Leggo su Libero un pezzo di Melania Rizzoli (23 aprile 2017) dal titolo più o meno simile a quello di questo mio. Libero è senz’altro un quotidiano che si colloca a “destra”, ma con tinte liberali indubbie, in coerenza con il “nome”. Sotto la direzione del marpione scafatissimo Feltri sr. non ha fatto mai battaglie codine o bigotte. Per questo l’articolo citato ha una sua credibilità. Rizzoli racconta che “(…) una bambina di tre anni, figlia biologica di un…
consulenza filosofica
La “tardanza”, ut sensus sempiterni actique temporis
Il termine dantesco (muovi novella mia non far tardanza) è ormai un neologismo, e non mio, e mi incanta. E’ nella lettera di una persona che curo, in ristretti orizzonti, che ha scritto a Bea, in ritardo, ritardissimo, come risposta, ma ha scritto. Negli anni ho proposto alcuni neologismi che qui non ripeto, ma che hanno preso piede sul web, ma questo è bellissimo, anche se è aulico sembrando un neologismo. La tardanza. Suona come quasi dimenticanza, eppure è solo il nome…
La connivenza implicita
Caro lettore, la connivenza implicita è una sorta di “patologia sociale”, più o meno grave, tipica delle organizzazioni. Si potrebbe dire una forma edulcorata del familismo amorale che invece sottende una cultura e comportamenti definibili certamente come mafiosi. Del familismo amorale, che qui non tratterò, esistono in circolazione diversi studi sociologici. In quasi tutte le organizzazioni consolidate, aziendali, scolastiche, militari, politiche, ecclesiali è quasi impossibile non trovare forme di connivenza implicita, con aspetti variegati, che vanno dal sistema delle alleanze e solidarietà dei…
Emanuele di Alatri
Caro lettore, Emanuele è morto ucciso da un branco di delinquenti appartenenti alla gente “normale”. La statistica psichiatrica spiega che atti di questo genere sono commessi solo nel 10% dei casi da soggetti psicopatici, mentre il restante 90% è opera dei “normali”. Sarà anche che la violenza inter-umana è in declino rispetto al passato, come spiega nel suo classico libro in tema edito nel 2012 Steven Pinker, ma è difficile sopportare azioni come quella di Alatri. Gli specialisti della mente aggiungono…
L’arroganza degli ignoranti
Ernesto Galli della Loggia offre su un grande quotidiano di sabato 25 scorso una disanima condivisibile sul fenomeno politico “grillino”. Caro lettor mio, recuperalo sul Corrierone di Milàn para el tu web, ne val la pena. Socrate sosteneva con non malcelata ironia di “sapere di non sapere”. Invece questi anti-socratici dei “grillini” non sostengono il contrario, cioè di “sapere di sapere”, ma si comportano come se lo dicessero ogni qualvolta aprono bocca. Loro sanno e sanno fare (Raggi docet),…
L’orizzonte del mondo, l’orizzonte del senso
Caro lettor del sabato, geograficamente l’orizzonte non ha essenza reale in sé, perché è la linea “apparente” che separa la terra dal cielo, ed è relativa alla posizione dell’osservatore. Ad esempio, se uno ha gli occhi a un metro e ottanta da terra lo vedrà, in assenza di ostacoli, a circa cinque chilometri; se uno si trova su una collina di cento metri che dà sulla pianura, lo coglierà a circa trenta chilometri; l’ultima volta -la scorsa estate- che mi son trovato…
La coscienza morale è un lusso di questi tempi?
Qui, caro lettore, stiamo senz’altro trattando dell’accezione morale della coscienza, non di quella neuro-psicologica, che potremmo chiamare coscienza-consapevolezza d’essere esistentivo, o coscienza riflessa. Nella storia umana piena di guerre sanguinose, di imbrogli e truffe, piena di superficialità, di ignoranza colpevole, di manipolazioni intellettuali e ottusa noia, non ultimo fomite di delitti e malefatte, anche se spesso sottovalutato, sembra veramente sia stato sempre e sia in qualche modo ancora un lusso avere una coscienza e ascoltarla. Il dibattito su ciò che sia la…
in vinculis
Una dopo l’altra le porte blindate si chiudono dietro a me, tre, quattro, cinque… e forse basta. Avevo atteso mezz’ora all’entrata perché il computer non partiva, e senza la conferma registrata della mia visita, non potevo entrare. Espletate tutte le formalità: deposito di tutti gli oggetti in stipetto chiuso a chiave (l’unico oggetto concessomi di tenere con me), compreso la catenina con il crocifisso, e “subìta” la perquisizione corporale, sono entrato. Ecco il parlatorio. Sul muro un a-fresco, anzi un…
Dell’Umiltà e del Rispetto
Dell’Umiltà, come virtù e come tratto morale della persona abbiamo parlato qui non poche volte, così come del Rispetto, come atteggiamento interiore ed esteriore. Umiltà come un sentirsi vicini alla terra, all’humus che contiene molta vita. Si tratta di una delle tre virtù principali del movimento benedettino: nella Santa Regola, insieme con l’Obbedienza, intesa come un ascolto attivo e rispettoso, e il Silenzio, vale a dire un porsi di fronte all’importanza della Parola non mai banalizzandola o sprecandola, poiché bene…
Il riconoscimento dell’altro
Caro lettor gentile, il riconoscimento è il primo passo della relazione inter-umana, intersoggettiva, interpersonale, e della sua qualificazione e caratterizzazione etica. Viene prima di ogni processo comunicazionale, viene prima di ogni pretesa di comunicazione, anticipa e prepara qualsiasi rapporto tra esseri autoconsapevoli, come gli umani. Se io non riconosco nell’altro, oltre al fatto di essere per me un “tu”, anche un “io“, non si dà riconoscimento, ma solo strumentalità efficiente, o poco più: forse al massimo un rapporto d’uso e…