Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Missa solemnis K 337 e Coronation Mass K 317, di Wolfi, ho Mozart nella mia sera

Suona la English Chamber Orchestra diretta da Stephen Cleobury, canta il King’s College Choir di Cambridge. Non le ascoltavo da un paio d’anni. Ora lo spirito si eleva nella sera e nel Gloria. Gloria in excelsis, et in terra pax, et in corde meo pax et spes sit. Sorrido. Laudamus te, benedicimus te, adoramus te, glorificamus te, gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam. Il contralto ricanta in melodia quanto il coro ha già proposto. Sono un privilegiato che…

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Ciò che è profondo è sempre lento a realizzarsi

…come non si stancava mai di insegnare il carissimo Alexander Langer, la cui nobile figura di intellettuale e di politico, man mano che passa il tempo e la mediocrità della politica e della comunicazione sociale si fa più evidente, si staglia sempre di più nella sua grandezza umana, almeno nel mio orizzonte spirituale e culturale. Nel mondo mediatico al posto di Langer oggi abbiamo uno come Saviano, coccolato e presenzialista, tuttologo presupponente o addirittura spesso arrogante. Oppure una Boldrini o un…

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Gli sguardi, i momenti, l’intuizione, il coglimento del senso, il valore di ogni cosa che si fa

Ultimamente, mi rimproverano un po’ di questo carissime persone, che sto facendo forse un po’ troppa autocritica della mia frenesia operativa, del mio muovermi multitasking, del mio essere-presente in molte situazioni, del mio scrivere e pubblicare, tre libri in due mesi (per circostanze e coincidenze), etc. Ma stai un po’ tranquillo ché ti fai male, dai, sembra emergere dal mio prezioso network di amicizie e solidali colleganze. Va bene, devo rallentare anche per manutenermi un po’ in questa fase…

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Perseveranza e purificazione

Mi sembra che la classica virtù di perseveranza (cf. quaestio 137, Secunda secundae, Summa Theologiae, Tommaso d’Aquino), possa essere, da un lato correlata alla virtù di costanza, come capacità di permanere in una decisione dedicata e precisa per un fine, dall’altra, come insegna il mio Maestro, alla virtù di fortezza, come sua componente essenziale, connessa intrinsecamente alla fondamentale virtù di pazienza, in quanto capacità di sopportazione in condizioni ardue di prove difficili. La perseveranza richiede pazienza e così dà linfa…

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Il sole nella pioggia

A volte accade, anche stamane, dopo la bufera. Il verde agostano delle foglie fa intravedere scaglie d’azzurro intervallate da nubi leggere. Dopo la bufera. Come nella mia anima. La prima notte di quiete si affaccia sul mondo come un mirum. Se desidero musica nella casa solitaria vuol dire che qualcosa mi illumina l’anima. Ho la mia grande casa a disposizione. I rumori li produco solo io e la mia musica. Poi uscirò e starò bene incontrando qualcuno. Anche la piscina…

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La gioia

Caro lettor domenicale, la gioia non è la felicità, come ho qui già scritto. Lo proviamo ogni dì che passa. E’ il semplice gaudium latino, non la felicitas, falsamente duratura, se non fecondata (felicitas-fe) dall’impegno e dalla fatica quotidiana. Ho scritto altrove che la gioia può anche contenere o essere contenuta dal dolore. Il miglioramento di una situazione di salute precaria genera gioia, fa sorridere: sta capitando proprio anche a me che mi son preso un’infreddatura con mal di schiena inusitato,…

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Shema Israel, ascolta Israele (Deuteronomio 4, 1a, 6, 3a; 9, 1a; etc.)

Il Deuteronomio è il quinto libro della Torah, o Pentateuco, la parte più classica e antica della Bibbia ebraica e cristiana. Alcuni studiosi distinguono alcune sue parti (gli ultimi capitoli in particolare) ritenendole un “libro diverso”, quasi a formare, con il libro di Giosuè e Giudici, un “Esateuco”. Dalla Genesi e fino agli ultimi tre capitoli di Deuteronomio (capp. 31-34) le tre tradizioni redazionali, la jahwista, la elohista e la sacerdotale, sono intrecciate e a volte indistinguibili. Libri storici nell’accezione antica, raccontano le…

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“Equilibrio” è il nome della felicità

L’abusato termine “felicità” deriva dall’etimo sanscrito “fe”, che ha significato di fecondità. In greco si dice makarìa, con un significato più simile a “gioia”, parola molto apprezzata da Joseph Ratzinger, e non banalmente. Il latino ne ha recepito l’etimologia indoeuropea con “felicitas”. Nell’accezione comune, derivante dalla cultura filmico-televisiva delle telenovelas, aggiornamento contemporaneo dei romanzi d’appendice di fine ‘800, la felicità sembra essere il fine auspicabile  e raggiungibile di uno stato di vita. Non è così, perché ciò è pura illusione. Non…

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Il riccio e la pantegana

Caro mio lettor di fine settimana o, come si dice oggi, del week end (che pena questo ennesimo anglicismo!), ero seduto a fine giornata ai margini del parco, stasera, con i miei pensieri in chiaroscuro, più scuri che chiari. A chi mi chiedeva al telefono che cosa stessi facendo ho risposto: “Sono seduto su un vecchio pneumatico ai margini del Parco delle Risorgive, e aspetto che compaia dalla macchia un riccio, o almeno una pantegana, per conversare un poco“.

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Grazia, gratuità e gratitudine

In questo saggio tratterò sia della grazia secondo le dottrine teologiche, sia secondo le dottrine poltiche e  giuridiche, sia della gratuità, sia della gratitudine. Premessa In teologia esiste il trattato classico “De Gratia“, sulla “grazia”, che varrebbe la pena leggere, se non studiare a fondo. Storicamente nella cultura del diritto occidentale, il potere di grazia appartiene al sovrano (cf. stele di Hammurabi, XIX sec. a. C., specie per quanto riguarda la remissione dei debiti). Anche nel Codice biblico…

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