Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Castigliano, Rigamonti, Grezar, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola V., Ossola

Forse solo la formazione della grande Inter di Helenio Herrera è diventata altrettanto nota come cantilena ritmica per dire una squadra di calcio (Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola A., Peirò, Suarez, Corso), anche se forse non sono state le più forti squadre di ogni tempo che, a parere di molti, furono il Brasile ’70 di Pelè, Tostao, Gerson, Carlos Alberto, Rivelino, Jairzinho, etc, e il Milan di Van Basten, Gullit, Donadoni, Baresi, Rijkard, etc. Questi ultimi…

Continua a leggere

La notte del lavoro narrato

Ottanta persone, una più una meno, di varia provenienza e età, un martedì sera primaverile, l’ultimo di aprile, senza premura di andar via. Quasi due ore di racconti, di lavoro e di vite. Vedo amici, colleghi e allievi, ma molti non conosco. C’è il carissimo Alberto, mio medico di generosa fama. Bene, dico a me stesso, è l’occasione di vedere volti nuovi, entrando in contatto, ascoltando e guardando, incrociando sguardi e movimenti del volto. Mi dispiace non poter dar retta a…

Continua a leggere

Come san Paolo spiega a un vicecapo del Governo che cosa è la Carità e le sue espressioni più operative ed efficaci, come la “Caritas”. In coda il racconto breve di una sesquipedale idiozia

Caritas è un termine latino (in greco agàpe) che significa, più o meno da san Paolo in poi, amore per l’altro, non semplicemente elemosina, ed è la più grande delle virtù teologali, come lo stesso Apostolo delle genti spiega nella Prima lettera ai Corinzi al capitolo 13 in questo modo: 4 La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5 non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si…

Continua a leggere

“Quanta strada nei tuoi sandali, Renato”, mi scrive Marta, e Andrea aggiunge “mi ricordi Marco Antonio”, il console che contese il potere ad Ottaviano Augusto…

…così scrive la cara amica Marta, già a capo di un’importante “associazione di pensatori e pensatrici”, e non si ironizzi su tale dizione (mi par già di vedere alcune faccine ironicamente ghignanti, che stanno lì a giudicare gli altri, criticando tutto e tutti e a volte alzando il ditino per indicare non si sa ben che cosa), valorosa filosofa italiana, fiorentina di parola schietta e mai scontata, mentre guarda alcune foto della mia “vita precedente”, quella socio-politica, e poi socio-economica…

Continua a leggere

Fra’ Bruno da Quadruvium, l’ultimo liutaio (ma no!)

Il titolo monacale gli s’attaglia, poiché Bruno è anche magister palestrarum, senza alcuna allure da fitness patinata e fasulla. Lo conosco da trent’anni, ma solo da dopo la prova esistenzial più dura che mi toccò, lo ho visto spesso, in palestra. Poi ho scoperto altre sue doti, è chitarrista e uomo curiosissimo. E’ lui, con sua moglie Isabella, l’editore de La Flame e La Flamute, magazine furlan che merita. Ed è poi liutaio, mastro costruttore di chitarre, ispiratosi ad abbas Giobatta…

Continua a leggere

La coscienza: “actum habitusque, quid humana conscientia est?”

“Avere una coscienza“, “avere coscienza di…”, “essere di coscienza“, sono tre frasi dal significato diverso: la prima ha un significato morale, legato alla scelta, al discernimento di principi etici dati (intendo una delle “etiche” possibili, da quella utilitarista, a quella culturalista, a quella del fine, dove il fine è l’uomo stesso, tra altre); la seconda ha un significato analogo a “essere consapevoli, consci di…”, cioè sapere quello che succede; la terza la potresti sentire, caro lettor del sabato, come…

Continua a leggere

Notre-Dame de Paris è dell’intelligenza e del cuore del mondo

…non certo di quella piccola persona che è Macron, né di un vito crimi che vuol chiudere Radio Radicale, perché i grillini temono la cultura e la verità, e lodano l’ignoranza, e neppure di quel maleducato di Parenzo, che imperversa su Radio 24. Faccio solo dei nomi ai quali Notre-Dame, come simbolo dello spirito dell’Europa non può appartenere. I nomi di alcune persone indegne di considerare Notre-Dame come loro simbolo unificante. Esemplifico. Notre-Dame è dell’intelligenza e del cuore del…

Continua a leggere

Marcus Maximusque, temporum nostrum “consules” ferrarumque fabri

L’uggiosa giornata mi porta nella zona degli artigiani, Bassa furlana. Cerco l’officina dei lontani cugini Pilutti, fabbri artisti lavoratori onesti. Marco e Massimo son magri e guardano negli occhi. Il mio buon lettore sa che avrei dovuto chiamarmi Marco anch’io, ma scopro che c’è comunque un Marco nella mia famiglia verticale e orizzontale. Gli farò vedere la genealogia che l’arguto, quasi frate certosino, Tarcisio Valentinis mi ha predisposto, per rispetto e affetto. Risale al ‘500, siamo quasi una famiglia…

Continua a leggere

Il destino dello sconfinato deposito del sapere e della cultura occidentali e orientali, ovvero dei due Imperi, tra Xi e… Cesare Augusto

Come vedi, mio gentile lettore, non cito il pres Mattarella e tanto meno un Conte o i suoi due vice diversamente miserandi. Cito Xi e Cesare Augusto, perché possono sedere allo stesso tavolo, sapendo che il cinese è infinitamente inferiore -sotto ogni profilo- al grande imperatore romano, anzi al princeps, (è solo da Flavio Vespasiano, verso la fine del I° secolo, che il princeps venne chiamato imperator, titolo di derivazione e pertinenza militare, e Vespasiano era un grande generale…

Continua a leggere

Quando sento mia figlia Bea che mi chiama “papà” con la sua voce di donna, da quando era piccolissima e mi trillava quel nome, capisco il perché valga la pena esser-ci a questo mondo

Il “perché” è la domanda filosofica per eccellenza, la prima domanda, la domanda delle domande, la domanda dei bambini, quando cominciano ad avere l’uso di ragione, come ci ha spiegato chiaramente Jean Piaget un secolo fa o giù di lì. Martin Heidegger, invece, ha recuperato il tema metafisico dell’essere ponendogli in coda, come suffisso, la particella riflessiva “ci”, in ragion della quale non vi è l’essere come sostrato di ogni cosa, se non a condizione che vi sia un…

Continua a leggere