Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

“L’esilio dell’uomo è l’ignoranza, la sua patria è la conoscenza” (Onorio d’Autun)

Sant’Agostino in La Genesi alla lettera, IV capitolo, XV – 26, p. 692 Commenti alla genesi, Bompiani, collana Il Pensiero occidentale, Milano 2018, scrive: “Nimirum ergo, quia vitium est et in infirmitas animae ita suis operibus delectari, ut potius in eis quam in se requiescat ab eis, (…)”; trad. “Certamente, dunque, poiché per l’anima è un vizio e una debolezza il compiacersi delle proprie opere, così da riposarsi in esse anziché riposare in se stessa (…)”. Non potevo trovare citazione…

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Il mito di Narciso

A corredo e documentazione scientifica del precedente post sullo stesso tema (o quasi), ho la grazia da parte dell’autrice, professoressa Anna Colaiacovo, carissima collega di Phronesis e valorosa docente di filosofia, di pubblicare questo saggio. Nel mito, Narciso è un giovane bellissimo, che suscita passione negli altri, ma non è in grado di ricambiarli in alcun modo. Innamorato della propria immagine, muore perché non può congiungersi con essa. Narciso deriva dal termine greco Nàrke, può essere tradotto con torpore (pensate…

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“Narciso”, il bel giovine del mito greco-latino, e i suoi attuali emuli nostrani: Berlusconi, Salvini, Conte (in ordine temporale di “successo” personale), e alcuni altri, anche non meno in vista dei tre citati (almeno in parte), di cui tratterò nel testo. Parliamo del narcisismo, e anche della sua deriva istrionica: un disturbo non banale della personalità

Prima di tutto, il mio lettore può chiedersi l’origine del “nome” (ma credo la conosca) di questo atteggiamento-comportamento verso la vita propria e quella degli altri, che ha indubbiamente anche una connotazione nevrotica, come vedremo più avanti, citando i testi scientifici e letterari più accreditati, ed esemplificandolo con la proposizione di tre persone, di tre “figure” politiche italiane del nostro tempo: Berlusconi, Salvini e Conte. Non trascurerò di citare anche un testo biblico che ha profondamente a che fare con…

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La complessità nell’uomo: generosità e altruismo possono convivere con vanità e vittimismo

Ho conosciuto don P. D. P. mi pare nel 1988, quando nella mia vita precedente cominciavo ad occuparmi di immigrati. Ero segretario di un sindacato, e come tre confederazioni Cgil, Cisl e Uil, assieme alle Acli, istituimmo il Centro Solidarietà Immigrati, di cui poi storicamente il sacerdote fu il continuatore e leader carismatico, con il C. B. di Z.. La mia vita cambiò su altri versanti, per cui lo reincontrai su quello teologico e della comunicazione. Ho letto quanto si…

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Informazione, fonti, analisi, opinioni, certezze, evidenze, verità

I sei termini sono anche sei concetti che hanno a che fare con la verità. Vediamo distinguendo bene. Aggiungo: nel rapporto dialettico fra certezza e verità, si deve aggiungere anche l’evidenza. Che cosa intendo? Noi umani conosciamo razionalmente le cose in due modi, o per evidenza ovvero per comunicazione di notizia: a) l’evidenza è ciò-che-sta-davanti-a-me in modo ineluttabile; b) la comunicazione di notizia è un qualcosa di fededegno (se del caso), che mi viene detto, quando chi mi dice una…

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Eresie e scomuniche

Le eresie sono delle scelte, dal verbo greco airèo: e dunque àiresis, che significa scelta, come sostantivo. Pertanto, ogni volta che facciamo una scelta siamo – formalmente – eretici rispetto alla scelta di un altro che invece, in democrazia, è libero di scegliere diversamente da noi; diversamente avviene se si sceglie in modo contrario alle scelte ufficiali in un sistema che impone con leggi, regole e relative sanzioni per chi violi le leggi stesse, come gli assolutismi di ogni genere,…

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La Via Crucis di papa Francesco

Venerdì Santo Il giorno del Sacrificio di Cristo sulla croce, il giorno dell’esecuzione capitale di quest’uomo, dell’Uomo-Dio secondo la nostra dottrina cristiana. La truce vicenda è raccontata nei quattro vangeli canonici secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni con toni e modi differenti, sui quali qui non mi soffermo. E’ ricordata da san Paolo nelle sue lettere alle varie città e territori che si andavano “cristianizzando”. E’ commentata da migliaia di autori: teologi, esegeti, biblisti, catechisti, scrittori e divulgatori di vario…

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Chi era “Jesus ben Joseph ben Nazaret”, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret, era durissimo con ipocriti (che definisce “sepolcri imbiancati”) e formalisti, e dolce con i bambini e con le prostitute? Forse un uomo un po’ strano per il mainstream odierno? Anche Putin dovrebbe rileggere questi due passi evangelici e meditare sul loro senso teologico e morale, e il patriarca Kirill, pure. Visto che tutti e due sono (si dicono) cristiani…

L’immagine di Gesù edulcorata da “santino” che ricordiamo dalla nostra infanzia, biondo, occhiceruleo con la barba fluente bipartita, non corrisponde per nulla al Gesù vero, quello che la ricerca storica, assai approfondita e sempre più ricca di particolari, sta rimandandoci da qualche decennio. Innanzitutto Gesù di Nazaret era un ebreo, di etnia semita, e quindi simile alle genti che ancora popolano la Palestina: era un ebreo palestinese, e quindi quasi sicuramente con i capelli e la barba scuri e…

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Del tirannicidio: basi teoretiche, consonanze e contrasti fra le teologie cristiane, quella cattolica occidentale di fra’ Tommaso d’Aquino e quella ortodossa orientale dell’egùmeno Gregorio Palamàs; alcune considerazioni sul tema, dall’antichità al dibattito odierno

Il ridicolo equivoco interpretativo dei concetti proposti da Domenico Quirico su La Stampa di Torino – qualche giorno fa – sul tema del tirannicidio, derivante da una traduzione non so se volutamente scorretta o dalla volontà di cercare un casus belli per litigare con l’Italia, ha convinto l’ambasciatore russo in Italia a denunziare alla Procura di Roma una sorta di incitamento al delitto tramite stampa, quando invece, se il titolo del pezzo ha posto in maniera ipotetica la plausibilità di…

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Il male dell’individualismo e le sue origini, la guerra e l’eterogenesi dei fini

René Descartes e il suo cogito ergo sum sono, per certi aspetti, il punto d’inizio dell’individualismo moderno. il “penso dunque sono” rappresenta un modo icastico di dire che il pensiero precede l’essere, nel senso che senza pensiero neppure l’essere può darsi. Mi permetto – sommessamente, senza iattanza – di dissentire da tanto pensatore, in questo flusso logico-deduttivo. Sulla linea di Aristotele e Tommaso d’Aquino ritengo, piuttosto, che l’essere (di tutte le cose) preceda il pensare, non fosse che…

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