Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Dalle “signorine buonasera” degli anni ’60 ai conduttori di talk show, un continuo degrado

Non so se qualche mio caro lettore si ricorda di Marco Raviart, “lettore” di tg della Rai negli anni ’60. La sua voce era al livello di quelle dei migliori attori di prosa, come Arnoldo Foà, Alberto Lupo, Vittorio Gassman o Nando Gazzolo, che in questo novero era forse il fuoriclasse dell’arte del dire, la dizione, con quel timbro fermo e preciso nell’eloquio, e nel contempo pieno di echi virilmente fascinosi. Si trovano senza problemi sul web interventi di Raviart,…

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Nella fotografia, e – diversamente – nei video, vi è una “sovrabbondanza ontologica” dell’essere

“Nunc aeternum“, o l’ora eterna… si ferma nello scatto della foto. Ciò è fondamentale mentre guardiamo le immagini che ci arrivano dalla guerra. Come per quanto concerne ogni altra immagine di cui prendiamo visione. Diverso è il discorso che possiamo fare se consideriamo le figure in movimento del cinema, dai tempi dei fratelli Lumiere, e ora dei video che tutti auto-produciamo con il cellulare e condividiamo con il… mondo. Ma restiamo sul tema della foto. L’espressione video, ma ferma come…

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Ferdinandus Ceschiae familiae, ex temporibus actis de medio saeculo misuratis memoria, Stellinianos juvaniles Fescenninos atque gaudiosas Festivitates domesticas – ipso facto – hic mihi nobisque narrat

TE LO DO IO IL FESTINO Nei rari momenti di abbandono, quando il mio assiduo cogitare rallenta il passo, un tronco encefalico nodoso quanto un pino loricato, fa affiorare in me bagliori di inquietante consapevolezza. Sono trascorsi anni dal sospirato diploma al Liceo Stellini e l’odore delle rare pizzette da contendersi a suon di gomitate nell’angolo della bidelleria,  può dirsi ormai dissolto, come il ricordo del soffuso sciabordio della roggia, che il Regio lambiva tra i concitati ditirambi e l’ossessivo…

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“Servi di scena”: Abubakhar Ogondo Yeye, un uomo indecente… anzi tre, il secondo è Charles Michel, e il terzo è il “president-ore” della Bielorussia Lukascenko, in questi giorni di guerra alla porta delle nostre case,

indecenti per maleducazione e inqualificabile sessismo. Un nero musulmano, e due europei cristiani. il bianco maleducato e recidivo Il primo è il ministro degli esteri dell’Uganda, il secondo, il belga Michel, ha sopportato che Erdogan non facesse accomodare Ursula von der Leyen. Ospite maschio in poltrona, ospite femmina sul divano. In questi giorni, invece, sempre alla presenza dell’ineffabile Michel che neanche un baffo ha mosso per far notare al politico africano che c’era lì con loro anche la Presidente della…

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La politica come arte del “governo della città”, dall’antica Grecia ai nostri giorni, da Pericle di Atene all’evanescente cosiddetto “avvocato del popolo” Conte, e ai suoi travagliosi o travagliati (che dir si voglia) supporter, anziché no fegatosi e infelici

La pòlis era la città nell’antica Grecia e nei territori influenzati dalla cultura ellenistica, e la politica era, ed è rimasta, la teoria e la prassi del governo-della-città. La politica è un’arte, Aristotele sosteneva che fosse la più alta nell’ambito dell’agire umano. Platone riteneva che il governo della pòlis dovesse essere affidato ai filosofi, perché più saggi e sapienti rispetto agli altri, artigiani o soldati che fossero. La politica, storicamente, è stata sempre un’attività richiedente qualità e conoscenze vaste e…

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I tanti “pirla” della politica, i leader “babbalei” (una lezione retorica di “babbei”) dei partiti, le élite di inetti immeritatamente e scandalosamente troppo ben pagati, alla fine ce l’hanno fatta (a eleggere il Presidente della Repubblica), approfittando anche della pazienza “giobbesca” di un Popolo intero

Non ho parole diverse per un titolo, per esprimere la mia costante delusione con un giudizio negativo che continua da anni, da parte mia, sulla politica italiana e sugli uomini che la rappresentano ai più alti livelli. Potrei fare una analisi dettagliata delle figure, ma la eviterò, salvo qualche citazione nominativa, che proprio mi… scappa dalle dita delle mani, restando su un giudizio generale. Parto dai linguaggi, con degli esempi: “lavoro per, cerco un accordo, dialogo, incontro…” e via farfugliando…

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La vita di Lorenzo

…è finita a diciotto anni, su questa terra. Finita nel dolore più grande dei suoi cari e nello sconfortato sconcerto delle persone che lo hanno conosciuto, sia a scuola sia nell’azienda dove svolgeva il suo tirocinio. Il Friuli è terra di grandi lavoratori, storicamente. Di emigranti e di imprenditori. Il Friuli è una terra accogliente, nella sua durezza caratteriale di fondo. La nostra gente è abituata da millenni a essere visitata e percorsa da popoli in movimento e da potenze…

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Il valore di una vita operaia secondo un’Etica del Fine

Se si condivide che la struttura di persona possa spiegare e attestare con i suoi tre elementi, fisicità, psichismo e spiritualità, che tutti gli esseri umani hanno pari dignità, il valore di una vita operaia è pari a quella del Capo del governo e del Presidente della Repubblica italiana, o di qualsiasi altra Nazione del mondo, USA, Cina e Russia comprese. Come quella del grande imprenditore e quella dell’attore o del calciatore carismatico da 100 milioni di euro l’anno. Uguale.

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Phrònesis (Prudenza) e Philìa (Amicizia), “utili” (why not?) per una vita “buona” (non è moralismo) e “vera” (non è presunzione)

Prudenza e Amicizia, in greco. Phrònesis, come Associazione nazionale per la Consulenza filosofica, è già un progetto di filosofia pratica noto e attivo da vent’anni e passa in Italia, su tematiche e progetti di “Filosofia pratica e Consulenza filosofica”. Vanta già una tradizione cospicua di testi specifici e di filosofi operanti. Di Philìa parlerò brevemente in conclusione. Phrònesis gode oggi di una fama positiva – ritengo – e meritata, in Italia, e raccoglie, con la fatica dell’impegno dei soci più…

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Gli INSENSATI, gli INUTILI e i NOIOSI: a) oh, signorina Thumberg (pronunziasi Thumbèri) G., ora che ha 18 anni, si impegni in politica, si iscriva a un partito, si candidi nel suo comune come consigliere di circoscrizione, e soprattutto studi, studi, studi, altrimenti sarà ricordata per un certo periodo – più o meno – solo per il suo ridicolo e sgradevole versaccio: blah, blah, blah. Badi bene, SUO, perché non sempre le “metafore onomatopeiche” (lei, signorina Thumbèri, sa che cosa significa questo sintagma? tradotto in lingua svedese, ovviamente, o almeno in inglese) funzionano; b) POLITICI ITALIANI IN GENERE: capi e gregari, capaci solo di lezioncine imparate a memoria davanti alla videocamera

Mi impegno a scrivere questo pezzo dopo avere esitato non poco, poiché già mi infastidisce che giornalisti privi di fantasia continuino a citarla per il suo versaccio, e, se mi ci metto anch’io… La ragazza svedese mi ha (ha) stancato, con il suo presenzialismo amplificato dai media, con le sue banalità e i suoi slogan sgangherati, con la sua presunzione sicumerosa, con la sua iattanza da ragazzina ignorante, figlia di genitori avventurieri e un po’ degeneri, sfortunata per una…

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