Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

“Lo dice lei, lo dice lui… allora è vero”. Psicologia delle masse (grandi e piccole) e manipolazione; l’origine del marketing e le buone prassi della gestione

“Lo dice lei, lo dice lui… è vero allora…”. Quante volte abbiamo sentito e sentiamo questa frase?! Se lo dice lui, se lo dice lei è vero. Si tratta del famoso e medievale “ipse dixit” (“lo ha detto lui medesimo”), per cui se un potente formulava una certa affermazione bisognava credergli, perché la verità apparteneva sempre al potere, fosse quello politico o quello religioso. Diversificare la propria verità da quella ufficiale, poteva significare il rogo. Chiedere anche (fo per…

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L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Se si cede all’emozionismo si cede all’incapacità di ragionare e in politica, ad esempio, vince, non l’etica politica, ma l’ideologismo, che non riflette sui fatti reali, ma si basa sulla militanza che è costituzionalmente incapace di giudicare i fatti

“Emozioniamoci!” (sempre, comunque e dovunque)… potrebbe essere uno slogan dei tempi nostri. (emoji) L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, che gli autori classici definivano moti primi-primi, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Ripeto il titolo per introdurre il seguito. Le emozioni rappresentano una parte fondamentale dell’esperienza psicologica e morale dell’uomo: essi sono…

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Sulle tracce di Gödel, o di come provare a “matematizzare” il seguente avverbio di modo: “prevalentemente”

“As the foremost logician of the 20th century, Kurt Gödel is well known for his incompleteness theorems and contributions to set theory, the publications of which changed the course of mathematics, logic and computer science. When he was awarded the Albert Einstein Prize to recognise these achievements in 1951, the mathematician John von Neumann gave a speech in which he described Gödel’s achievements in logic and mathematics as so momentous that they will ‘remain visible far in space and time’.

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Tempi diversi: tempi di guerra, tempi di rivoluzione, tempi di restaurazione, tempi di dominio, tempi di pace, tempi: Ucraina invasa dai Russi, in Israele e a Gaza si muore

Vari sono diversi tempi nel nostro tempo. E in passato. Il XX secolo è stato definito “secolo breve”, indicando gli estremi tra la Prima Guerra mondiale (1914-1918) e la caduta del muro di Berlino (1989). Un’ottantina di anni, circa. Il XX secolo è stato il secolo peculiare delle rivoluzioni e delle guerre. Nel XX secolo sono state uccise più persone che negli ultimi duemila anni. Nel XX secolo vi è stata una rivoluzione scientifica di tipo geometrico, dall’uso corrente e…

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Esiste l’amore puro? se sì… che cosa è?

Potrei cavarmela rispondendo alla domanda del titolo con una citazione antica, greco-latina, paleo-cristiana, in buon latino stoico à là Seneca, oppure in evangelico agostiniano: l’amore-puro-è- l’amor benevolentiae, cioè l’amore che-vuol-bene-all’altro in modo disinteressato, senza attesa di gesti o di sentimenti di gratitudine. Detta così sembra semplice: tu ami una persona e basta. Non procedi oltre. Non ti aspetti nulla. Il tuo sentimento procede unilateralmente verso l’altro e lì sta, come il de-stino, costituendo la struttura-della-relazione, dal tuo punto di vista,…

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Rosa e Olindo sono innocenti? A mio parere, sì

A volte penso che se i fatti e le prove forensi di questo tristissimo e tragico caso di Erba fossero stati verificati da “un” professor Cesare Lombroso, nonostante tutti i limiti epistemologico-scientifici che gli sono stati attribuiti, si sarebbe capito (o per meglio dire, intuìto) forse che i due coniugi non avrebbero mai potuto compiere l’orrenda strage. Ma forse sarebbe arrivato ad una conclusione simile anche un neuropsichiatra come Steven Pinker, nei nostri anni, chissà. Suvvia! Ciò sostenendo dal…

