Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Ciò che è profondo è sempre lento a realizzarsi

…come non si stancava mai di insegnare il carissimo Alexander Langer, la cui nobile figura di intellettuale e di politico, man mano che passa il tempo e la mediocrità della politica e della comunicazione sociale si fa più evidente, si staglia sempre di più nella sua grandezza umana, almeno nel mio orizzonte spirituale e culturale. Nel mondo mediatico al posto di Langer oggi abbiamo uno come Saviano, coccolato e presenzialista, tuttologo presupponente o addirittura spesso arrogante. Oppure una Boldrini o un…

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I cambiamenti profondi sono pazienti: un “caso di scuola”

A volte vengo colpito dall’impazienza di lavoratori, dirigenti e titolari d’impresa, che mi chiedono con ansia perché le cose non cambiano con la necessaria velocità, ciascuno dal suo punto di vista. E faccio fatica a rispondere, perché nelle strutture di lavoro accade esattamente la stessa cosa che capita nella vita: si fa fatica a cambiare, quando il cambiamento è profondo. Innanzitutto perché i tratti del carattere delle persone, una volta formatisi entro la prima adolescenza, non cambiano più: possono…

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L’auto-contraddizione è inaccettabile, insopportabile e intellettualmente disonesta

Più che sopportabili e spesso molto utili sono la contraddizione, la contrarietà, il contrasto, la polemica, e anche il conflitto in un dialogo vero, serrato, tra due persone, tra due intelligenze, tra due posizioni, tra due schieramenti teorici, tra due partiti, tra due squadre, nella competizione che prevede di darsi da fare, anche per vincerla. La contraddizione è utile anche quando si manifesta nella stessa persona, perché può essere un sano antidoto al vizio irrigidente del coerentismo, cioè dell’idea che…

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Sindacato, sindacati ieri e oggi… e domani?

Ho vissuto il sindacato dall’interno, nella “vita precedente” (per modo di dire), fino a ruoli importanti, regionali, nazionali e internazionali (per un anno sono stato co-presidente dei sindacati della Comunità Alpe-Adria, di cui facevano parte sloveni, croati, carinziani e stiriani, oltre ai veneti e ai friulo-giuliani). Ricordo “gaudiosi” congressi autocelebrativi cui ho partecipato, a Zagabria, Lubiana, Graz, Stoccolma, Bruxelles…, oltre alle grandi kermesse nazionali a Roma, Milano, Rimini, e via andando. Ne conosco bene la storia travagliata, spesso gloriosa…

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Gli sguardi, i momenti, l’intuizione, il coglimento del senso, il valore di ogni cosa che si fa

Ultimamente, mi rimproverano un po’ di questo carissime persone, che sto facendo forse un po’ troppa autocritica della mia frenesia operativa, del mio muovermi multitasking, del mio essere-presente in molte situazioni, del mio scrivere e pubblicare, tre libri in due mesi (per circostanze e coincidenze), etc. Ma stai un po’ tranquillo ché ti fai male, dai, sembra emergere dal mio prezioso network di amicizie e solidali colleganze. Va bene, devo rallentare anche per manutenermi un po’ in questa fase…

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Perseveranza e purificazione

Mi sembra che la classica virtù di perseveranza (cf. quaestio 137, Secunda secundae, Summa Theologiae, Tommaso d’Aquino), possa essere, da un lato correlata alla virtù di costanza, come capacità di permanere in una decisione dedicata e precisa per un fine, dall’altra, come insegna il mio Maestro, alla virtù di fortezza, come sua componente essenziale, connessa intrinsecamente alla fondamentale virtù di pazienza, in quanto capacità di sopportazione in condizioni ardue di prove difficili. La perseveranza richiede pazienza e così dà linfa…

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La gioia

Caro lettor domenicale, la gioia non è la felicità, come ho qui già scritto. Lo proviamo ogni dì che passa. E’ il semplice gaudium latino, non la felicitas, falsamente duratura, se non fecondata (felicitas-fe) dall’impegno e dalla fatica quotidiana. Ho scritto altrove che la gioia può anche contenere o essere contenuta dal dolore. Il miglioramento di una situazione di salute precaria genera gioia, fa sorridere: sta capitando proprio anche a me che mi son preso un’infreddatura con mal di schiena inusitato,…

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L’io e il mondo, il tempo e la memoria

Come siamo fatti bene, come funziona bene il nostro cervello! Stavo pensando che se dovessimo ricordare più o meno in contemporanea tutti i dolori, le sofferenze, le mancanze della nostra vita, non reggeremmo, forse. Invece, lui seleziona, colleziona, “dimentica”, ricorda, memorizza, anestetizza, amnesizza e riporta in mente, e fa tutto questo nel tempo che percepiamo scorrere, più o meno velocemente (cf. Agostino, Bergson, Einstein). Questo “lui” è un “io”, il nostro-io, bio-macchina che presuppone, contiene, pone la sua stessa coscienza…

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“Equilibrio” è il nome della felicità

L’abusato termine “felicità” deriva dall’etimo sanscrito “fe”, che ha significato di fecondità. In greco si dice makarìa, con un significato più simile a “gioia”, parola molto apprezzata da Joseph Ratzinger, e non banalmente. Il latino ne ha recepito l’etimologia indoeuropea con “felicitas”. Nell’accezione comune, derivante dalla cultura filmico-televisiva delle telenovelas, aggiornamento contemporaneo dei romanzi d’appendice di fine ‘800, la felicità sembra essere il fine auspicabile  e raggiungibile di uno stato di vita. Non è così, perché ciò è pura illusione. Non…

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Evoluzionismo e coglionaggine

…vanno di pari passo. Circa il tema dell’evoluzione sono con Lamarck e Darwin, ma talvolta mi viene la tentazione di stare anche con i famosi “fissisti” del secolo scorso, che sostenevano una immutabilità delle creature viventi. A livello neuro-scientifico vi sono diverse scuole di pensiero, come sappiamo, da quelle più a quelle meno biologiste. Chi frequenta questo sito sa che talora sono tentato da un certo lombrosismo grezzo, positivista, per cui potrebbero esserci ancora degli ergaster-erectus con 800cc di…

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