Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il rifugio di Montale

Tra Ponte Santa Trinita, Palazzo Pitti e Boboli, verso la Porta Romana, a Firenze, c’è la “Pensione Annalena”. Un palazzo nobiliare del ‘400, come racconta Machiavelli ne Le Istorie Fiorentine. Riferisce una bella brochure dell’albergo: “(…) Annalena, figlia della Contessa Orsini e di Galeotto Malatesta, signore di Rimini, rimasta orfana di ambedue i genitori, venne affidata, prima al Conte Attilio Vieri dei Medici e poi adottata, insieme al suo immenso patrimonio, dal cugino Cosimo dei Medici, che con…

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Mi manca il raglio possente dell’asino

…per dire come occorre stare nella natura dei viventi, Robocop permettendo, o la possibilità di sintetizzare i geni della riproduzione umana. Mi manca il raglio dell’asino, quello potente, che scavalcava i cortili e i borghi rurali, fino alle strade polverose della campagna e alle provinciali asfaltate. Il raglio dell’asino è il verso di un animale nobile, ingiustamente metaforizzato quale simbolo di stupidità: è piuttosto l’uomo, stupido, quando punisce un suo simile con le orecchie d’asino, ché l’onagro è…

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In dulci jubilo

in dulci jubilo, Let us our homage show! Our heart’s joy reclineth In praesepio; And like a bright star shineth Matris in gremio. Alpha es et O! “Nella dolce gioia ” è un tradizionale canto di Natale. La prima versione è in un tedesco/ latino o inglese/ latino del XIV secolo. Sulla melodia si basa il preludio corale BWW 729 di J. S. Bach. In dulci jubilo appare per…

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La grande bellezza del mondo e l’ospite di Minoli

Il mio gentil lettore si chiederà certamente che cosa c’entri l’un tema del titolo con l’altro. Una semplice “connessione del diverso”, sperando che sul web la citazione di Giovanni Minoli giunga alla sua interlocutrice di stamani, una signora che si è rifiutata di spiegare le sue condizioni familiari durante un colloquio di lavoro, venendo subito “sbattuta fuori” dal suo interlocutore. E così legga questo pezzo, ché le potrebbe servire in futuro per evitare di commettere lo…

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Volesse il cielo che i colori… in questa stagione triste

…diventassero più nitidi, e i contorni definiti, sembra di cogliere nel vento. La pianura è battuta da raffiche urgenti, e la pioggia ricorda autunni passati  e ne preconizza di futuri. I colori sono un sentimento del tempo e dello spirito. Si stagliano in fondo all’orizzonte e qui vicino, temperando la stagione di tristezza che viviamo. Questa Italia sembra non uscire dal mediocre lacerto in cui si trova, da tempo. La politica è squallore quasi ovunque, e chi rappresenta…

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Tin Piernu, o delle Valli favolose

Tin Piernu da Tercimonte-Tarčmun (1922-1990), alle pendici del Matajur, Benecia, era Valentino Trinco, pronipote di mons. Ivan Trjnko, cultore insigne delle culture locali. Lo trovo in un libro meraviglioso, qui su nelle valli, in cerca di filosofie comuni e solitudini, nei limes estremi, là dove il cielo non ha confini. Adonde el cielo no tiene frontera. Fotografo, falegname, muratore, elettricista, pittore, intagliatore, Tin Piernu. Uomo elegante, bello, olivastro, probabilmente di cromosomi turco-bosniaci, ché a fine ‘400 questi…

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Era Italia anche quella

L’INFINITO   Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello…

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Al di là del tempo

Vi sono momenti in cui si percepisce l’eternità, specialmente se si sta in ascolto delle cose, nel fondo dell’anima. Ed è una dimensione essenzialmente metafisica, come in certi quadri di Magritte o di De Chirico Possono essere anche canzoni, o un film visto di primo mattino. E’ capitato stamani, che mi son messo a guardare, ripacificato con me stesso e con il mondo dalla dies dominica. Davano un classico del ’61, premiato a Venezia, con un Albertazzi…

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Il Mysterium mirum, sanctum, portentosum, tremendum et fascinans, cioè il “sacro”, c’entra con il… terrorismo islamista attuale?

— Sotto questo titolo, proporrei un’ipotesi di lettura della fenomenologia del Sacro, nel senso del “come il Sacro appare” e si configura, in particolare nelle riflessioni e ricerche di Rudolf Otto, per cercare di scoprire se vi siano afferenze con un fenomeno che apparentemente sembra ai suoi antipodi, o comunque assolutamente estraneo, come il terrorismo attuale di matrice “islamista”. —Mi riferirò al volume di R. Otto Il sacro. L’irrazionale nell’idea del divino, e la sua relazione al razionale, [Das Heilige. Über…

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“Volontà intelligente”, piuttosto che “rabbia e orgoglio”

Caro lettore, non ho mai apprezzato l’endiadi che giustappone la rabbia e l’orgoglio, titolo di un libro più che mai citato di questi tempi, né mi ha mai entusiasmato Oriana Fallaci. La rabbia non mi piace, perché è uno stato mentale fuori controllo che non promette niente di buono,  e spesso porta alla violenza; l’orgoglio è addirittura un grave vizio spirituale, nella sua accezione di vanagloria e di superbia, mentre se lo si intende come sentimento legato al…

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