Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il viaggio dell’anima

Regalo di Bea per il mio compleanno il libro sopra intitolato (a cura di Piero Boitani, Giuseppe Bonfrate e Manlio Simonetti, edito splendidamente da Lorenzo Valla), e mi scrive di suo pugno, a mo’ di augurio, un passo origeniano: “Omnia namque hic cursus propterea/ agitur et propterea curritur, ut/ perveniatur ad flumen Dei, ut proximi/ efficiamur fluentis sapientiae et/ rigemur undis scientiae divinae. (…), cioè “In effetti si fa tutto per questo viaggio,/ si corre tanto per arrivare al fiume di…

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Thank you for the days

Thank you for the days,/ Those endless days, those sacred days you gave me./ I’m thinking of the days,/ I won’t forget a single day, believe me. I bless the light,/ I bless the light that lights on you believe me./ And though you’re gone,/ You’re with me every single day, believe me. Days I’ll remember all my life,/ Days when you can’t see wrong from right./ You took my life,/ But then I knew that very soon you’d…

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Le voci della campagna

Stamani lungo le interpoderali ascolto le voci del mio tempo e sento le voci del tempo andato. Appena oltre le prime curve scompare il rumore del traffico, lasciando remote tracce sonore che svaniscono… a mano a mano che la campagna prende il sopravvento, la campagna ancora spoglia dell’inverno. Interminati spazi di terra scura, erpicata e pronta per la semina, vigneti silenti in attesa dei germogli favoriti dalla potatura. Lontanissimo abbaiare d’un cane, dall’aia di un paese ancora nascosto oltre…

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Il saluto

Caro Roberto, forse almeno trentasei anni son passati da quando il comune amico Eddi ci presentò passeggiando per la piazza del Paesone. Ero venuto da Rivignano per parlare con voi di comuni problemi amministrativi, allora mi occupavo della cultura per il mio Comune. Voi due abitavate nel Paesone. “Roberto, questo è Roberto, e lui è Renato”. Io ero appena entrato nel sindacato e studiavo, come sempre. Non sapevo nulla di te, solo che eri il capogruppo socialista in Consiglio…

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Fermarsi ancora

Mio gentil lettore, per guarire la mano mi devo un po’ fermare, o almeno rallentare, come sapientemente dice il mio medico dottor Gianni. Il corpo vive, dorme, sogna, gioisce e soffre, e dà anche messaggi con febbre a 39, come ieri. E’ un periodo duro, di dolori fisici (mano che guarisce lentissimamente, stress da impegni, problemi economici con tasse e contributi che faccio fatica a pagare, le “partite” Iva pare non abbiano dignità di lavoratori in Italia). Non c’è un “mercato…

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ex parte Dei

…o sub specie aeternitatis, in linguaggio “scolastico”, per dire che ogni cosa, ogni atto, ogni fatto, sotto il profilo dell’eternità o dal punto di vista di Dio, è-per-sempre. L’eterno tema che affaticò Anassimandro e Aristotele, e fino a Nietzsche, passando per Agostino, Nicolò da Cusa, perfin Giovanni Pico conte di Mirandola, Giordano Bruno, Descartes, Spinoza, Leibniz e Kant. Stamani è morto Winston, il criceto di Bea, vecchissimo, un vegliardo di quasi un anno e mezzo: secondo san Girolamo mia…

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fermarsi un po’

Caro lettore, per la prima volta nella vita paziente ospedaliero, nulla di che, solo un non poco doloroso intervento alla mano destra, un giorno e mezzo di degenza, una notte semi insonne per il dolore, il letto troppo piccolo e i rumori degli altri umani nei corridoi e nella penombra. Come una grande città l’ospedale respira, ansima, si lamenta e vive la sua vita normale, di lavoro, aspettative, stanchezza, routine, sublime tecnicalità, scienza e dubbi, ipotesi, cura, antidolorifici, lezioncine…

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Intorno al tempo

Se i fisici hanno tolto la variabile “t” dalle loro equazioni, da quando è stata accettata la dimensione spazio-temporale come quarta, oltre alle tre spaziali, non è detto che per la vita umana, oltre che per il senso comune, il tempo come concetto legato alla realtà, sia sparito. Dal tempo come successione di “prima e di poi” aristotelico, al tempo assoluto di Newton (su cui Leibniz nutriva seri dubbi, perché questi riteneva essere il tempo un “rapporto tra eventi”, ma tra i due…

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Percorsi e discorsi contro la stupidità e il terrore

Si tratta sempre di itinerari, fisici e logici, a volte veloci e a volte lenti, a volte complessi e a volte semplicissimi, ma non per questo meno importanti, anzi. Talora la profondità va più d’accordo con la lentezza e con la ponderazione, che con la velocità furente della competizione per il successo o il potere: lentius, piuttosto che citius, come raccomandava il carissimo Alexander Langer. In un mondo in cui la frettolosità, lo sguardo sfuggente, la semplificazione, la criptazione, l’acronimizzazione dei messaggi…

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Fuochi epifanici e bigottismo culturaloide

Caro lettor epifanico, d’antiche storie e da contrade remote viene il racconto dei fuochi epifanici. Un affidabile sito web così lì commenta: “Il fascino misterioso della dodicesima notte, quella dell’Epifania, ultima del periodo natalizio, ha da sempre avvinto ed incantato le genti d’Europa assieme a quelle del Mediterraneo e del vicino Oriente e a questa notte è legato il folcrore nelle sue tradizioni ed espressioni più remote. Si dividono però queste in due distinti filoni: uno chiassoso, burlesco e…

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