Della dies dominica caro lettor, c’è un andazzo culturale che definiamo da tempo “politicamente corretto”, oggetto principe della mia vis polemica e del mio sarcasmo. Una certa intelligentsia (di sinistra, ahimè), che con me (che sono di sinistra) non c’entra nulla, oramai da una ventina d’anni si occupa con costante devozione di tutte le minoranze ritenute, assai genericamente, in ordine sparso, deboli, umiliate e offese: donne, omosessuali, immigrati, e, aggiungerei per celia, vedove, conigli e afflitti vari (cf. scherzosamente e…
economia
la polise-mia del “mio”
Cari sindacalisti e cari dirigenti aziendali, l’aggettivo e pronome possessivo “mio”, “tuo”, etc., se non ben compreso e contestualizzato, crea problemi. Se è chiaro il significato proprio e immediato di “mio” come ciò-che-mi-appartiene nel senso che è di mia proprietà, non è molto chiaro quando uso questo termine per dire che un qualcosa mi è talmente vicino da poter essere definito “mio”, anche se mio non è sotto il profilo giuridico-legale. Posso dire senza tema di essere sbugiardato o…
i due amici e i due cuccioli
Dal mio esimio e chiarissimo corrispondente presso l’Università di Rosamala, l’esimio don Paolo Cacitti, ricevo: “Una volta due amici, di professione economisti, regalarono un cucciolo di cane ai loro figli. Entrambi notarono che i cuccioli crescevano notevolmente di settimana in settimana sia in peso che lunghezza ed altezza. Entrambi si dilettarono a misurare il trend di crescita con complicate formule matematiche. Entrambi si sbilanciarono formulando dei forecast prevedendo che i cuccioli sarebbero arrivati a dimensioni enormi nel giro di un paio…
parlar di economia a ragion veduta
Caro e paziente mio lettor serale, El mi amigo don Paolo Cacitti y de las Tres Arboles , decano de la Facultad de Economia de la Universitad de Rosamala en la tierra furlana, mi invia un testo accademico british che mi par oltremodo interesting, my dear reader…, ecco il suo testo: “La crisi finanziaria che ha investito il mondo intero negli ultimi anni, gli attacchi alla moneta unica da parte di esponenti politici ed i recenti scandali finanziari mi hanno riportato alla…
dall’Homo Oeconomicus all’Homo (veramente) Sapiens
Su questo tema scomoderò di seguito Karl Marx (Manifesto del Partito Comunista, 113), Max Weber (cf. L’Etica protestante e lo spirito del capitalismo, BUR, Milano 1994, 240) e Antonio Gramsci (cf. Quaderni del carcere, Einaudi, Torino 2014, 1254.1331) per parlarne più avanti, non dimenticando i classici economisti inglesi che hanno in qualche modo coniato e promosso il primo termine del titolo, come Adam Smith, Jeremy Bentham e John Stuart Mill. Marx pone al centro della sua ricerca socio-economica, con grande merito, la dimensione del rapporto…
iloti, meteci, paria, plebei e liberti
Caro lettor mio, nel giorno del Sol invictus e del venire al mondo di Cristo, io mi onoro di appartenere -prevalentemente e in qualche modo- a tutte e cinque le classi (e caste), o ceti, o censi sociali del titolo, per queste ragioni: a) sono un ilota… gli iloti (gr. antico Εἱλῶται o Εἱλῶτες) a Sparta erano una classe popolare ridotti in schiavitù. Erano forse discendenti degli antichi Laconi prima che arrivassero i Dori verso il X secolo a.
Levia gravia sed scripta mea, ovvero, talora occorre fare un passo indietro
A volte nella storia e nel tempo, per andare avanti occorre fare uno o due passi indietro… L’innovazione tecnologica sta migliorando la vita di tante persone, ma riduce il lavoro, riduce i posti e le ore lavorabili. Anche se i “PIL” delle grandi nazioni torneranno a superare i numeri pre-crisi, non vi saranno più i posti di lavoro del 2008. Che cosa faranno i milioni di persone, nella sola Europa, che non troveranno lavoro, per ragioni di età, di…
un sintagma (non un’endiadi) un po’ indecente: Ingrao vs. Salvini
La t-shirt su cui Salvini ha fatto scrivere “meglio bestia che Renzi” dice non poco dell’uomo che è, e del politico che vuol sembrare. Qualcuno potrebbe dire che oramai i linguaggi spinti o maleducati fanno parte del paesaggio e del dibattito politico sempre più fortemente mediatizzato, al fine di colpire (come si dice grezzamente) la “pancia” del pubblico, che poi sarebbero i cittadini-elettori, ma mi pare che alcuni limiti di buon gusto e buon senso dovrebbero essere rispettati, o no?…
Volkswagen, o dell’esigenza di un bagno di umiltà
Caro ospite e viandante, sento parlare della Germania da quando ero piccolo, da quando mio padre Pietro vi andava per dieci mesi all’anno a lavorare nelle cave di pietra dell’Assia o della Renania. Con ammirazione e con rispetto, anche se non erano remoit i tempi, erano gli anni ’50/ ’60, quando la Germania si era macchiata, con il nazismo hitleriano, dei delitti più efferati e orrendi, tra i maggiori della storia umana. Ammirazione e rispetto in mio padre, ammirazione…
Il diritto di sciopero e l’insensatezza
Caro lettore, non vi è dubbio che il diritto di sciopero, un diritto sociale fondamentale, sia stato frutto di una faticosa e a volte dolorosa conquista dei lavoratori. Fino a un secolo fa in quasi tutte le nazioni non era riconosciuto e il suo esercizio un reato. Nei regimi autoritari è ancora proibito. Per i servizi pubblici è regolamentato in Italia da una legge (n. 146/1990) da un quarto di secolo. Sanità, scuola, trasporti sono settori nei quali si…