possiamo riconoscere un percorso lungo e complesso che ha portato l’uomo a dare un valore speciale agli organismi viventi, agli animali e, in modo diverso, a quell’animale autocosciente che è l’uomo stesso. I Libri delle grandi tradizioni religiose e filosofiche, sia orientali, sia occidentali, hanno raffigurato l’essere umano come vertice del “creato” o del mondo. Progressivamente…

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la “gabbia umana”

Siamo intellettualmente combattuti tra due estremi: quello spiritualista, che sembra dare per scontata una realtà extra-terrena, e quello materialista, che la nega recisamente. Francesco Guccini rimprovera questi secondi con gli aspri versi di Cyrano “(…) tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali“. Cercando di non entrare in ambiti di carattere teologale o fideistico, e restando in una epistemologia filosofica, si può dire che non è scontata né la prima né la seconda posizione. Nei secoli, come sappiamo dalla storia del pensiero…

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le “realtà” parallele

Cari ragazzi (che eventualmente intercettate il mio blog), qui ho trattato varie volte il tema della “presenza a se stessi”, o della consapevolezza di vivere soggettivamente, ciascuno, la propria incomparabile e unica e irriducibile vita. Ho proposto la tesi dei “due sguardi”, o a) dell’esigenza di avere presente il senso del “presente-che-scorre”, dal nostro mero punto di vista, e che va vissuto pienamente come “verità” inconfutabile dell’esistenza, e b) dell’altra esigenza di pensare alla vita anche come a un…

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il tempo e il racconto

Caro e paziente lettore, ti propongo un testo non facilissimo, ma a cui sono affezionato, come punto di passaggio essenziale di un mio prossimo libro, a mo’ di  cordiale anticipazione… “Accanto alla metafora e al simbolo Ricoeur pone la questione del tempo,[1] e la considera partendo dalla lunga pista proveniente da Aristotele e Agostino, e finanche a Newton, Kant [che lo categorizza], Heidegger [che lo pone come sostrato del Sein] e Husserl. Il nostro propone il tessuto costituito da…

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L’ominizzazione e i cinque gradi dell’egoismo

Caro lettore d’una bella giornata agostana, siamo diventati quello che siamo (chi più chi meno), vale a  dire dei grandi primati intelligenti-autoconsapevoli (?) forse in qualche milione di anni, come hanno solo intuito alcuni tra i filosofi-scienziati antichi e, molto meglio detto e scritto Darwin, Lombroso (chissà?), Gould… fino a Boncinelli. Sulla nostra “ominizzazione” come processo nulla dice il Grande Libro se non riportare il Mito edenico, che comunque sim-boleggia aspetti molto importanti della vita naturale e quindi umana: il rapporto con il…

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…per un eros “quasi” redento

Caro lettore e cara lettrice, Affrontare di questi tempi un argomento come l’eros, pone problemi non banali, stante il significato e l’accezione che tale tema ha assunto nella contemporaneità. Lungi dall’essere considerato struttura esistenziale e agente vitale, così come è declinato nel platonismo storico e universale, eros è stato ampiamente banalizzato e  impoverito. Eros è stato ed è stolidamente abusato, degradato, ridotto a mercanzia o, come si dice oggi, elemento efficace e quasi indispensabile del merchandising cinematografico e letterario…

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campi quantistici covarianti

Dall’àpeiron di Anassimandro, infinito e indistinto, all’essere parmenideo, rotondo e immutabile, escludente condizioni di possibilità di qualsiasi non-essere, all’atomismo di Leucippo perfezionato dall’immenso Democrito, così come ce lo ha trasmesso Aristotele nella teoria della generazione e corruzione, e poi Lucrezio nel De rerum natura, al nous–lògos di Anassagora, Platone e San Giovanni evangelista, a Brunetto Latini e al Paradiso dantesco, siamo giunti in un paio di millenni a Isaac Newton, mai troppo considerato per la sua grandezza. L’uomo ha sempre cercato…

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