Daniel Auteuil vaga nella pioggia alla ricerca del serial killer. Marsiglia tra autunno e inverno di qualche anno fa. Una ragazza ricorda i genitori uccisi da un maniaco assassino quando era bambina. Una sottile malinconia vela il suo sguardo. Il poliziotto beve e litiga con i colleghi. Viene espulso dalla polizia ma continua a indagare aiutato dalla ex moglie, anch’essa poliziotta. L’alcol gli fa compagnia nella fredda solitudine. Un film di Olivier Marchal con Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine…
elzeviri
Tut te pol comprarme, ma la me tera mai. La xe me mare.
… scritta su una vecchia stalla ai confini tra Veneto e Friuli. “Tutto mi puoi comprare, ma la mia terra mai. E’ mia madre“. Così scrive Edoardo Pittalis sul Gazzettino un giorno di questo marzo. Parla dei suicidi di imprenditori di questo silenzioso e rattristato Nordest, ex confine d’Europa, e ora in continuum verso la Mitteleuropa e l’Est. Tutto si muove, è in questione. Nulla di certo. Il lavoro è bene difficile. La grande economia chiede qualità e costi sempre…
Malinconia slovacca
Nord est di Bratislava. Quasi sul confine ungherese. Mi trovo a Galanta, la città delle “danze” di Anton Dvorak. La primavera tarda ad arrivare e il freddo mattutino è ancora pungente. Entro in azienda di prima mattina. Giornate di colloqui individuali con le prime linee, quadri e ingegneri dell’azienda friulo-slovacca. Il volti si susseguono con le loro storie e le loro emergenze genetiche ed etniche, zigomi forti e occhi lievemente obliqui negli ungheresi; volti più diafani nelle…
L’assurdo e l’impensabile
Vi capita mai di ascoltare un politico o un opinion maker sbracciarsi definendo una tal cosa “impensabile”, e così catturando l’attenzione dell’uditorio? A me spesso. L’impensabile non esiste, perchè tutto in quanto qualcosa, anche il nulla, anche il pensiero-di-un-pensiero-vuoto-di-concetti è pensabile. Si parla spesso a vanvera. L’impensabile non esiste in alcun modo, a meno che non si ritenga che ciò che non piace o che non si condivide non sia neppur pensabile, perchè in qualche modo offenderebbe il pensiero…
… leggendo Platone
dal cap. XIV[1] Socrate (dice) a Glaucone: “ (…) quando, credo, uno stato democratico, assetato di libertà, è alla mercè di cattivi coppieri (magistrati, politici) e troppo si inebria di schietta libertà, allora, a meno che i suoi governanti non siano assai miti e non concedano grande libertà, li pone in stato d’accusa e li castiga come scellerati. (…) Non è inevitabile che in uno stato siffatto il principio di libertà si allarghi a tutto, e così vi…
Il Deontologista “gommoso”
E’ noto che la Scienza Etica deve essere declinata, pena una sua accezione estremamente generica e insignificante, come l’etimologico “usi e costumi” greco-latino, accezione ignota a quasi tutti i politici e anchormen. Vi sono state varie “scuole”, da quelle degli antichi filosofi greci, Aristotele in primis, ai Padri della Chiesa, a Tommaso, a Kant, a Nietzsche … a coloro che ritengono uno scimpanzè sano più elevato ontologicamente di un uomo malato (Peter Singer osannato -senza contradditorio- a Pordenonelegge qualche anno fa), dalle…
Ognuno sta solo
sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. Forse Gheddafi (anzi certamente) non conosceva questa poesia di Salvatore Quasimodo, che la pubblicò in Acque e terre, nel 1930. La gloria apparente e le pompe del mondo non salvano l’uomo dalla solitudine, figlia della incomunicabilità e della mancanza di relazione, figlia di un’antropologia del potere che non ammette i propri limiti, semplicemente umani, figlia di un soggettivismo generico che ha origini lontane e che oggi permea questo mondo,…
Beatrice e Demetra
Demetra, Δημήτηρ, “Madre terra” o forse “Madre dispensatrice“, (dall’indoeuropeo dheghom mather?), Cerere per i Romani. Nutrice e madre di ciò che è giovane, vitale, e del mutar delle stagioni, ella presiede alle leggi naturali, che son sacre, sopra la vita e sopra la morte. Demetra è la dea del raccolto, del grano e dell’agricoltura, e guida l’alternanza di fertilità e sterilità della natura. Ha perso sua figlia Persefone, che le è stata rapita da Ade. Per ben sei mesi all’anno la figlia…
La ragazza
… ora avanza nella pineta dopo essere salita dal bagno. Capelli tanti ondeggianti e occhialoni scuri anni ’50. Il copricostume la espone a sguardi interroganti. Meno ossuta di una Audrey mescolata a Keyra Knigthley o a Julia Roberts, lì, neppure sedicenne, ma ora ragazza. Il metro e settanta abbondante le dà parvenza di giunco, quando tre lontanissimi anni fa era simulacro femminino in crescita. Tempus fugit et vaga cogitatio erubescit de animo meo. Si aggira per…
L’uomo di Novi Sad
Si era svegliato e sentiva i capelli umidicci. Non capiva perché gli pareva di essere capovolto. Stava viaggiando in auto … L’ultimo pensiero era stato “vado avanti ancora un po’ anche se è buio, mi fermerò a dormire dopo Novi Sad, magari a Zagabria, se ce la faccio, e domani sono a casa“. Realizzò di essersi rovesciato con la macchina … cercò di liberarsi dalla cintura di sicurezza e ce la fece dopo un paio di tentativi. Gli parve…