Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Totalità e Infinito

Il titolo è quello di un libro fondamentale (Totalità e Infinito. Saggio sull’esteriorità, Jaca Book, Introduzione di S. Petrosino, di fronte e attraverso, Milano 1980-2010) di Emmanuel Lévinas, pensatore ebreo lituano di cultura francese (Kaunas 1905-Parigi 1995). Studioso del Talmud e di Heidegger, Lévinas si pone il tema della relazione tra il Soggetto che è ciascuno di noi e l’Altro rappresentato dal Volto. Il Volto è un altro-soggetto conoscente, che di per sé non può essere mai del tutto conosciuto…

Continua a leggere

In terra Rivinii

Ogni tanto torno nel paese delle acque, il mio, dove sono nato e vissuto per trent’anni: Rivignano, che trae il nome forse da un centurione romano, un veterano premiato da Cesare Augusto per i servigi resi alla Patria, lì più o meno verso il 10/15 prima di Cristo, in piena Pax Augusti, dopo la sconfitta (?) di Marco Antonio e la conquista della X Regio Venetia et Histria. Rivinius, dunque, Caius Rivinius, forse. Ero lì stamani invitato da Giancarlo a l’Aghesante,…

Continua a leggere

Relazione, dialogo, comunicazione

Confusione e sciatteria espressiva e terminologica caratterizzano molta parte delle relazioni intersoggettive e della comunicazione pubblica in questi ultimi decenni, sintomo e   causa della superficialità delle stesse relazioni interpersonali. Un tempo si scriveva e si parlava con più cura, anche se gli analfabeti totali erano più numerosi. Oggi siamo ad analfabetismi di ritorno di vari gradi e modalità. Anche in azienda. Per questo non è peregrino proporre un processo formativo di rigorizzazione dei termini in questione nell’organizzazione aziendale e…

Continua a leggere

…a sedici secondi dalla fine

…in London, trentesima Olimpiade moderna, fine luglio 2012, Vezzali Valentina, la più grande schermidrice di sempre, era sotto di quattro stoccate per il bronzo. Non per l’oro, cui lei è abituata da un quindicennio. In sedici secondi recupera le quattro stoccate e vince. Uno può chiedersi: chi gliel’ha fatto fare? Nessuno si ricorda degli “argenti” e dei “bronzi“, anche delle grandi gare: solo gli “ori” restano nella storia dello sport. Nelle vite individuali, invece, tutto resta, tutto, così come sotto…

Continua a leggere

James Holmes e…

Denver-Aurora, Colorado, U.S.A.. Un ventiquattrenne universitario quasi laureato in medicina entra in un cinema armato dove si dà l’ultimo film di Batman, vestito da Joker, e fa fuoco sugli spettatori, ne uccide dodici e e ne ferisce cinquanta e oltre. La casa dove vive è piena di esplosivo, che la polizia fatica a disinnescare. Viene catturato e ora rischia la pena di morte. Visco, Friuli, un trentaduenne compra una pistola Glock calibro 9/21, va dalla cognata che lo aspettava, la ammazza…

Continua a leggere

Kurt von Hammerstein-Equord

…comandante in capo della Reichswehr (Esercito tedesco) fino al 1934, esautorato da Hitler perché nazisticamente inaffidabile. Grazie a Dio. Una storia che permette di capire che il popolo tedesco non accettò sempre passivamente la mostruosità. E questo, se pur tardivamente, un po’ ci consola. Leggo la bellissima storia di Hans Magnus Enzensberger sulla vita del generale “Hammerstein o dell’ostinazione“, ed. Einaudi, le cui tre figlie, Maria Therese, Maria Louise e Helga, in modo diverso si opposero esplicitamente anche se…

Continua a leggere

Dimore

…cerchiamo, noi che siamo viandanti del tempo. Forse vale la pena tornare ai pensieri antichi, quelli che dicono: ogni cosa è bene, il male è solo nella libera scelta dell’uomo, che a volte non ragiona, credendo che il proprio particulare vantaggio sia la scelta migliore, a ogni costo. Ma così non è: la cooperazione è la scelta migliore, il win-win è la scelta più saggia che permette a ciascuno di difendersi meglio. Tutto ciò che è cospirativo di qualcuno…

Continua a leggere

Il mistero della Totalità come Parola

Il non breve percorso intrapreso in questo lavoro (la mia vecchia tesi di Ph. D. in Teologia) ci sta conducendo verso un epilogo e una sintesi che speriamo sia abbastanza in grado di dar conto della coerenza degli assunti e delle conclusioni cui stiamo giungendo. Se eros è plausibile come struttura ermeneutica del senso, e se questo va declinato secondo il principio di totalità, proponiamo in questo “ambiente concettuale” anche la nozione di mistero come silenzio della parola detta…

Continua a leggere

Il Senso e il Tempo o il Senso del tempo?

…vorrei proporti, caro lettore, una riflessione sul Senso e sul Tempo, e di converso sulla coerenza. Senso e Tempo stanno insieme perché si illuminano reciprocamente. Proviamo a porre in sinossi i due termini “senso e “trent’anni” (come declinazione autobiografica del “tempo“). I due termini stanno insieme solo se sono legati dal terzo termine “coerenza“, altrimenti si separano. Ma la “coerenza” è l’unico elemento che dà “senso“? Direi proprio di no, poiché il “senso” è dato da molte componenti, che danno…

Continua a leggere

Il tenente Sturm e gli ingordi

Giornata di piena estate, cicale  e silenzi del borgo. Hilarotragoedia risolta della figlia inquieta nel luminoso mattino dell’infinito giorno. Il tempo concede di rallentare i bioritmi vitali e di guardarsi attorno, ascoltando, in attesa del lungo viaggio vero Sud, alla ricerca di tante ragioni, e domattina … in cammino. Leggo Ernst Jünger, un volumetto edito nel 2000 da Guanda: Il tenente Sturm, storie di guerra, della Grande guerra, fronte occidentale, le battaglie della Marna e di Verdun. Una specie…

Continua a leggere