…sul Tagliamento. Folkest si ferma anche lì con le sue musiche del mondo. La serata è di fine estate, la popolazione varia, vedo reduci di altre battaglie e li saluto. Qualcuno più datato, altri in gran spolvero. Ci sono i nuovi Inti Illimani. Ma io sono lì per Beatriz che farà l’intro al concerto dei cileni. I Fourth Class Travellers, lei, Mattia, Luca e Nicolas sono in gran forma. Propongono otto pezzi loro di grande effetto. Una trance accade quando…
contemplazione
La Rochefoucauld, vel minima moralia de ridiculis
Caro viandante in cammino, Lentamente (?) passa il mio tempo, nel tempo relativo del cosmo. Qualcuno che mi vuol bene (un mio omonimo pressoché coetaneo) dice che i miei scritti riflettono sempre più uno spirito icastico, aforisticamente ironico, a volte feroce. Moralista, ma non nel senso di “bacchettone”, lui dice. Sarà perché invecchiando si riesce a guardare le cose con più distacco, sarà perché le si comprende meglio, anche se mai del tutto, sarà perché… non so. La sapienza aforistica…
L’ora prima dell’alba
…è la più buia, come recita il Talmud Babilonese (Shabbat 31). L’antico autore aveva in mente la stanchezza del pastore in veglia tutta notte nell’eremo dell’oasi. Nulla era accaduto, i briganti non si erano fatti vivi, e neppure i cattivi pensieri. La notte era trascorsa tranquilla, come la prima del mondo, dopo che il Signore aveva pronunziato la parola Bereshit, in principio, dicendo la Parola: Barà. E dicendo aveva creato la luce. Lo spirito di Dio era presente nella notte.
Di storie e geografie dell’anima, del tempo nostro e di facezie
Scrivevo qualche anno fa… Carsiana Di nuovo in Carso, un anno dopo,/ con Ladi, Edward e Joze, e la cagna,/ in un pomeriggio di fine estate che affabula i canti/ e dispiega in meandri l’andirivieni delle nuvole./ La Compagnia del Confine si raduna all’ombra del fico,/ 300 metri sul mare./ A Tublje ci attende Stojan Vodopivec/ “Bevilacqua” in sloveno, in fondo/ alla Vinska Cesta./ Targhe antiche di legno di faggio/ a Kobdilj e scandole di ardesia scura,/ finché…
La strada, la vita
A mano a mano che ci si addentra verso la campagna le strade si fanno più strette, e la vegetazione avvolge colui che si fa di nuovo viandante. Si fa viandante perché la strada è come la vita, anzi è la stessa cosa, metafora e verità, anzi verità in quanto metafora. Il rumore delle auto, sempre più rare, si allontana e il silenzio prevale. Il vento leggero muove fronde, e piccoli animali si fanno sentire. Case immerse nel verde di…
“El cielo no tiene frontera”
Sta scritto su un cippo di pietra a Topolò, ai confini. Girovagando nelle fenditure e negli interstizi di ciò-che-appare-all’esistenza, e che molti ritengono sia solo quella-cosa-lì, mentre altri ritengono sia la manifestazione di una realtà più profonda, l’essere, appunto, io penso. Sono un “io-che-pensa” un essere-che-sta nel divenire di ogni cosa, Parmenide vs. Eraclito forever. Ma con-presenti. Girovagando per paesi delle “Terre di Mezzo” mi fermo nei cimiteri, silenti ombre degli alberi, foglie mosse da intermittenti raffiche di tarda estate.
Riconciliazione
Gli uomini e le donne sognano. E anche gli animali: ricordo la gattina nera della mia infanzia a Rivignano, che a volte sembrava sorridere, occhi chiusi, appallottolata come fanno i gatti, su una sedia in cucina. E mia madre giovane -era una ragazza- la guardava, quasi con divertita tenerezza. E’ sbagliato contrapporre “sogno” e “realtà“. Vanno -invece- giustapposti, messi accanto: e si dovrebbe dire, parlandone, “realtà del sogno” e “realtà della veglia“, perché anche i sogni sono “reali“, sono cose, oggetti…
Excelsior, più in alto
Ecco che andando si sale. Sentiero 816 a la Mont Cuar, bivio dopo una quindicina di tornanti della mulattiera 815. Ertissimo la prima mezz’ora, si deve prendere fiato. Conto i passi per calcolare la distanza in salita, sole che occhieggia nella macchia boschiva. Nessuno sale con me: beatitudine. Appare sotto il greto amplissimo del Tilaventum, arcaica ferita alpina che scende al mare, amatissimo fiume. A occidente il grande magredo del Meduna selvaggio. Acque verdissime di lago a nord del Brancot. Lo…
Razza umana
Caro navigatore agostano, mi è caro il riposo. Le energie son proprio al lumicino. La bio-macchina autocosciente necessita di manutenzione, con l’allentamento delle attività e con il movimento, ben alternati. Lo spirito pure, nel sonno con i sogni, e nella veglia un poco affaticata. Un po’ di televisione non guasta. Se c’è lo sport, come è d’uso in agosto, ancor meglio. Guardo ogni disciplina, dal salto con l’asta, dove stavolta il nervoso Lavillenie arriva secondo, ai meravigliosi atleti del…
Cirint lis olmis di Diu
Cercando le tracce di Dio La storia del Castello della Madonna comincia verso il V secolo, poco prima che arrivassero i Longobardi di re Alboino, che a Forum Julii si insediarono per duecento anni. Un’altura modesta, 618 m. sul mare, prima dedicata a San Michele Arcangelo e successivamente alla Beata Vergine. Ci sono arrivato a piedi, partito da Udine. Oggi, ultima domenica di luglio, avevo un appuntamento con la Signora. Mi aspettava. La lunga strada mi ha permesso di dialogare…