Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Tramortito

Tramortito, tramortito sono rimasto stamani quando, viaggiando a radio accesa ho sentito un’intervista all’onorevole Pino Pisicchio, dico Pino Pisicchio, non so di quale gruppo parlamentare. L’argomento concerneva il decisivo tema dei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, alias lo Stato. Lavori fatti, lavori non pagati, costi sostenuti e non compensati con il bonifico delle fatture concordate ed emesse. Imprese che stanno boccheggiando da anni per mancati introiti. Patto di stabilità che impedisce i pagamenti e bla bla.

Continua a leggere

Il canto della Natura

Ne parla sul Sole 24 Ore della Domenica oggi, Carlo Rovelli: (…) Eppure Dirac è forse il meno conosciuto tra i protagonisti della straordinaria esplosione della conoscenza del XX secolo. In parte, questo è dovuto alla raffinata astrattezza della sua scienza. Forse ancora di più alla sconcertante stranezza del suo carattere. Silenzioso, riservatissimo, incapace di esprimere emozioni e sentimenti, spesso incapace di riconoscere le persone conosciute, incapace perfino di tenere una conversazione normale o addirittura comprendere semplici domande, Dirac rasentava e…

Continua a leggere

Strutture catto-comuniste?

Caro lettore, par proprio che certe strutture dello Stato odino l’economia nelle sue espressioni organizzate, come le aziende. Nella situazione odierna, criticissima perché è in atto una rivoluzione su scala planetaria degli assetti del lavoro, delle produzioni e dell’economia, le aziende soffrono, i lavoratori soffrono, vi è disoccupazione, insicurezza, che è causa di riduzione dei consumi (e fin qui anche nulla di male), ma perfino dei consumi primari. La gente ha paura. Ma in questo contesto difficile, sembra che alcuni…

Continua a leggere

Francesco

Caro lettore e ospite,   lo Spirito Santo soffia dove vuole, proponendoci i “segni dei tempi”. Tanta gente in piazza in cerca del padre. Mario Jorge Bergoglio e Giovanni di Pietro di Bernardone si sono chiamati Francesco. Il nome è un segno. Un destino che viene scritto a più mani, le mani umane del soggetto e le circostanze, che sono cause sconosciute, ma reali ed efficaci, poiché generate dalla Causa prima. Come il giovane “Francesco” fraticello da Assisi dialogava nel…

Continua a leggere

L’ossimoro di Bersani

La metto giù così: qualche anno fa un dirigente “alto” del Partito Democratico e uno del Popolo della Libertà, quando Grillo si candidò alle primarie come segretario del partito, irridendolo dissero: “Si faccia il suo partito e ne diventi il segretario“. Eccoli serviti! Chi erano quei furboni? … il dolente Fassino e “librostampato”-Gasparri sull’altro versante. Scrivo a caldo queste righe appena dopo aver conosciuto i risultati definitivi di queste elezioni politiche. Lo faccio da antico e mai pentito socialista riformista che…

Continua a leggere

Definizioni, determinazioni, pigrizie mentali

Ascoltiamo quotidianamente cose che ci dicono molto della “natura umana“, ma a volte non stiamo attenti, preferiamo lasciar perdere, specialmente quando chi parla è potente, e potrebbe infastidirsi delle precisazioni, ritenendole pedanteria fastidiosa e noiosa. Come quando si parla del tempo come dimensione esistenziale e fisica. Oppure metereologica: ognuno si imprigiona da solo nello stereotipo del caldo/freddo o del-tempo-che-passa. Ineluttabili tutte e due (o tre) le dimensioni, e perciò immeritevoli di commenti. O quando si parla della responsabilità. Ne I…

Continua a leggere

Inoltrarsi e in-altrarsi

Caro viandante, la dies dominica (non il week end, c.!) suggerisce pensieri: voci, immagini, volti e suoni ci vengono incontro nelle nostre vite. E noi stessi ci inoltriamo nel tempo e nello spazio, spostandoci, operando, programmando, accettando il limite, sbagliando, offendendo, aiutando, facendo piangere e ridere, ridendo e piangendo, difendendoci e accogliendo. Con le nostre poche forze, con la nostra fallibilità e grandezza. A volte ci sentiamo soggetti come oggetti, cioè “gettati fuori” (cf. in M. Heidegger, Sein und…

Continua a leggere

Il Vuoto e l’Assenza

A volte sembrano intesi come sinonimi, il vuoto e l’assenza. Ma non lo sono, perché “vuoto” significa vacuità, spazio-dove-non-c’é-alcunché, e va accettato almeno come concetto, anche se sotto il profilo fisico e metafisico si dà come “puramente teorico“. Infatti non vi è il vuoto, che risuona invece, nella sua verità, come parola, come lògos: in logica e in lessicografia il vuoto, dunque, c’è. Ciò comporta una riflessione ulteriore: su ciò che si intenda oggi quando si usa la parola “vuoto“, ad…

Continua a leggere

La rinuncia

“Ingravescente aetate (essendo la mia età avanzata) non riesco a fare bene il lavoro che il ministero petrino richiede, e perciò rinuncio, per il bene della Chiesa e del Popolo di Dio“. Si può sintetizzare così la dichiarazione in latino formulata ieri da Benedetto XVI, secondo l’art. 332 del Codice di Diritto canonico vigente dal 1983. Le ragioni di una scelta così inusitata, quasi inaudita, si possono cercare in molti ambiti, sia attinenti alla stessa persona di Joseph Ratzinger, sia…

Continua a leggere

Se questo è un uomo

Un operaio edile siciliano di 61 anni si è suicidato. Aveva perso il lavoro e non riusciva più a trovarlo. Non riesco a titolare diversamente da così, mutuando il titolo dal libro di Primo Levi, “Se questo è un uomo“. Leggo dal web: Nel suo messaggio di addio, Giuseppe, in un pezzo di carta dentro una copia della Costituzione Italiana, ha inserito l’elenco di tutti i morti per disoccupazione degli ultimi due anni, che aveva letto nelle cronache dei giornali.  L’ultimo…

Continua a leggere