Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Silenzi sospesi tra le alzaie…

Ooh come mi pasce l’anima e il cuore girare girare per strade, caro amico che leggi, incontro a paesaggi incantati nel freddo, nel vento, nel sole incerto di gennaio. Come si vive, respirando e correndo, osservando e ascoltando le cose, gli uccelli che s’alzano in volo dalla ripa, e planano nella brughiera. Silenzio altissimo della casa nuova ai confini della campagna, in assenza di voci, che dici umane. In assenza di parole dette tanto per dire, in assenza di…

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Il sogno della bimba

“Aveva scelto un altro mare/ Dove crescevano i cavalli rosa,/ Aveva scelto un’alta collina/ Dove nascevano le acacie bianche,/ Aveva scelto il deserto giallo/ Dove crescevano le dune al vento,/ Aveva scelto una bimba bella/ Con gli occhi scuri d’un bel sorriso.”   Scrivevo più di tre lustri or sono per la bimba che è la mia, e che a volte, ora già grande, attraversa la malinconia. Che tempo è passato da quei racconti, da quelle intuizioni talora di…

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Villa Sulis e la grammatica dei volti

Trovarsi con Gianni Colledani, culto umanista e cantore dei toponimi e delle terre alte, della Pedemontana, è bello. E con altri amici venuti per il libro. Villa Sulis si staglia sulla Costa avita, avamposto dei “castellani” e corpo di guardia dei “beltramini”, quelli di Spilimbergo che uccisero il Patriarca Bertrando un pomeriggio del 1350. Si parla di nomi e di lingue antiche, rimaste a dire il rispetto dei luoghi, dei sentieri, delle ancòne, delle pietre dove si riposavano i viandanti,…

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Cumo tu poetis denant dal Pari, cjar amì, pre’ Meni, ora tu poeti davanti al Padre, caro amico, pre’ Meni

Cjar pre’ Meni, ho saputo che te ne sei andato stanotte,  e io ti ricordo con affetto, le nostre conversazioni sul poetare come lavorare, come essere operai della parola. O anatomopatologhi… della parola, che è sacra, pregnante, densa, piena di verità, se la si rispetta. La parola, oggi strapazzata, negletta, che tu curavi con acribia amicale ed esperta. Tu scrivevis a man, cun cure e precision, e io leevi ce che o vevin di publicâ su le Agende…

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Il giorno del giudizio

Leggiamo insieme il brano di Matteo da 25, 31 a 46, dove l’evangelista racconta della scelta dei poveri, gli anawim, gli ultimi, cui il Signore offre particolare attenzione e misericordia, sentendo pietà per la miseria e il limite umano fin nei suoi visceri, detti in ebraico rahumin, cosicché il suo giudizio terrà conto soprattutto del “cuore”, cioè dei veri sentimenti, della autentica vocazione umana, quando, nella parusìa, la seconda venuta, evocata anche dal Corano (Sura 43, 59-61), verrà a giudicare i vivi…

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Crepuscolo

Ero dopo tanto tempo oggi in corteo ad accompagnare la vecchia insegnante che mi aveva ricordato prima di andarsene. Dopo le quattro del pomeriggio a fine dicembre la luce diventa radente e il sole illumina accecante la piana. Sullo sfondo le montagne si fanno azzurre e il cielo attonito lascia che altissime scie d’aerei lo solchino verso l’infinito spazio. I passi sono cadenzati al ritmo del Rosario che il sacerdote declama lungo il percorso verso il luogo del riposo, cimitero…

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La forma di Dio

Caro lettore, per i cristiani la forma di Dio è Cristo. Certamente Cristo-Persona, che manifesta il Padre nell’Incarnazione e anche nel limite umano. Ma il termine “forma” va inteso pure nella sua accezione metafisica, come principio dell’essere, come potenza d’essere, come essenza stessa delle cose, in quanto loro natura (cf. Aristotele e Tommaso d’Aquino). La forma è tutto, sostanza più materia, determinata dallo spirito, cioè dalla potentia oboedentialis ordinata. E mi scuso anch’io, come fece milleseicento anni fa Sant’Agostino, dopo aver…

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Il tempo che viviamo

Caro lettor mattutino, A volte pare di non capire , mentre le cose capitano, a volte il senso si perde, o pare incomprensibile, di questi tempi, che sembrano più oscuri di altri ma non lo sono, nonostante la violenza diffusa, nonostante gli attentati spaventevoli, e più spaventevoli se accadono dalle nostre parti piuttosto che in Oriente. Il nostro sguardo non ha profondità, manca di prospettiva, perché abbiamo un orizzonte poco oltre un palmo dal naso, perché viviamo il tempo immersi del…

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Il paese degli angeli

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA Due sotto zero, sono arrivato a Tramonti di Sotto per il tortuoso lungolago, nella sera che scende già dopo le quattro e mezza del pomeriggio, dalle montagne scure. Il borgo è avvolto da un silenzio alto, e le stelle stanno a guardare, luminose. Da Marianna ci sono i musicanti insigni. Io parlo par furlan a  una platea di avventori, e mi sento dentro il loro mondo, quasi del tutto. Prima ero andato verso la locanda a…

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impazzano

gli scemi, dimenansi gli stolti com’enfiati idioti, uomini dei media  presuntuosi, giudici arroganti, giullari e oche in gonna cretineggiano in tv e nell’agorà politica, ma nonostante tutto si può vivere, perché.. Il giorno ha finestre azzurre/ Nel cielo/ Quaggiù talora è il purgatorio/ L’università in vita del post mortem[1]/ Come mondi di mondi inconosciuti/ È pena/ Per il ritardo/ Della visione di Dio/ Ma crescendo nel fuoco dell’assenza/ È smisurato il tempo/ Dell’espiazione./ Tutte le anime create/ Sono ipòstasi[2] impossibili/ Del…

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