La percezione del tempo che passa, del mio tempo interiore è qui in questa notte di Natale. Mi fa compagnia Giovanni Gabrieli veneziano: “Deus, in nomine tuo salvum me fac:/ et in virtute tua judica me./ Deus, exaudi orationem meam:/ auribus percipe verba oris mei./ Quoniam alieni insurrexerunt/ adversum me,/ et fortes quaesierunt animam meam:/ et non proposuerunt Deum ante/ conspectum suum”. (Salmo 53, vv. 1-4). Dio, salvami nel tuo nome:/ e secondo la tua virtù giudicami./ Dio, esaudisci la…
contemplazione
Asceti
Ascesi è dal greco àskesis, esercizio. Nella tradizione, sia occidentale, sia orientale, è un mezzo per accedere alla dimensione mistica, alla profondità interiore, allo svuotamento del fondo dell’anima per fare spazio… a qualcosa d’altro o a Qualcuno. Sabato scorso per la prima volta ero a San Giovanni Rotondo sul Gargano, tornando da Bari. Settecento metri di quota e l’aria decembrina di neve. La montagna è brulla, non molto lontano il biancore di Monte Sant’Angelo. Pio da Pietrelcina è il Santo…
Settimana Santa
Anche se è appena iniziato il periodo di Avvento, che nella Liturgia cristiana prepara al Natale, posso parlare di “settimana santa“, senza riferirmi a quella che precede la più grande festività cristiana, la Pasqua. “Santo“, nell’etimologia latina significa “sancito“, e dunque anche sacro, separato, inviolabile, intatto, venerabile, virtuoso … Per me la settimana che finisce stasera è stata “santa“. Mi sono spostato dal Friuli e ho fatto cose che solo all’inizio del ‘900 avrebbero forse richiesto due mesi, e a…
Dnepropetrovsk, Ukraina
Terra scura come nei racconti di Bedeschi e Rigoni Stern, scendendo verso la città. Scura e grassa la terra, feconda. Il volo da Vienna è puntuale, mi aspettano nella grande acciaieria che produce tubi per oleodotti e ruote di treno. Alpini nella steppa e tra i boschetti nelle balke, che cercano di sfuggire al contrattacco russo, tra il dicembre ’41 e gennaio ’42, disfatta. Memoria. Gli Ukraini ci vogliono bene per sempre, quella guerra non fu contro di loro…
Libertà, incertezza e ricerca
Che bello lo spazio della ricerca, della critica, della navigazione anche impervia lungo le rotte del pensiero. Salvatore Veca ne parla in L’immaginazione filosofica e altri saggi (Feltrinelli), proponendo l’itinerario della riflessione come un girovagare sistematico nell’incompletezza, nell’incompiutezza e anche nell’incertezza, pur essendo la verità meta sempre agognata. Ma una verità come irradiarsi parziale e luminescenza rapsodica, intermittente, di una chiarità delle cose e dei concetti, e della loro corrispondenza, come un’interpretazione infinita, una philosophia perennis. Un apparire e uno scomparire dell’essere…
La Natura è…
…cattiva in quanto “prigioniera” del proprio determinismo, mentre invece l’uomo può essere cattivo se non riesce nella sua libertà relativa ad allargare lo sguardo all’altro-come-se-stesso. Ognuno di noi ha un debito di gratitudine, che non riuscirà mai a pagare al Deus sive Natura (scrivo così per gli “spinoziani”), accorgendosi di essere a questo mondo. Il vento racconta il suo canto mentre camminiamo o corriamo, intercalando il suo vibrare ai mille fruscii delle piante. Silenzii fondi stemperano malinconia e solitudine.
Gli Apoti
…son “quelli che non la bevono“. Speriamo stiano diventando sempre più numerosi coloro che sono in grado di operar discernimento tra i detti talor sgrammaticati -quasi sempre banalmente ripetitivi- dei politicanti e degli antipoliticanti, che quasi pari son nella vuotezza. Apoti perché, anche se assetati di giustizia, stanno cercando sorgenti pure di acque cristalline, ove sostare. Una nuova sorgente di Agar. Traversata di deserto. Un deserto non cercato, provocato dall’inaridimento delle sorgenti. La rappresentanza della politica necessita di una crisi salutare. Sorgenti perse…
Sono rare le parole che valgono più del silenzio
…ha scritto Henri de Montherlant, ricordato da Francesc Torralba Roselló nel suo Volti del silenzio (ed. Qiqaion, Bose 2012), mentre Emily Dickinson cantava così: “C’è una solitudine nello spazio,/ una solitudine del mare,/ una solitudine della morte,/ ma queste non sarebbero che una folla/ comparata a quel luogo profondo,/ quella polare segretezza,/ di un’anima ammessa al proprio cospetto./ Finita infinità.” E io, sommessamente: “Aspri e ventosi giorni/ e solitudine,/ strade deserte di paese,/ il cuore è in pena/ per…
La Figlia del Tenente
Ogni figlia è eternamente lì vicino, la figlia del tenente e la figlia mia… oggi, ma così scrivevo in tempi lontani: “E’ un remoto saluto dell’autunno/ prossimo/il vento qui levatosi all’alba/ come uno struggimento di stagione,/ cuore mio risoluto/ ora ascolti il pulsare/ come un trotto di cavallo/ sul selciato,/della vita interna dei corpi/ e de l’amore/ verità dell’anima aperta/ e muta/ verità del sentire incontrastabile/ come il primissimo istante.” da La cerchia delle montagne, Arti Grafiche Friulane, Tavagnacco (Ud) 2a Ed.
Andando stamani per sentieri silenti con Abelardo, Bernardo e Anselmo, e Tommaso, Bonaventura, Guglielmo Goffredo, Giorgio Guglielmo Federico, Emanuele… in cerca di Dio
Pietro Abelardo (1079-1142). Qui non parliamo della fin troppo nota intensa vicenda vissuta con Eloisa. Per lui la logica della ragione era precisazione di termini, liberazione da oscurità incomprensibili, chiarezza come acque limpide di sorgente. Ma diceva: “Io non voglio essere filosofo contraddicendo san Paolo; né voglio essere Aristotele per separarmi da Cristo“. Bernardo di Clairvaux (1091-1159). Santo e Dottore della Chiesa. Bernardo temeva che un eccesso di enfasi nella ragione naturale separasse l’uomo da Dio, intiepidisse la fede…