Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

…si scrivono e soprattutto si pubblicano troppi libri mentre si legge poco, pochissimo. Se dovessi dire il titolo di un volumetto un pochino furbicchio, tra i troppi pubblicati in questo periodo, non avrei dubbi a scegliere “Il senso della vita” del teologo Mancuso

Non capisco a che cosa serva la teologia, che è un discorso su Dio e sull’uomo per rapporto a Dio, se alla fine basta più o meno essere gentili, o giù di lì, per dare un senso alla vita. Ad esempio io spesso non sono gentile, e allora mi è negato di dare un senso alla mia vita? Andiamo! Questo traggo dalla lettura di questo volumetto, che non ho comprato, ma mi è stato prestato. Anche Mancuso, come Saviano, è…

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Un sonetto o “piccolo suono” (del 2019)

Nelle vuote profondità del tempo/ Nascono stelle, destini e sentimenti,/ Il vento va e poi ritorna lento/ Per valli antiche corse dagli armenti. Ricordo volti antichi d’altre ere/ Di giorni e viaggi e sguardi sconfinati,/ Ricordo cieli e lente primavere/ Altri recinti, palizzate e prati. Il vento va e poi ritorna ancora,/ Senza requie pensieri si rifanno,/ Un dolore rinasce nell’aurora. Vince la vita come sempre al mondo/ Lo Spirito che soffia dove vuole/ Ti dona libertà anche se duole.

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Esiste l’uomo “cortegiano”, ma anche l’uomo coraggioso e parrèsico (in greco “trasparente”), ovvero, la filosofia e l’etica tra la gente

Conosco persone che si ritengono importanti in qualche ambiente e si definiscono come capaci di “volare alto”. Se richiesti di spiegare la metafora, fanno fatica; di contro, però, mostrano che cosa ciò significhi usando gli status symbol di cui dispongono: auto, frequentazioni, compensi, dress code, tenore e stile di vita, etc. Tra costoro dirigenti e consulenti di azienda, qualche imprenditore (pochi per la verità), studiosi (non pochi, solitamente molto vanesi), religiosi (più di quanto si pensi)… Molto spesso queste persone…

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“Ambiguità & Complessità”, sintagma che sollecita un necessario dialogo linguistico-concettuale

Il modo infinito verbale “dis-ambiguare” – riportato in vari lemmi di wikipedia – già presenta al mondo virtuale l’importante concetto dell’ambiguità, che in lingue come quelle di derivazione greco-latina consentono un’ampia polisemanticità, fatta sia di polisemie vere e proprie, sia di similitudini, di metafore, di allegorie e di analogie, là dove i campi semantici a volte quasi si sovrappongano o, più spesso, si sfiorano sui rispettivi “confini”, se così li si può chiamare. Infatti, la polisemia è una delle entità…

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DENTRI IL CÛR (Friul.), dentro il cuore

Marisa Gregoris è una donna friulana coraggiosa e forte, una delle persone che per prime, dalle mie parti, si sono appassionate alla filosofia in questi ultimi anni, ed è stata una delle primissime convinte sostenitrici del Caffè Filosofico “autentica/ mente”, che opera a Codroipo da almeno otto anni. Marisa è anche una “cultrice” autorevole della non facilissima lingua Friulana, nella quale ha scritto e pubblicato diversi racconti e anche qualche volume. Io stesso, quando curavo l’Agenda Friulana dell’editore Chiandetti dal…

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Strade del Nord o il racconto di Pietro, il viandante

(In vista di questa Pasqua, a trent’anni dalla sua morte, ricordo mio papà Pietro con questo racconto, che pubblicai anni fa ne La terra del confine)    Stavano ormai crescendo i due figli di Piêri e Gigie e una mattina di novembre, molto presto, alla fine di una nottata insonne, Piêri disse: “Tocca prendere una decisione, non si può andar avanti così. Devo partire“.    “Ho sentito che prendono su in miniera e in cava di pietra…

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RIZKO, un romanzo storico scritto a quattro mani da due amici, Fulvio e Renato, che hanno voluto dialogare con Rizko Abrams, David Abrams-Berkowitz e Alfredo Bastiani, in un viaggio del corpo e dell’anima, dal Dniepr a Lublin, poi a Crakow, a Kutná Hora, a Venezia, e infine a San Daniele del Friuli, con lo sfondo arche… mitico della Cerchia delle Montagne

Dove te ne vai, caro Rizko, lasciando le sponde del grande fiume che sfocia nel Mar Nero, non lungi da Odessa? Il Dnepr o Dnipro si dice in russo: Днепр, Dnepr, in ucraino: Дніпро, Dnipro, in bielorusso: Дняпро [Dnjapro], in polacco Dniepr; in romeno Nipru; in italiano anche Boristene.  Dove porti i tuoi cari, caro viandante, Ebreo errante, archetipo di tutti i viandanti in questa vita e nel mondo? I cieli azzurri sono il nostro “contenitore”, anche se qua e là incombono nuvole,…

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Il viaggio di Francesco nella terra di Abraham: l’estetica della (nella) verità

Colgo l’occasione dello storico viaggio del papa a Ur dei Caldei per parlare di estetica, vale a dire di una manifestazione dell’essere-delle-cose. Un fatto umano inserito nella Storia e nella Tradizione religiosa permette ancora una volta di riflettere sulla corrispondenza o meno della verità ai fatti dell’uomo e del mondo. E’ noto che la Storia risente delle Tradizioni (trasmissioni) e dei Miti. Non abbiamo contezza storiografica, intesa come documentazione archeologica o scrittoria delle vicende abramitiche (di Abram poi Abraham), di…

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Il “democraticismo” dei social è una pericolosa idiozia

L’uomo ha lottato lungo migliaia di anni per capire che la democrazia, comunque declinata, è il migliore dei regimi politici possibili. Da Pericle a… Draghi, passando per Locke e Robespierre. Questo elenco strano già illumina sulle contraddizioni della “democrazia”, poiché in suo nome si possono costruire maggioranze e minoranze, ma si possono anche mozzare teste. Ciò che oggi impressiona è che questa democrazia ha ammesso al proprio interno, non solo il voto a suffragio universale, peraltro non ancora vigente in…

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I nuovi babbei e le brave persone come Mario Draghi

Intanto, diciamo che i babbei sono sempre stati molto numerosi – ed essendo in numero notevole – pericolosi. Nei periodi di crisi si fanno vivi con ancora maggiori velleità. Io però, come ben sa chi mi conosce, non sono manicheo e, a volte con qualche sforzo, riconosco valori in aree operative e settori politici che in generale (a me) paiono privi (di tali valori). Il “babbeo” non si accorge se qualcuno lo offende o lo imbroglia, oppure se pensa…

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