Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Sfinge senza enigmi, o la belle inconnue

Dopo un’invettiva come la precedente, non mi spiace sciacquarmi la mente con un racconto, meglio se di un altro, in questo caso di Oscar Wilde. Non lo riporto tutto, ma da un certo punto: due amici londinesi si incontrano e ragionano del femminile o femminino, convenendo che la donna non si può capire, anzi comprendere, ma solo… (quello che vuoi tu gentile lettore ma, mi raccomando, con molti verbi). Uno racconta all’altro di un incontro… (…) “Una sera verso…

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La vista interiore

Cecilia Camellini ha vinto l’oro nei 50 e nei 100 metri stile libero e due medaglie di bronzo in altre discipline, alle Paralimpiadi di Londra. Il suo sguardo non incontra gli oggetti e la luce, chissà forse vede ombre, ma nel cuore vi è tutta la chiarità della vita. Nel cuore Cecilia conserva la gioia, che è una felicità dello spirito, un gaudio, una tenerezza per la vita, che a volte a noi normodotati (ahi, horribile dictu!) manca. Il suo sorriso…

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Io sono uno che comincia

…e mi piace l’inizio, mi piace intraprendere il cammino, la strada o il viottolo in salita o quello dallo sfondo incerto, mi piace dove sorge il sole dove scorre l’acqua sorgiva, mi piace il muoversi delle prime molecole della vita. Il mio tempo è sempre quello dell’inizio, perché odio restare tra colonne immobili, odio i riflessi dorati e gli specchi che moltiplicano infinitamente la staticità. Io sono uno che comincia ogni giorno stupito di essere lì a cominciare, a…

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Elogium Mortis

Giovanni di Pietro di Bernardone dopo la svolta della sua vita si era fatto chiamare Francesco, san Francesco d’Assisi, e lo conoscono quasi tutti. Due anni prima di morire, forse nel 1224, scrive il Cantico di frate Sole (o delle Creature, in latino Laudes creaturarum). Dopo avere lodato il sole il fuoco l’acqua e il vento come creature di Dio, Francesco prende a lodare il Signore per “sora nostra morte corporale” che nessun uomo può evitare, raccomandando di curarsi di non morire…

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Caro vecchio Ario

…era da tempo che si diceva tu e io, un po’ per celia e un po’ per serio, che avremmo fatto un incontro una sera a Latisana, per parlare del tuo nome, in comune con il sacerdote Ario, quello che non riconosceva la divinità di Cristo, quando ad Alessandria si discuteva con passione della Trinità e dell’Uomo teandrico. Ario sei andato via senza avvertire, c., mi avevi chiamato al cell. qualche settimana fa e non mi avevi trovato, poi non mi…

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La finitezza e l’Incondizionato

Due immagini: Jessica Lange che sparge le ultime ceneri di Bob nell’Oceano e la morte di Carlo Maria Martini. Jessica attraversa gli Stati Uniti con due  amiche, dall’Idaho fino alla California, per riportare le ceneri del suo uomo alla figlia di questi, ma nel lungo viaggio su una cabriolet Bonneville ne sparge in parte nei luoghi che erano appartenuti alle loro vite, dicendo infine, davanti all’onda lunga del Pacifico, che Bob non appartiene né alla figlia né alla donna,…

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La strana casa nella nebbia e altre leggende

                                                                                                    “Ogni mattina, dietro le scogliere di Kingsport, dal mare si alza la nebbia. Candida e spumeggiante, raggiunge in cielo le nuvole sue sorelle, portando segni di teneri pascoli ed antri di leviatani. Quando cadono poi le ultime piogge dell’estate, picchiando sui tetti scoscesi dei poeti, le nuvole fanno evaporare quei sogni e li inviano agli uomini, perché questi non possono vivere senza fantasticare di antichi e bizzarri segreti, e di conversazioni meravigliose scambiate di notte dai pianeti. Quando…

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Distesa estate…

…stagione dei densi climi/ dei grandi mattini/ dell’albe senza rumore… così inizia una lirica di Cardarelli dei tempi di Solaria, anni ’20 del secolo scorso. Così scorre la mia “Feria d’agosto“, e questa è una citazione pavesiana, antiche giovenili letture di tardo adolescenti, tentativi di gioventù. Chi mi bazzica attorno sfugge in ricerca di “Altre emozioni” (l’ultimo Sergio Endrigo di Canzoni di Confine). Bea qua e là che “ama la libertà” (Patty Pravo, 1968), di musica adusa e confusa,…

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Quiete

Dove riposano Pietro e Luigia stamani tra le campagne sono andato a cercare quiete, la mia quiete che arriva da lontano nel tempo. E passeggiando tra le tombe ascolto il fruscio dei pioppi e le voci dei nomi che non ci sono più a questo mondo, ma mi guardano -foto ingiallite dal tempo- cognomi e volti noti o ignoti perché di prima che io nascessi. Ci sono anche le “colombaie” per i resti dei soldati morti in Russia: date…

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Il Silenzio

Ho bisogno di silenzio  Ho bisogno di silenzio come te che leggi col pensiero non ad alta voce il suono della mia stessa voce adesso sarebbe rumore non parole ma solo rumore fastidioso che mi distrae dal pensare. Ho bisogno di silenzio esco e per strada le solite persone che conoscono la mia parlantina disorientate dal mio rapido buongiorno chissà, forse pensano che ho fretta. Invece ho solo bisogno di…

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