Avvicinando i volti delle generazioni si coglie il passaggio, tempus quod transit et fugit, ma senza far sparire nulla, o meglio, lasciando che tutto si trasformi restando imperituro. La mia canizie un tempo era un rigoglio di riccioli, tali e quali di mia figlia ora. Ma il cambiamento lascia intatto il fondamento. Le strade divergono in questa domenica di primo aprile, mentre la primavera sembra ricordarsi della pioggia, che verrà presto, se ne sentono le avvisaglie, la mia strada verso una…
Articoli e Saggi brevi
Ineffabilia
Il regno delle ombre è l’aldilà ebraico, lo sheol. Il mito della caverna serve a Platone per spiegare la futilità della conoscenza materiale, la sua approssimazione confusa e anonima, senza la conoscenza intellettuale. L’ombra del ciclista è la rappresentazione di un andare lento per le strade delle Terre di Mezzo. Il ciclista in carne e ossa esiste come impedimento ai raggi del sole che così ne disegnano la sagoma per terra. La musica tra le volte di San Marco ha…
Tut te pol comprarme, ma la me tera mai. La xe me mare.
… scritta su una vecchia stalla ai confini tra Veneto e Friuli. “Tutto mi puoi comprare, ma la mia terra mai. E’ mia madre“. Così scrive Edoardo Pittalis sul Gazzettino un giorno di questo marzo. Parla dei suicidi di imprenditori di questo silenzioso e rattristato Nordest, ex confine d’Europa, e ora in continuum verso la Mitteleuropa e l’Est. Tutto si muove, è in questione. Nulla di certo. Il lavoro è bene difficile. La grande economia chiede qualità e costi sempre…
L’assurdo e l’impensabile
Vi capita mai di ascoltare un politico o un opinion maker sbracciarsi definendo una tal cosa “impensabile”, e così catturando l’attenzione dell’uditorio? A me spesso. L’impensabile non esiste, perchè tutto in quanto qualcosa, anche il nulla, anche il pensiero-di-un-pensiero-vuoto-di-concetti è pensabile. Si parla spesso a vanvera. L’impensabile non esiste in alcun modo, a meno che non si ritenga che ciò che non piace o che non si condivide non sia neppur pensabile, perchè in qualche modo offenderebbe il pensiero…
Libero nella Verità
Fin da ragazzi diciamo spesso: “Faccio quello che voglio, perché sono libero“. E’ già stato molto trattato il tema della libertà esaminandone le varie accezioni nella storia del pensiero, inteso come libero arbitrio (sant’Agostino, Erasmo da Rotterdam, frate Martin Lutero), e dei costumi. Analizziamo ora proprio l’espressione sopra scritta. Cosa significa faccio quello che voglio, ed é poi vero che quello che voglio faccio? Si intuisce immediatamente che non é possibile in assoluto fare quello che si vuole, neppure…
Il Silenzio della neve
Siamo malati di chiasso. Fino all’ottundimento. Di questi tempi è una conquista un poco di silenzio quotidiano, a meno che non lo si cerchi e trovi, ed è piacevole ristoro, in alta montagna o in qualche borgata silenziosa, disabitata, o in campagna. Il silenzio sta dove non sta l’uomo. E questo è preoccupante, perchè il silenzio è costitutivo della vita umana. Si tace quando si ascolta, quando si pensa, quando si medita, quando si prega, quando si ama. Si…
Chi è colpa di cosa?
Un po’ rarefatta psicologicamente l’emozione dell’accadimento e le esigenze della cronaca, occorre chiedersi se il comandante Schettino, additato al mondo come reprobo, sia il vero e unico vergognosamente responsabile della tragedia, o se si debba allargare e approfondire lo sguardo. Ferma restando l’inammissibile operazione compiuta e l’inetta vigliaccheria mostrata dal tristissimo protagonista, sono anche per questa seconda pista. La riflessione poi non può non riguardare l’esercizio della guida, del comando, della leadership in una “situazione limite” (grenz Situazion),…
Tra “giusto” e “naturale”
A volte capita di sentir dire “è giusto“, oppure “è naturale“. Ma qual’è la differenza concettuale tra le due espressioni? Non sempre risulta chiaro dai contesti discorsivi e dalle intenzioni di chi parla. Si potrebbe dire che “è naturale” ciò che attiene all’agire della natura generalmente intesa, ovvero, sia che intendiamo gli aspetti vegetativi, sia che intendiamo quelli istintuali, presenti anche negli esseri autoconsapevoli e raziocinanti come l’uomo. Ciò che è naturale può essere dunque considerato al di…
Tra Praga e Pyongyang
A distanza di pochi giorni sono mancati Kim Jong Il (17 dicembre) e Vàclav Havel (18 dicembre 2011). Il primo dittatore comunista della Corea del Nord, il secondo primo presidente della Cecoslovacchia libera. Il coreano, ultimo retaggio di una malformazione politico-antropologica, il boemo artista coraggioso e politico per generosità e amor patrio. Duole constatare che il primo costituisce il simbolo di un fallimento, fondato su una indicibile confusione etico-cognitiva, e politica, nonostante le fonti della sua ideologia possano esser fatte…
Il Deontologista “gommoso”
E’ noto che la Scienza Etica deve essere declinata, pena una sua accezione estremamente generica e insignificante, come l’etimologico “usi e costumi” greco-latino, accezione ignota a quasi tutti i politici e anchormen. Vi sono state varie “scuole”, da quelle degli antichi filosofi greci, Aristotele in primis, ai Padri della Chiesa, a Tommaso, a Kant, a Nietzsche … a coloro che ritengono uno scimpanzè sano più elevato ontologicamente di un uomo malato (Peter Singer osannato -senza contradditorio- a Pordenonelegge qualche anno fa), dalle…