E’ mancato Massimo Bordin, la voce più importante di Radio Radicale. Era un grande giornalista e un politologo molto colto. Gran conoscitore della storia politica contemporanea. Lo ascoltavo in viaggio di prima mattina. Era un grande spirito laico rispettoso di tutti e ferocemente critico con gli ignoranti arroganti. Un liberale di sinistra, da giovane era stato addirittura trotzkista, militanza che gli aveva lasciato un grande sentimento per i diseredati. Qualche settimana fa una mattina lo ho sentito debilitato e allentato nel…
estetica
Notre-Dame de Paris è dell’intelligenza e del cuore del mondo
…non certo di quella piccola persona che è Macron, né di un vito crimi che vuol chiudere Radio Radicale, perché i grillini temono la cultura e la verità, e lodano l’ignoranza, e neppure di quel maleducato di Parenzo, che imperversa su Radio 24. Faccio solo dei nomi ai quali Notre-Dame, come simbolo dello spirito dell’Europa non può appartenere. I nomi di alcune persone indegne di considerare Notre-Dame come loro simbolo unificante. Esemplifico. Notre-Dame è dell’intelligenza e del cuore del…
Amata e bella Patria mia, Italia
Non lascio a nessun leghista, fratelloditalia o grillino, o animale politico d’altro genere e specie (la sinistra -stupidamente e improvvidamente- non ama il termine “patria” perché inquinato dal fascismo, e così lo lascia quasi totalmente a disposizione altrui), la bandiera tricolore che amo. Terra dei padri, in latino, lo sappiamo. Territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita, lingua, cultura, storia e tradizioni, come riportano solitamente i dizionari al lemma “patria”.
“Non sopportavo la sua felicità”, così spiegano il loro orrendo delitto il ragazzo dei Murazzi di Torino e l’uomo siculo
I due assassini, il ragazzo dei Murazzi di Torino, e l’uomo siculo, spiegano il loro delitto con la non sopportazione della felicità altrui. Eppure, noi non sappiamo come stanno gli altri, noi non sappiamo quello che gli altri pensano di noi. Il giudizio altrui è sempre altro rispetto al nostro, anche sulle loro proprie vite. Nulla sappiamo, possiamo solo supporre. Così è accaduto che la felicità presunta abbia armato la mano all’invidioso, che ha iniziato a odiare mortalmente. Così…
Marcus Maximusque, temporum nostrum “consules” ferrarumque fabri
L’uggiosa giornata mi porta nella zona degli artigiani, Bassa furlana. Cerco l’officina dei lontani cugini Pilutti, fabbri artisti lavoratori onesti. Marco e Massimo son magri e guardano negli occhi. Il mio buon lettore sa che avrei dovuto chiamarmi Marco anch’io, ma scopro che c’è comunque un Marco nella mia famiglia verticale e orizzontale. Gli farò vedere la genealogia che l’arguto, quasi frate certosino, Tarcisio Valentinis mi ha predisposto, per rispetto e affetto. Risale al ‘500, siamo quasi una famiglia…
Facilitare e complicare, animare e addormentare
Nelle associazioni, nei club, nei caffè letterari e filosofici che si stanno proficuamente diffondendo, nelle parrocchie, e anche nei corsi formazione aziendali e scolastico-universitari, accanto alla figura del docente, e a volte il docente stesso lo è, sta sviluppandosi la figura dell’animatore… di un seminario, di un laboratorio o workshop, e ora perfino quella del cosiddetto facilitatore. Cioè di colui che “facilita” l’andamento dell’evento promuovendo il dialogo, segnalando le principali tematiche, e invitando tutti a prendere la parola liberamente,…
L’atto di fede
Fede, speranza e carità sono le virtù teologali, che fondano l’adesione alla religione cristiana. A supporto si annotano le quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, mutuate dalla filosofia greca e sviluppate da sant’Agostino, frate Giovanni Cassiano, papa san Gregorio Magno e san Tommaso d’Aquino. Se l’uomo riesce ad aderire virtuosamente alle sette virtù, secondo la sana dottrina, sviluppa la sua propria umanità. Anche la cultura laico-illuministica ha tradotto e apprezzato almeno le quattro virtù cardinali, che…
Ve iniment, cioè “ricordare”, in friulano
VÊ INIMENT Vê inimènt il timp ch’al è passât cuasi simpri al fâs ben al cûr, tu âs tal cjâf chei ch’a son lâs di chê atre bande, il ben che ti àn volût, se che àn cirût di dâ tal cjaminâ insieme. Daspò cul metîsi in scolte cun chel ch’al capite in dì di vuè ti cjape l’ingoz e al ven di domandâsi in se môt che un al rive a copâ un’atri dome pal fat che lu…
L’ente e il ni-ente, una piccola lezione di metafisica
Si può anche scherzare sulle due prime parole del titolo. Scrissi vent’anni fa un pezzo un poco “metafisico” che divertì più d’uno, pezzo in parte ispiratomi dal padre Giuseppe B., domenicano di Bologna, professore di metafisica, ontologia e teologia filosofica. Eccolo. Se l’ente è,/ non è il ni-ente, perché se fosse il ni-/ ente non sarebbe/ l’ente, piuttosto, se sembra che/ l’ente balli il tango col ni-/ ente, si tratta di un suo scomparire/ prima del nuovo riapparire/ (dell’ente). Un calembour, un giuoco…
Se un giorno andando…
Oggi, che per me , chi mi conosce sa, è giornata particolare, rifletto sul mondo. Rifletto sul tempo. Rifletto su me e su chi mi legge. Siamo tutti qui sul piccolo pianeta che si muove armonioso nel cosmo. Cerco ragioni, nelle mie stagioni. A volte trovo qualcosa, a volte nulla. Impercettibilmente cambia tutto e tutto resta com’è. Inesorabilmente i giorni si susseguono ai giorni e le notti alle notti, l’agenda si riempie, o quasi, di cose prevedibili e…