Ho fatto un sogno. Camminavo all’alba lungo le sponde dello Enisej. Non so se con me c’era mio padre, che me ne aveva parlato da piccolo, quando mi raccontava di tutti i fiumi del mondo. Ma sì, c’era anche lui. Il sentiero si snodava nella sterpaglia stepposa di quella sponda; l’altra, che intravedeva appena a forse sette o otto chilometri di distanza, pareva più ardua, alta e scoscesa. Lo Enisej è uno dei fiumi più lunghi (5.870 chilometri dalle…
dialoghi
La solitudine cosmologica e il paradosso esistenziale
Val la pena vivere? Una domanda che certamente si fanno in tanti a questo mondo, esseri pensanti, e parlo di noi, homo sapiens. E se la sono fatta senza dubbio moltissimi anche in passato. Se la sono fatta certamente, mi permetto di pensare, anche suicidi come Socrate e Seneca, i quali di sicuro avrebbero preferito vivere ancora, evitando di suicidarsi per ordine dello stato, la democrazia ateniese e la tirannide imperiale neroniana, rispettivamente. Caro lettore, ti ripeto la domanda:…
La superbia e l’invidia del politico tra cene presunte e dintorni
Mi ha stupito, ma non più di tanto, il ridicolo atto di superbia dell’ex ministro Carlo Calenda che, dall’alto della sua autostima, ha invitato a cena Renzi, Gentiloni e Minniti, cioè i due capi dei governi PD appena passati più il ministro più brillante, per discutere, loro sì uomini molto importanti, del futuro del Partito democratico, da tempo in crisi di identità e di consensi. In quattro come i tre più uno – moschettieri Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan (che sarebbe…
… che fare dell’ansia e di questo “benedetto” stress?
“Insegnaci ad aver cura e a non curare/ insegnaci a starcene quieti” (Thomas Stearns Eliot), si potrebbe iniziare così questa breve riflessione del grande poeta inglese su un termine oggi tanto usato e anche ab-usato. L’ansia è come il rasoio di frate Guglielmo d’Occam, ma dannosa, solitamente non utile all’intelligenza come il metodo filosofico del francescano di Oxford. L’ansia taglia i dendriti che conducono ai neuroni depositari della memoria e danneggia lo studio e il lavoro. Lo studente ansioso…
Il racconto degli acciai inossidabili e della rosa varicosa (eh eh)
Donna Gabriella, tostissima imprenditrice furlana, mi ospita a cena con suo marito il dottor Livio, agronomo, capo di una piccola azienda metalmeccanica leader nella produzione e nella vendita worldwide di macchine agricole speciali. Presenti sono e gradevoli anche i figli, diversamente disposti alla vita, tra lauree valorose come Eleonora e Beatrice, e una ricerca straordinaria del pensiero nel fiero Alberto, bello e riccioluto come un eroe romantico di Byron. La cena procede e mi concedo finalmente perfino mezzo bicchiere di un…
I filosofi sono dei sovrani senza regno
Che i filosofi siano dei sovrani va almeno spiegato, perché il fatto che un sovrano abbia o meno un regno è meno importante. L’amico allievo filosofo pratico di Phronesis Tommaso Nutarelli d’Etruria, nomen omen, mi allieta a Firenze con questo bell’aforisma, in questo luminoso settembre, che par quieto. Gli chiederò se il copyright è suo o meno, perché in Phronesis e facendo filosofia non si bara. Il pensiero non possiede nulla se non se stesso, e per interposto soggetto, il…
Dicon sempre “questo paese”… e mai “l’Italia”, ché si vede -come nome- gli fa schifo
Ascolto con ben poco piacere le voci diversamente rauche da fumatrici di Anna Maria Furlan e Susanna Camusso, que hablan dei maximi sistemi, con competenze approssimative e discorsi che, si sente lontano un milio, son redatti da ghost writer trentenni, laureati, a differenza di lor due, anche se una laurea non è sinonimo di cultura, ma una sua assenza, salvo rare eccezioni (Giuseppe Di Vittorio e Pierre Carniti e qualcun altro di quell’ambiente) può mettere a repentaglio un sapere che deve intendersi…
Hoc unum scio, nihil me scire
Già informai qualche tempo fa il mio gentil lettore che in questa fase della mia vita, tra altre attività di studio e ricerca, approfondisco con gusto il pensiero del filosofo-poeta nostro massimo, il conte Leopardi da Recanati. La riflessione espressamente “socratica” che qui riporto, tratta dallo Zibaldone di pensieri, scritto negli anni 1920/ 21 da lui giovanissimo, è particolarmente valida di questi tempi saccenti e superficiali, o meglio, popolati da molte persone saccenti e spesso superficiali. Il conte Leopardi è spietato, e…
Ogni mattina ventisette milioni di italiani si alzano e vanno al lavoro, ventiquattro nei settori privati e tre nel pubblico impiego, otto milioni di bimbi, ragazzi e giovani a scuola e all’università e forse una ventina di milioni di donne fanno i lavori di casa lavorando anche fuori sotto padrone o sotto lo stato o in autonomia, ma un pezzo di Italia è malato
Caro lettor del sabato. forse non sai ma a me piace molto il lunedì, che dopo il sabato per me è -leopardianamente- il più gradito. Ripeto il titolo: ogni mattina ventisette milioni di italiani si alzano e vanno al lavoro, ventiquattro nei settori privati e tre nel pubblico impiego, e sette milioni di giovani a scuola e all’università, e forse una ventina di milioni di donne fanno i lavori di casa lavorando anche fuori sotto padrone o sotto lo…
Il silenzio delle pietre
Lo stimabilissimo dottore Andreoli, medico psichiatra, è anche un eccellente scrittore, anzi narratore. E pensator-filosofo, come dovrebbero essere sempre i medici. Conosco da anni il suo lavoro di divulgatore scientifico e apprezzo la sua visione ampiamente umanistica della psiche umana. Andreoli non è un positivista, né è uno spiritualista, poiché la sua visione del mondo si colloca in una dimensione equilibrata tra i due estremi idealistici, evitando le esagerazioni tipiche di coloro che la pensano in un modo solo…