Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Ve iniment, cioè “ricordare”, in friulano

VÊ INIMENT Vê inimènt  il timp ch’al è passât cuasi simpri al fâs ben al cûr, tu âs tal cjâf chei ch’a son lâs di chê atre bande, il ben che ti àn volût, se che àn cirût di dâ tal cjaminâ insieme. Daspò cul metîsi in scolte cun chel ch’al capite in dì di vuè ti cjape l’ingoz e al ven di domandâsi in se môt  che un al rive a copâ un’atri dome pal fat che lu…

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L’ente e il ni-ente, una piccola lezione di metafisica

Si può anche scherzare sulle due prime parole del titolo. Scrissi vent’anni fa un pezzo un poco “metafisico” che divertì più d’uno, pezzo in parte ispiratomi dal padre Giuseppe B., domenicano di Bologna, professore di metafisica, ontologia e teologia filosofica. Eccolo. Se l’ente è,/ non è il ni-ente, perché se fosse il ni-/ ente non sarebbe/ l’ente, piuttosto, se sembra che/ l’ente balli il tango col ni-/ ente, si tratta di un suo scomparire/ prima del nuovo riapparire/ (dell’ente). Un calembour, un giuoco…

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Se un giorno andando…

Oggi, che per me , chi mi conosce sa, è giornata particolare, rifletto sul mondo. Rifletto sul tempo. Rifletto su me e su chi mi legge. Siamo tutti qui sul piccolo pianeta che si muove armonioso nel cosmo. Cerco ragioni, nelle mie stagioni. A volte trovo qualcosa, a volte nulla. Impercettibilmente cambia tutto e tutto resta com’è. Inesorabilmente i giorni si susseguono ai giorni e le notti alle notti, l’agenda si riempie, o quasi, di cose prevedibili e…

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Il vaccino “radicale” contro le post-verità in un tempo di distopie cognitive, di disponibilità euristiche esagerate e di distorsioni delle conferme

Il titolo non è facile e lo spiego, quasi con una “legenda”. Qualcuno può anche rimproverarmi e dirmi “scrivi come mangi”, ma anche il cibo, nelle sue varie declinazioni e scuole e culture, non è semplicissimo, né semplificabile. sarebbe un insulto alla meravigliosa arte di tanti e tante chef operativi in tutto il mondo. In ogni sapere, se si vuol semplificare, lo si può fare, distorcendo e falsificando i “i pezzi di verità” che si riesce a cogliere con…

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Comprendere e capire, interpretare e spiegare

Comprendere e spiegare sono due concetti molto diversi, come interpretare e capire. I più non lo sanno. E’ richiesta fatica in tutti e due i processi cognitivo-relazionali. Vi è una grande differenza tra capire e comprendere, così come tra interpretare e spiegare. Si può dire che il capire attiene al “mentale”, all’intellettivo, mentre il comprendere riguarda uno spettro cognitivo più ampio, anche se più incerto, quello dell’esistenza. Per quanto concerne la logica il riferimento è il capire, mentre la vita e…

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buonsenso, conoscenza e vergogna

Marco Pannella, anche se gran narciso, ha avuto molti meriti, etici e politici. L’ultima battaglia che combatté con spirito libero è stata quella per il diritto alla conoscenza. Nonostante il web e tutte le diavolerie informatiche del nostro tempo, le persone sono in gran misura disinformate, fuorviate, manipolate. L’essere umano vive e migliora grazie alla sua intelligenza che, con l’esperienza cresce, come mostrano gli studiosi dell’antropologia generale, fin dalla rivoluzione cognitiva di 70.000 anni fa o giù di lì. Ora…

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La successione di Leonardo di Bonaccio, il Fibonacci da Pisa e il secondo principio della termodinamica o dell’entropia

“Nella successione di Fibonacci, si legge in un articolo specifico sul web, matematico pisano del XIII secolo, ogni numero è il risultato della somma dei due precedenti: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13… fino all’infinito. Fino al XIX secolo a questa successione non fu attribuita alcuna importanza, finché si scoprì che può essere applicata, per esempio, nel calcolo delle probabilità, nella sezione aurea e nel triangolo aureo.” Troviamo la sequenza del matematico pisano in diversi ambiti naturali…

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“Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome Fausto Coppi”

Cent’anni fa a Castellania nasceva un bambino magro, un esserino sottile. Diciotto anni dopo il cieco Cavanna gli massaggiava le lunghe gambe. Silenzioso, quel ragazzo pedalava, allenandosi con ferocia. Vinceva, il Giro d’Italia a vent’anni. Se non ci fosse stata la guerra chissà quanto avrebbe vinto quel ragazzo, insieme con l’uomo che pedalava vicino a lui. Non vi sarebbero stati dubbi sui più grandi di ogni tempo. Loro due, e la borraccia scambiata sul Col de Galibier. Neppure il…

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Spes contra spem, in questi primi di gennaio 2019

Voglio qui parlare della speranza, proponendo un commento che ho pubblicato sul sito del caro amico e collega Neri Pollastri, il più valoroso consulente filosofico italiano. Neri oggi giustamente scrive che c’è poco da festeggiare in un mondo e in un tempo dove e quando la violenza e le ingiustizie sono così dilaganti. I botti ricordano le bombe di quelle le guerre, parafraso il suo scritto, e quindi non gli piacciono. Non piacciono neanche a me, per nulla, mi…

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Le sorprese della vita e la meraviglia che non finisce, sia nel bene sia nel male, stupendomi sempre, giammai rassegnato all’ovvietà

All’improvviso ti ammali, anche se hai fatto tutta una vita virtuosa, senza fumo, droga, alcol, mangiando il giusto, facendo sport, curando il corpo e l’anima. Oh, utilissimo eh, perché questi costumi ti salvano la vita. A me è successo questo. Non mi sarebbe tornata un’emoglobina a 14 se prima non avessi avuto un’emoglobina quasi fissa sul 16/ 16,5. La mia “etica”, nel senso greco antico del termine mi ha salvato, posso dire, e son tornato forte e vigoroso (quasi)…

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