Il web oramai permette di tutto, dall’informazione sana e utile o perfino necessaria e indispensabile, all’informazione fuorviante, falsa e perfin dannosa. Ne sono quotidiano testimone in diretta. Un esempio: in un’azienda che seguo, una lavoratrice telefona al sindacato affermando che “gente se ne sta andando a lavorare da un’altra parte”. Il sindacato si allarma, mi chiama e chiede “cosa sta succedendo, state spostando un reparto, trasferite una produzione, devo preoccuparmi?” Nulla di tutto ciò: in realtà una lavoratrice si è dimessa…
consulenza filosofica
Tempora bona veniant
Il tropo liturgico ottocentesco recita così: tempora bona veniant, cioè verranno [o potranno venire] i tempi delle cose buone, riferendosi al percorso della salvezza delle anime. Possiamo mutuare la frase per riferirci anche ai corpi e alle cose umane, ai beni, che si dicono “bona“, esattamente come l’aggettivo “buono“, o “buoni“, si veda il caso del neutro plurale del titolo [bonum, i – bona, orum]. Il tropo continua così: Pax Christi veniat, Regnum Christi veniat, verrà la pace di Cristo, verrà il…
Alla ricerca del maestro perduto
Mio padre ha avuto per tutte e cinque gli anni delle elementari il severissimo Signor Maestro Polizzi, siculo; mia madre, sempre per tutti i cinque anni delle elementari, il friulanissimo Signor Maestro De Colle. Due maestri maschi, per cinque anni, che vediamo seriosi nelle foto con gli alunni, loro in grisaglia e cravatta, con i baffi il primo, senza il secondo. Erano il “Signor Maestro“, cui si doveva rispetto e deferenza, cui ci si rivolgeva con il “lei” e cui si…
L’Ave Maria della glottologa
Clara Ferranti insegna glottologia e linguistica all’università di Macerata, e sembra abbia commesso quasi un crimine: chiedere di recitare insieme agli studenti del suo corso un’Ave Maria per la pace nel mondo. il rettore Adornato e il collettivo studentesco Officina l’hanno attaccata così: “Ha limitato la libertà personale, bisogna reagire a questi soprusi. Invitiamo pertanto pubblicamente la professoressa a scusarsi pubblicamente per il suo comportamento, nella speranza che l’Università prenda le dovute misure affinché una cosa del genere non si ripeta…
Consigli buoni in una lettera sapienziale del mio maestro
LETTERA DI TOMMASO D’AQUINO A UNO STUDENTE Carissimo, giacché mi hai chiesto in che modo tu debba applicarti allo studio, per acquistare il tesoro della scienza, ecco in proposito il mio consiglio: non voler entrare subito in mare, ma arrivaci attraverso i ruscelli, perché è dalle cose più facili che bisogna pervenire alle più difficili. Questo è dunque l’avviso mio, che ti servirà di regola. Voglio che tu eviti i discorsi inutili;/ abbi purezza di coscienza;/ non trascurare…
Le opere dell’uomo secondo un sapere etico e “Le operette morali” del Poeta-Filosofo
Leggendo il meraviglioso testo leopardiano, scritto a più riprese tra il 1824 e il 1831, vien da fare un paragone con l’etica odierna che va per la maggiore, quella scientista-positivista, in auge da un secolo e mezzo. Là dove il grande poeta-filosofo di Recanati mette in guardia gli uomini dalla ybris, proterva convinzione di poter dominare la natura e tramite essa il mondo, oggi molti sono convinti che tutto ciò che la scienza può fare si debba poter fare, indipendentemente da…
Le favole di Esopo e altre storie di saggezza popolare
Ho per le mani un volumetto dell’editore Salerno, inviatomi da chi si trova in ristretti orizzonti, per gentilezza amicale e omaggio di scuse. Evidentemente in questa fase delle nostre due rispettive vite non ci si capisce, e fors’anche non ci si comprende, e quindi occorrono messaggi di soccorso al reciproco intendersi. Le favole rappresentano miti e caratteri umani spesso attraverso una sorta di antropo–morfizzazione degli animali, selvatici e domestici, in situazioni assolutamente plausibili, con una morale finale che si…
Il continuo e il discreto in matematica, in fisica e in filosofia, tra complicazione e complessità
Discreto e continuo sono due concetti matematici e fisici ma anche filosofici. Il “discreto” -intuitivamente- è costituito da parti isolate e non attigue, mentre il “continuo” è costituito da un numero infinito di elementi senza spazi vuoti. Al fine di perfezionare le definizioni è però necessario fissare il contesto disciplinare di riferimento. In matematica è la topologia dove si considera lo spazio dove i punti considerati sono isolati e distinguibili Il “continuo”, invece, si riferisce a funzioni tra spazi topologici e non agli spazi topologici stessi, e…
Perché la superbia è caput vitiorum, cioè il peggiore dei vizi?
I pensatori classici da Platone ai Padri della chiesa, come sant’Agostino e san Gregorio Magno, a scrittori e teologi come Evagrio Pontico, Giovanni Climaco e Giovanni Cassiano, hanno sempre classificato la superbia come il vizio principale, anzi il capo di tutti i vizi, l’origine originante, la fonte, la sorgente di ogni cattivo comportamento, di ogni immoralità. Il superbo pensa innanzitutto di essere diverso e comunque migliore di ogni altro, che deve accettare questa posizione di subalternità. Il superbo concede a se…
L’ira è un vizio o una passione?
Per Tommaso d’Aquino, maestro dei miei maestri, è l’uno e l’altra, a seconda di come si manifesta. Ne sono stato sempre interessato perché, sotto una maschera di feroce autocontrollo, che mi ha permesso una vita relazionale molto buona e di imparare “mestieri” che hanno nella qualità relazionale il loro perno, a parere di molti, quasi tutti, io ne sarei esente. Ma non è così, e pertanto spero che nel mio caso si tratti prevalentemente di una passione. Come non è molto noto,…