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Amata Italia nostra di ieri e di oggi!, ooh uomini e donne di tutti i generi e specie! : ooh becchini e pulitori di cessi siete indispensabili come i medici e i magistrati, e ne mostreremo le ragioni, mentre hanno prosperato e prosperano opportunisti voltagabbana… come tal Guido Notari, l’uomo che ebbe la voce più vergognosa d’Italia per un ventennio, stentorea, più mussoliniana di quella di Benito, e assai retorica, nel magnificare il fascismo dal 1922 al 23 Luglio 1943, quando poi si trovò a recitare, sempre lui, ventiquattro ore dopo il 24 luglio 1943 il seguente testo: “Attenzione attenzione, il Re Imperatore ha accettato le dimissioni (le dimissioni, in realtà si trattava dell’ultimo atto, come attesta la storiografia più attendibile, del patto non detto e non scritto fra re Vittorio Emanuele III, non un campione di lealtà e di coraggio, e il conte Dino Grandi e altri, cui comunque, a posteriori, come Italiani, dobbiamo essere grati, e molto!) da Capo del Governo, Primo Ministro e Segretario di Stato del Cavaliere sua Eccellenza Benito Mussolini, ed ha nominato Capo del Governo, Primo Ministro e Segretario di Stato il Cavaliere Maresciallo Pietro Badoglio (a mio avviso, l’italiano più opportunista e furbo del XX secolo, e forse di più), etc.”. Certamente impiegato subalterno, il Notari, ma una certa enfasi poteva anche risparmiarsela e risparmiarla agli ascoltatori del suo tempo e anche a noi, che lo ascoltiamo ottant’anni dopo, per evitare di essere additato a campione-dei-campioni dei voltagabbana nei secoli dei secoli, amen

Nella generale opinione e nel senso comune, tra le varie professioni, medici e giudici (e spesso anche uomini e donne dei media) godono di un’alta considerazione. Più alta e continua di molte altre categorie professionali e sociali. Quando si dice medico, giudice o giornalista bisogna stare attenti, molto attenti. Proviamo ad analizzarne le ragioni. Dopo avere tentato una analisi su tale tema, proveremo a trattare un tema che, apparentemente nulla c’entra con il precedente, ma forse non è così: il…

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Il “gender”, o della morte di qualsivoglia antropologia filosofica (di ogni genere e specie, di ogni tempo e luogo), a meno che non si voglia considerare il “gender” stesso una filosofia degna del nobilissimo nome di questo sapere

Ho già più volte trattato in questa sede l’argomento del titolo, ma lo riprendo, perché mi sembra utile e perfin necessario combattere, nel mio piccolo, la buona battaglia del chiarimento filosofico-concettuale, etico e politico che il tema comporta. Potrei anche mettere la copula “é” nel titolo e chiuderla lì, perché, ne sono convinto, la teoria e la prassi del gender è proprio la morte filosofica e pratica di qualsiasi antropologia, anzi, anche di qualsivoglia filosofia seria. Il concetto di…

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Le Scienze umane per il lavoro: filosofia, psicologia, sociologia, antropologia filosofica e culturale, etc., per migliorare la qualità delle relazioni inter-personali, il clima collaborativo, e nel contempo, come conseguenza (mi permetto di dire) certa, anche la parte economica e finanziaria delle imprese

Anche se si sentono sempre più dichiarazioni che attestano quanto ho posto nel titolo, in verità e in pratica ciò non vede una grande coerenza decisionale dei vertici aziendali e delle proprietà in questo senso. Facile dire nelle riunioni ufficiali interne o esterne alle imprese che il personale è il fattore più importante, e che merita la massima attenzione da parte della dirigenza e negli investimenti. In realtà, molto spesso, anche chi afferma con sincerità che crede nella centralità di…

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Giulia non sarà l’ultima…, ma la Libertà di scelta su di sé della Donna di ogni età e di ogni condizione personale è Sacra, Santo Dio!… e solo una piccola osservazione, donne: magari, quando manifestate sacrosantemente per la vostra libertà, evitate di portare le bandiere della Palestina, oppure portate anche quella di Israele, dell’Iran, dell’Arabia Saudita, dell’India, del Pakistan, delle nazioni africane sub-sahariane, etc., dove le donne stanno infinitamente peggio che in Italia. O no?

Giulia non sarà l’ultima uccisa (da un uomo maschio chiunque questi sia, spesso tra vicini o ex). E infatti, mentre ancora devono tenersi i funerali accadono altre aggressioni o uccisioni di donne! Mi scuso con il mio lettor gentile per questo titolo che nella prima parte è politicamente scorrettissimo, e può essere anche ritenuto male augurante. NO!!! E’ solo maledettamente e crudamente realistico. Mi assumo il terribile compito di dire che Giulia non-sarà-l’ultima (non lo è stata). Torno…

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