Quando leggo dei grandi comandanti antichi, Ciro il Grande, Milziade o Pericle, mi assale come una specie di rabbia, o di tristezza, perché oggi non si intravedono neppure pallidi emuli di costoro. Leggiamo il brano di un discorso di Pericle riportato da Tucidide ne Le Guerre Peloponnesiache, testo da far risalire al 430 a. C. circa. Da un anno, infatti, è scoppiata una sanguinosa guerra tra Atene e Sparta e loro alleati, che durerà un trentina d’anni: “Noi non abbiamo un sistema che non copia…
Articoli e Saggi brevi
I novissimi
Morte, giudizio, inferno, paradiso: nel catechismo di san Pio X li si imparava a memoria con tutte le altre formule di una teologia semplificata e popolare. Lascio qui perdere il secondo, il terzo e il quarto dei novissimi, soffermandomi un momento solo sulla morte. Epicuro insegnava che essa, come ultimo istante della vita, sospende la presenza a se stessi e quindi non deve spaventare. I suoi seguaci, ma anche gli stoici non la temevano. Il Cristianesimo ha posto il…
Arrivisti e arroganti
Non so se l’autore del Salmo 73 sia effettivamente il re Davide, ma non importa. Il poeta biblico è molto efficace: “(…) Per poco non inciampavano i miei piedi,/ per un nulla vacillavano i miei passi, / vedendo la prosperità dei malvagi. Non c’è sofferenza per essi,/ sano e pasciuto è il loro corpo./ Non conoscono l’affanno dei mortali/ e non sono colpiti come gli altri uomini./ Dell’orgoglio si fanno una collana/ e la violenza è il loro vestito./ Esce l’iniquità dal…
L’inferno
Evocato da Francesco, vescovo di Roma, prima Cantica della Commedia dantesca, l’inferno è un luogo o una condizione presente nella cultura religiosa umana da millenni. I Greci e i Latini parlavano di Ade, le popolazioni semitiche di Inferi (anche Gesù dopo morto scese agli inferi per chiamare alla luce della visione beatifica i santi e i buoni, morti prima della sua venuta). Per gli Ebrei, dopo la morte, un luogo umbratile, lo sheol, aspetta le anime. Per la loro cultura…
Oligarchie di oligofrenici
A volte mi sembra che in Italia prevalga in molti ambienti un’oligarchia di oligofrenici, cioè che spesso vi sia il governo dei peggiori. Qualcuno può dire che non è vero, che il merito alla fine si fa sentire e prevale. Certamente: in alcuni luoghi questo è verificabile, corrisponde, perché la prova di ciò consiste nel successo della struttura in questione. In economia e nelle organizzazioni aziendali private, a meno che non siano affette da familismo amorale, nelle varie funzioni vanno…
Etica della comunicazione
Di questi tempi nei quali la comunicazione come strumento, prevarica spesso la relazione intersoggettiva e plurale, in quanto dimensione antropologica insopprimibile, è bene riflettere con attenzione sui rischi di un surplus di comunicazione a volte priva di sentimento, di empatia, di capacità di ascolto. Per approfondire si può, volendo, cliccare qui sotto Etica_della_Comunicazione Articoli e Saggi brevi | Conferenze&Lezioni | dialoghi | filosofando |…
Gli uccelli volano con chi ha le stesse penne
…così recita un antico adagio induista, come lo propone Paramhansa Yogananda. Che significa? Che chi si somiglia si piglia, tradotto in detto popolare padano o giù di lì. Noto che spesso è verissimo, e specialmente negli ambiti dove si decidono le cose, nelle stanze del potere. Di questi tempi in particolare, ché prima d’ora le cose erano un poco diverse, la gente di potere si circonda solitamente di persone che un po’ gli somiglia, ma in sedicesimi, rifuggendo da chi potrebbe creare…
Colpa, punizione, genetica, espiazione, delitto, reato, peccato, pentimento, perdono, innocenza, libero arbitrio…
Adina Roskies (di lei qui abbiamo già parlato) studia da anni la difficilissima connessione tra genetica e responsabilità, tra libertà e necessità, tra responsabilità e determinazione, sul crinale di confine delle neuroscienze e della morale, e quello tra diritto, filosofia, psicologia e biologia. Esce ora un libro in tema, per Mondadori Università, a cura di G. Corbellini e E. Sirgiovanni, Tutta colpa del cervello. Un’introduzione alla neuroetica. La tendenza prevalente di questi due autori sembra essere di tipo biologistico-deterministico. Altri autori,…
Liberi o schiavi?
A volte mi chiedo se sia più libera una monaca di clausura o un manager internazionale à la Marchionne; oppure se sia più libero Balotelli che si guadagna la pagnotta milionaria per quest’anno e per quelli a venire con una ventina di goal all’anno, o un perito meccanico ventitreenne che attrezza un centro di lavoro per produrre componenti in acciaio speciale; ovvero, ancora, se sia più libero un politico potente come Putin o un agricoltore della Val di Non. Quanto…
L’orologio rotto
Non so se sia un aforisma di Hesse o di qualcun altro, ma mi piace: “Anche un orologio rotto è esatto due volte al giorno“. A me dice moltissimo, ad esempio che non occorre il fanatismo funzionalista o la mania della perfezione per trovare una buona strada a questo mondo, e che si può accettare tranquillamente anche l’imperfezione e il limite, senza abbattersi o perdere un’equilibrata autostima. Ognuno di noi, prima o poi, diventa un orologio rotto, che non sempre…